Accanto alle donne, ogni giorno
Il Quadrifoglio al centro della rete di ascolto e tutela
In occasione del 25 novembre, la Cooperativa il Quadrifoglio rinnova il proprio impegno nel contrasto alla violenza contro le donne, portando al centro del dibattito pubblico non solo l’urgenza dell’intervento, ma la necessità di un cambiamento culturale profondo, che coinvolga istituzioni, società civile e nuove generazioni.
I Centri Antiviolenza gestiti da Quadrifoglio rappresentano luoghi in cui la parola trova spazio, il silenzio si scioglie e il disorientamento lascia posto a percorsi di consapevolezza e autodeterminazione. Non semplici servizi: veri avamposti di diritti, di ascolto competente, di confronto umano.
La Presidente Lidia Ronghi offre una riflessione che diventa, di fatto, una presa di posizione pubblica:
«La violenza sulle donne non è un episodio. È una frattura della civiltà. Ogni donna che arriva ai nostri centri porta con sé non solo ferite, visibili o invisibili, ma una forza straordinaria: la forza di chiedere aiuto. Il nostro dovere – come operatori, come comunità, come Paese – è trasformare quella forza in un nuovo inizio.»
Ronghi entra nel merito di ciò che troppo spesso resta in ombra:
«La violenza non nasce all’improvviso: cresce nel linguaggio, nei modelli educativi, nelle relazioni sbilanciate, in ciò che minimizziamo, giustifichiamo o ignoriamo. Prevenire significa educare al rispetto prima che intervenire nella crisi. Significa avere il coraggio di guardare ciò che non vogliamo vedere.»
La presidente lancia poi un appello diretto alla comunità:
«La violenza non è un affare privato. È un problema pubblico, sociale, culturale. Ognuno può diventare un punto di approdo: un vicino che ascolta, un insegnante che coglie un segnale, un collega che non resta indifferente. La differenza tra solitudine e salvezza, spesso, è uno sguardo che non si volta.»
In occasione del 25 novembre, il Quadrifoglio promuoverà momenti pubblici di confronto, iniziative culturali, interventi nelle scuole, laboratori con i giovani e appuntamenti dedicati a sensibilizzare la cittadinanza, perché la violenza si combatte prima di tutto generando consapevolezza.
Ronghi conclude con un impegno che suona come una promessa:
«Continueremo a esserci, ogni giorno, accanto alle donne che cercano ascolto, chiarezza e possibilità. La violenza non è un destino: è una catena. E ogni catena può essere spezzata, se la società decide di farlo insieme.»
La Cooperativa ricorda che i Centri Antiviolenza che gestisce,garantiscono accoglienza gratuita, anonimato, ascolto professionale e percorsi personalizzati.