Custodire l’Umano nelle Macerie di tutte le Guerre

Ugl Matera e Parrocchie di Policoro: fede, solidarietà e tutela dei diritti umani

Don Giuseppe GAZZANEOUn momento di incontro e riflessione particolarmente significativo per la nostra comunità: un ulteriore passo che deve contribuire a rafforzare il senso di appartenenza consolidando i legami che ci uniscono, attraverso la fede e la nostra storia sulla solidarietà verso l’umano uguale senza mai più guerre”.

E’ quanto ha affermato il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a margine dell’incontro svoltosi in una gremita sala convegni del Centro Giovanile ‘Padre Minozzi’ a Policoro in provincia di Matera dal tema ‘Custodire l’Umano nelle Macerie di tutte le Guerre’. Ha moderato i lavori Don Antonio Donadio, l’introduzione fatta da Don Giuseppe Gazzaneo Parroco di Policoro, ha visto la presenza anche di Don Egidio Di Sario.

Da Policoro, vi è stata la forte testimonianza della Prof.ssa Elena Mazzola Linguista e traduttrice nonché Presidente della ONG Ucraina ‘Emmaus’  che ha illustrato come la Fede ha un ruolo principale sul conflitto russo-ucraino, uno scontro politico, diplomatico e militare tra Russia e Ucraina iniziato de facto nel febbraio del 2014. Dal febbraio 2022, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, le truppe regolari di entrambi i Paesi sono coinvolte in uno scontro diretto”.

Gazzaneo e Giordano esortano ancora una volta tutte le parti in conflitto a “porre fine alle violenze, a proteggere i civili, compresi i bambini, a rispettare il diritto internazionale umanitario e la normativa sui diritti umani, a consentire l’immediata fornitura di aiuti umanitari e a rilasciare tutti gli ostaggi. I bambini in questi conflitti hanno bisogno di protezione. Hanno bisogno di cibo, acqua e medicine. Hanno bisogno di un cessate il fuoco. Ma più di ogni altra cosa, hanno bisogno di un’azione immediata e collettiva per fermare tutto questo una volta per tutte. Il numero dei bambini uccisi nei conflitti è impressionante: ammazzare degli innocenti, incapaci di fare del male, è una macchia che l’umanità non potrà cancellare dalla sua storia. Arreca un dolore enorme pensare ai segni che moltissimi di loro, pur essendo rimasti in vita, porteranno sul corpo, nel cuore e nella mente, per tutta la loro esistenza. Da gennaio 2025 a oggi molti ospedali italiani hanno accolto più di 500 bambini.

Non ci stancheremo mai di ringraziare la generosità del popolo Lucano – aggiungono Gazzaneo e Giordano -. In un momento così drammatico per molte famiglie, è giusto e doveroso mettere a disposizione le nostre strutture sanitarie, il nostro personale e la nostra rete di accoglienza per garantire a questi piccoli un rifugio sicuro e dignitoso. Accogliere, significa non solo offrire un tetto e cure, ma restituire speranza, calore umano e prospettive di futuro. Come Diocesi Tursi – Lagonegro e Ugl Matera, siamo sempre disponibili pronti a collaborare con tutti per rendere concreto e immediato questo impegno, pronti nel nostro piccolo a sensibilizzare il mondo affinché senta la responsabilità di garantire i loro diritti, il loro futuro, i loro bisogni vitali”.

Giordano ha evidenziato come, “le parrocchie tanto stanno facendo sul venir incontro alle famiglie più bisognose, dove i risultati si raggiungono grazie all’impegno di tutti rispecchiando giustamente l’attività delle associazioni, del sindacato che si pongono tra i protagonisti, insieme alla Caritas e ad altre associazioni di volontariato sociale, rispetto al tema della lotta allo spreco alimentare e dell’impegno solidale nei confronti delle persone in difficoltà che anche in Basilicata sono in aumento.

Come Ugl Matera – aggiunge Giordano – teniamo a evidenziare che grazie al Presidente della Caritas Diocesana Tursi/Lagonegro il Vescovo S.E. Mons. Vincenzo Orofino e al Direttore Don Giuseppe Gazzaneo, tanto si sta facendo nel nostro territorio comprensivo dove molte famiglie oggi più che mai, si rivolgono non riuscendo a far fronte ai debiti che via via vanno aumentando, non sono in grado di pagare le bollette, soffrono per la mancanza di mezzi economici di sussistenza ed ecco che assumono anche il volto della solitudine, dell’abbandono, dell’emarginazione, specchio di quella mancanza degli affetti che sembra ormai affliggere una moltitudine in continua crescita, costretta a vivere nascosta, dimenticata e umiliata. Di fronte alle sfide che attanagliano la nostra comunità, il cittadino trova sempre nelle Chiese alleati sinceri, leali e collaborativi nella ricerca del bene comune.

In particolare in questa fase di crisi economica, collegata certamente alla guerra che anche nella nostra provincia Materana ha determinato un incremento della povertà e del disagio sociale, la Caritas Tursi/Lagonegro fa come sempre la sua parte con il lavoro silenzioso ed efficace ogni giorno nell’offrire aiuti a persone in situazione di grave povertà. Ben vengano gli aiuti sociali ma, sono comunque sempre pochi: grazie alla Caritas, al Vescovo Orofino, guida e pastore dei fedeli, unitamente a Don Gazzaneo rappresentano nel nostro territorio fonte di un fondamentale sostegno, umano e spirituale, punti di riferimento per le nostre comunità nel percorso di vita e nelle difficoltà che ogni giorno bisogna affrontare. Possiamo affermare come Ugl Matera che la Caritas Tursi/Lagonegro è sempre stata disponibile ad accompagnare le istituzioni e il sindacato, a collaborare e a impegnarsi concretamente per il bene comune. Le famiglie, i lavoratori hanno bisogno di un lavoro corale in cui ognuno di noi può fare in modo che le differenze diventino collaborative e contribuiscano allo sviluppo integrale del nostro territorio. Siamo sulla strada giusta consapevoli che di fronte alle sfide che attanagliano la nostra comunità, il cittadino troverà sempre nella nostra Caritas Diocesana Tursi/Lagonegro alleati sinceri, leali e collaborativi nella ricerca del bene comune nell’offrire aiuti a persone in situazione di grave povertà. Esprimo i miei apprezzamenti, un grazie sincero a Mons.

Orofino e Gazzaneo per l’ottima guida della Caritas e sono certo – ha concluso il segretario Giordano – che la grande esperienza maturata in questi anni da entrambi, saranno sicuramente e come sempre un faro per i cittadini dell’intera Diocesi facendosi faro di luce per la Pace evidenziando che il Giubileo del mondo del lavoro rappresenta un’occasione di profonda riflessione sul valore umano e sociale del lavoro, inteso non solo come mezzo di sostentamento, ma come espressione di dignità, libertà e solidarietà”.

Source: www.irpinia24.it