Sicilia, AISI contro tagli ai rimborsi

L’associazione chiede trasparenza e regole uniformi per la sanità privata

pexels-pixabay-40568-2Le imprese sanitarie private accreditate, in regioni come la Sicilia, stanno vivendo una fase di forte difficoltà a causa dei tagli ai rimborsi sulle prestazioni.

Il governo locale aveva stanziato 15 milioni di euro per mitigare gli effetti del nuovo tariffario ministeriale, ma l’intervento è stato bloccato dall’esecutivo nazionale, riducendo così l’aumento complessivo delle risorse dal 3,5% previsto dallo Stato all’1,5% per visite e laboratori.

I sindacati dei laboratori privati, tramite il Cimest, hanno presentato un esposto all’Autorità garante della concorrenza, denunciando disparità nella distribuzione delle risorse e possibili conflitti di interesse derivanti dalla concentrazione dei ruoli nelle Asp regionali, che agiscono contemporaneamente come programmatori, erogatori, controllori e pagatori.

«Non vogliamo alimentare contrapposizioni tra pubblico e privato», dichiara la presidente di AISI (Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti) Karin Saccomanno. «Entrambi i settori sono essenziali per garantire ai cittadini cure tempestive e di qualità. Tuttavia, riscontriamo una disparità significativa: ai privati vengono imposti vincoli rigidi e controlli severi, mentre al pubblico vengono concesse deroghe. Chiediamo regole uniformi e parità di trattamento, senza pregiudicare l’efficienza del sistema».

Il direttore generale di AISI, Giovanni Onesti, sottolinea il contributo dei privati alla riduzione delle liste d’attesa e alla capillarità dei servizi: «Le strutture private accreditate non sono concorrenti del pubblico, ma lo supportano. Ridurre le risorse a disposizione delle imprese sanitarie significa inevitabilmente limitare l’offerta ai cittadini, con ripercussioni sulla qualità dell’assistenza e sulla tempestività delle cure».

Per il segretario generale di AISI, Fabio Vivaldi, la chiave per un sistema sanitario sostenibile risiede nella trasparenza e nell’indipendenza degli organismi di controllo: «È necessario istituire strumenti di governance autonomi che assicurino equità nella distribuzione dei fondi e uniformità nei controlli. Non cerchiamo conflitti, ma collaborazione: solo così si può garantire un sistema sanitario equilibrato e realmente al servizio dei cittadini».

AISI ribadisce la propria disponibilità al confronto costruttivo con le istituzioni regionali e nazionali. L’obiettivo è creare condizioni di equilibrio tra pubblico e privato, tutelare la qualità dei servizi e garantire che i cittadini possano ricevere cure adeguate, tempestive e sicure su tutto il territorio.

Source: www.irpinia24.it