Benevento – Dieci anni di “Pizza e Falanghina del Sannio DOC: insieme con gusto”
Lanciato nel marzo 2015, questo percorso è nato per celebrare il "matrimonio" tra la Falanghina del Sannio e la Pizza Napoletana Stg. Un'iniziativa che ha saputo valorizzare due prodotti simbolo della Campania
Quest’anno segna un traguardo importante per un’iniziativa che ha saputo valorizzare due prodotti simbolo della Campania: il progetto “Pizza e Falanghina del Sannio DOC: insieme con gusto”. Lanciato nel marzo 2015, questo percorso è nato per celebrare il “matrimonio” tra la Falanghina del Sannio e la Pizza Napoletana Stg (Specialità Tradizionale Garantita).
Il progetto è stato avviato nel 2015 dal Sannio Consorzio Tutela Vini con il sostegno della Camera di Commercio di Benevento, attraverso l’azienda speciale Valisannio. L’obiettivo principale era, e rimane, quello di promuovere la Falanghina del Sannio DOC insieme a un prodotto tipico di successo, contribuendo alla conoscenza e incrementando il consumo in abbinamento delle varie tipologie di Falanghina del Sannio, mettendo in luce la grande versatilità a tavola dei vini Falanghina del Sannio e contribuire al piacere degli italiani a tavola.
L’iniziativa ha preso il via con un tour di quattro tappe nel marzo 2015. La partenza è avvenuta in terra sannita, seguita da tappe a Torre del Greco e Milano, per concludersi a Verona, in occasione della 49° edizione del Salone internazionale del vino e dei distillati (Vinitaly) in cui è stata realizzata una presentazione ufficiale dell’iniziativa promozionale.
La prima tappa del 5 marzo 2015 ha coinvolto tre pizzerie del Sannio: Ristorante-Pizzeria 08cento24 (Benevento), Foro dei Baroni (Puglianello), Pizzeria Oasi della Vecchia Quercia (Benevento). Ai forni si sono alternati pizzaioli come Massimiliano Pica (08cento24), Volodymyr Pieshkow (Foro dei Baroni) ed Ernesto Varricchio (Oasi della Vecchia Quercia). Hanno proposto abbinamenti studiati per esaltare le caratteristiche dei vini. Alcune delle pizze proposte in quella serata sannita includevano la “Beneventana” (con mozzarella di bufala, salsiccia sannita, crema di noce), la “Vegetariana” e la “Che cavolo” (con ingredienti dall’orto), e pizze con pomodoro di Gragnano “Miracolo di San Gennaro” o pacchetelle di piennolo del Vesuvio, abbinate a mozzarella di bufala, alici e tonnetto di Cetara.
Le tappe successive hanno visto la partecipazione di altri nomi noti della pizza: Giancarlo Iervolino a Torre del Greco (Palazzo Vialdo, l’11 marzo), Gino Sorbillo a Milano (Lievito Madre al Duomo, il 20 marzo) e anche a Verona, e il “pizza ricercatore” Renato Bosco a San Martino Buon Albergo, vicino Verona (Pizzeria Saporè, il 22 marzo).
Il progetto è proseguito negli anni successivi con Gino Sorbillo a Napoli, con i “Giovedì in Giallo” e poi dal 2019 in tutta Italia in collaborazione con Gambero Rosso.