Uncem promuove convegno a Torino
"Speranza Montagna. Perché costruire ancora futuro. Territori in dialogo" al Green Pea il 21 gennaio
“Speranza Montagna. Perché costruire ancora futuro. Territori in dialogo” è il titolo del convegno che Uncem promuove a Torino il 21 gennaio, da Green Pea alle 9,30. Tutti invitati. Uncem, con il Presidente della Delegazione Piemontese Roberto Colombero, renderà protagonisti Sindaci, Amministratori, Associazioni, terzo settore, professori universitari, giornalisti. Insieme per una analisi delle opportunità nuove dei territori. Costruire e consolidare, come chiede il Presidente della Repubblica “Speranza è il tema del Giubileo… – commenta Colombero – ma ci interroga tutti. Come generare ancora fiducia, tra noi, nelle nostre comunità. Le crisi del nostro tempo, che viviamo nelle zone montane, nei Comuni, a partire da quelle sociali, istituzionali, economiche, si intrecciano sempre più con le crisi climatica e demografica. Così sembra venir meno la speranza, la fiducia nel futuro. Rischiamo di perdere entusiasmo e fantasia amministrativa. Non può esser così. Uncem deve aprire nuovi percorsi. I Sindaci sono tenuti ad avere fiducia e speranza. Ma tra le tante cose che non vanno, da ultimo anche i tagli nella legge di bilancio 2025, rischiamo di perdere la traiettoria del futuro. E scoraggiarci. Abbiamo bisogno di momenti di confronto, come quello del 21 gennaio, nei quali analizzare cosa non va ma anche le tante cose che funzionano, belle, positive, che fanno bene. Speranza, appunto”. Colombero fa riferimento alle Politiche nazionali e regionali sulle foreste, che negli ultimi dieci anni sono cresciute positivamente, ovvero le iniziative del volontariato di protezione civile sui territori, alla nascita – proprio in Piemonte prima che altrove – di cooperative di comunità, di green community, di comunità energetiche, di associazioni fondiarie. Rivoluzioni comunitarie, di grande impatto, valide per l’oggi e per il domani. Futuro vero. “Guardiamo alla matrice di queste iniziative – prosegue il Presidente Uncem – nascono dalla comunità che si muove, con il sistema dei Comuni e del terzo settore insieme per rispondere a dei bisogni. Molto spesso le comunità stesse, la società civile, anticipa questioni là dove la politica non arriva, non c’è ancora. E lo fa con entusiasmo e speranza. Pensiamo alle associazioni fondiarie, grande e bella novità del nostro tempo. Sono strumenti per stare insieme in modo nuovo sui territori, per vedere la montagna in modo diverso, i versanti da proteggere, la natura che si intreccia con le comunità. Uomo e ambiente insieme in un nuovo patto. Abbiamo ancora fiducia. Lo diremo il 21 gennaio a Torino. Non ci sono solo cose che non vanno. Dobbiamo generare coesione e fiducia. In questo la Montagna, dei Comuni e delle comunità, è protagonista e non si tira indietro. A vantaggio di tutto il Piemonte e di tutto il Paese. Esaltiamo il positivo che ci unisce e correggiamo il negativo, quello che manca, che rischia di dividerci. Abbiamo bisogno di unità e coesione, fiducia e speranza. Valori, categorie politiche”.