Via i vincoli per stare nella rivoluzione energetica
Tutti siamo chiamati a un nuovo paradigma ecologico E questo passa anche da più impianti domestici e di comunità
Le Strategie di Green Communities costruite un anno fa nel Paese, per rispondere all’avviso del PNRR, marciano veloci. Si tratta dell’unica componente del Piano che ha una dimensione territoriale.
Tutte le altre no, sono imperniate sul campanile, sulla singola realtà comunale, sul municipio. A molti è piaciuto fosse così. Il pensare, il dire che tutti contro tutti possono esserci, per esserci, per provarci. Tutti possono partecipare al bando dei borghi, degli asili, delle scuole… e poco importa quello che ne verrà fuori. O dello scontro. Una forma solo apparente di democrazia tra Enti locali. Poco produttiva e controproduttiva. La Green Community, quel bando del PNRR, supera la logica campanilista e chiede ai Comuni di unirsi, essere insieme, lavorare insieme, di avere già una Unione montana o una Comunità montana di riferimento per poter partecipare. Chiede di non essere soli e di non fare da soli. Da soli non si fa la transizione ecologica e non si entra nella modernità. Uncem ha sempre sostenuto che la logica del bandificio del PNRR aveva nella Green Community un antidoto.
Non a caso, abbiamo chiesto al Governo di finanziare con 330 milioni di euro necessari i 160 progetti non finanziati dal PNRR nel 2022. E bene hanno fatto alcune Regioni – in primis il Piemonte – a usare il fondo nazionale montagna delle ultime due annualità per rendere operative nuove Green Communities. Perché in fondo la Strategia è per tutti e non solo per i finanziati. Tutti devono pianificare come stanno nel futuro, come coinvolgono le comunità, come sono nelle transizioni. E dunque le scuole, le imprese, il terzo settore ci devono essere. Tutti sono impegnati e parte attiva in queste “comunità nella sostenibilità”. Dicevamo, i territori stanno progettando (e poi appaltando) quello che avevano scritto nel dossier di candidatura. Si procede con efficacia. E nel lavoro di accompagnamento dei territori, che Uncem compie con il Dipartimento per gli Affari regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio, ci accorgiamo di come serva un percorso di implementazione che unisca le diverse Strategie, a partire dalle 37 finanziate. Sono insieme e sono più forti.
Anche per evitare che una volta finite le risorse, passato il 2026, quella Strategia resti un ricordo. E per togliere di mezzo ogni fraintendimento.
Ad esempio immaginare percorsi che siano riservati oggi solo alla PA, agli Enti locali. Non è così e per ampliare lo sguardo occorre un processo partecipativo da costruire.
Altra cosa da togliere di mezzo è che la Green Communities sia una Comunità energetica. Serpeggia, questa idea. Fa un po’ sorridere, ma c’è un po’ di confusione. Occorrerà fare chiarezza. Sappiamo che le due, sono questioni ben distinte. Le prime possono includere le seconde, per le quali lo Stato sta attendendo da Bruxelles – speriamo arrivino presto – una serie di indicazioni anche per investire 2,2 miliardi di euro di PNRR. Le Green Communities non sono le Comunità energetiche. Ma va detto che per le Strategie, la componente energia, da risparmiare e da produrre, “da generare” è importante. Per questo, in questo numero di Comunità Montagna abbiamo dedicato alcune pagine alle sentenze che sbloccano le rinnovabili nei centri storici.
Troppi ritardi e troppa incertezza finora, troppi vincoli, come un anno fa ha detto il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani. Le rinnovabili non possono essere bloccate dal Codice del Paesaggio. E le rinnovabili sono parte portante delle Strategie delle Green Communities nascenti. Per questo, sono per tutti. Devono essere per tutti e impegnare tutti noi. Nei nostri paesi, che hanno centri storici più o meno estesi, che non possono di certo essere sottratti a pannelli o altri sistemi domestici per qualche vincolo burocratico, paesaggistico, amministrativo, che blocca la “generatività”, per dirla con Leonardo Becchetti. Ecco, in questo “generare” insieme ci stanno la sostenibilità, l’energia, le nove componenti delle Green Communities lette congiuntamente e unite. Come i territori si stanno impegnando a fare.