Congresso Arci Avellino: “Rareche, radici nella nostra terra”
Coleti: “Abbiamo bisogno di proposte che permettano di scommettere sul sud e sulla Campania”
Nella mattinata odierna, presso la Sala blu del Carcere Borbonico di Avellino, ha avuto luogo il Congresso Provinciale dell’Arci di Avellino dal titolo “Rareche, radici nella nostra terra”: «Arriviamo a questa data importante dopo cinque anni di operato. È stata una ripartenza non semplice dato che, dopo due anni, siamo stati colpiti dalla pandemia» – ha dichiarato Stefano Iandiorio, Presidente Arci Avellino – «Nonostante ciò, il processo è stato partecipato, abbiamo svestito i panni della mentalità che c’era post terremoto dell’associazionismo di assistenzialismo, trasformandoci in una realtà più partecipativa e più condivisa con le comunità» – ha aggiunto Iandiorio.
L’Arci ha sempre portato avanti un modo di affrontare il sociale che guarda alla collettività: «Abbiamo implementato un nuovo modo di relazionarsi sui territori, quello di incontrare le comunità e, insieme a loro, costituire, condividere e tracciare delle linee guida per la nascita dei circoli» – ha affermato Iandiorio – «Questo ha permesso la nascita di tante realtà all’interno del territorio provinciale. Ci siamo concentrati sul centro città, da dove partiva tutto, ed è stato programmato questo percorso di rinascita che ha messo al centro i cittadini, le comunità, le loro peculiarità, le differenziazioni dei territori» – ha sottolineato il Presidente Arci Avellino.
La gestione delle aree interne e il loro abbandono da parte dei giovani si dimostrano essere punti focali da trattare per l’Arci: «All’interno della nostra comunità perdiamo tantissimi giovani ogni anno e l’Arci vuole permettere loro di restare, attraverso la nascita dei circoli e le attività di promozione del territorio. Nonostante ogni circolo abbia la sua identità, è stato bello operare coralmente fino ad arrivare oggi alla nascita di diciassette circoli e 3500 soci sul territorio» – ha concluso Iandiorio.
«Sono molti i giovani con meno di trent’anni che sentono l’esigenza di aggregarsi, di fare proposte in direzione del cambiamento, dell’accoglienza e della solidarietà» – ha affermato Francesca Coleti, Presidente Arci Campania – «L’Arci di Avellino ha dimostrato questo dato con pratiche concrete, con azioni di animazione e di miglioramento dell’ambiente e della cultura del territorio. Abbiamo bisogno di proposte che permettano di scommettere sul sud e sulla Campania. Come Arci regionali stiamo affrontando un percorso che va nella stessa direzione e si propone gli stessi obiettivi» – ha concluso Coleti.