Progetto Jump vicino alla scadenza, incontro con l’Amministrazione per confrontarsi sul futuro della Casina del Principe

Luongo: "Immaginiamo di migliorare questo progetto al Samantha della Porta e di farlo in maniera condivisa"

IMG_6553Stamattina, presso la Casina del Principe, si è tenuto un incontro tra le diverse realtà che, con impegno e dedizione, hanno dato vita al centro polifunzionale proprio al Casino e l’amministrazione comunale. Presenti  il Sindaco di Avellino, Gianluca Festa e l’assessore alle politiche giovanili, Stefano Luongo. 

Al centro del dibattito il progetto JUMP e con esso l’affidamento all’associazione Avionica della struttura che hanno scadenza fissata al 31 ottobre.

«Il 31 ottobre scade il progetto Jump che è il motivo per cui l’associazione Avionica e molte altre realtà hanno dato vita alla Casina del Principe - ha dichiarato Luca Cioffi, presidente dell’associazione Avionica – L’obiettivo di oggi è quello di raccontare ciò che è successo qui all’Amministrazione e dare voce ai ragazzi e alle associazioni protagoniste chiedendo quale sarà il futuro di questa struttura e se ciò che abbiamo costruito in questi anni rappresenti un valore per questa città e se merita di continuare come e in che forma. Questi anni sono stati difficili; per mancanza di coordinamento e causa pandemia, si è andati avanti di piccole proroghe ed è stato impossibile costruire una vera programmazione. La nostra esigenza è, appunto, quella di avere un posto in cui si possa costruire programmazione affinché i ragazzi possano realizzare i propri progetti artistici, culturali e professionali». 

L’obiettivo è quello di salvare questo punto di riferimento che ha rappresentato un elemento fondamentale per studenti, giovani, artisti, musicisti e lavoratori che, nel corso dell’incontro, hanno, con ruoli e attività diverse, raccontato le proprie esperienze e manifestato l’assoluta importanza di mantenere in vita uno spazio multifunzionale integrato dedicato all’arte, alla musica, all’istruzione, all’informazione e alla socialità. 

Tra le tante esperienze, quella di Salvatore Buonaiuto: «Ad Avellino, in passato, non c’era uno spazio che fornisse servizi universitari dinamici e flessibili. Da studente ho studiato in tantissimi posti ma mi sono sempre trovato in difficoltà a livello di orari e servizi. Venendo qui nella sala lettura che i ragazzi di Avionica hanno adibito a sala studio ho avuto un percorso di studio molto più proficuo». 

Carmen De Vito, psicologa cognitivista che ha visto nascere il progetto Jump, si è, invece, occupata dello sportello di supporto psicologico: «Valore importante per i giovani che avevano bisogno di stimoli e confronto. Ho portato avanti questo sportello gratuito che consiste in due colloqui, uno conoscitivo e uno di indirizzamento. Questo poteva essere e speriamo potrà essere un ottimo modo per prevenire il disagio psicologico che ci vede in classifica preoccupante. È importante che luoghi come questo abbiano la possibilità di prevenire il disagio psicologico promuovendo la socialità soprattutto per chi soffre di depressione e tende ad isolarsi».IMG_6547

Insomma esperienze differenti tra loro, ma che si legano e si intrecciano fino a formare una rete solida di persone e realtà che puntano alla riqualificazione del territorio, allo sviluppo di professionalità, alla creazione di opportunità nell’ambito sociale e lavorativo e, soprattutto alla promozione della cultura.

Particolarmente forti ed emozionanti le parole del Maestro Giovanni Spiniello che proprio alla Casina del Principe ha potuto mostrare i suoi capolavori con la mostra “La Terra è stanca”: «Questo per me è stato un sogno. Venire al Casino del Principe, trovare purezza collaborazione, mi ha toccato l’anima dal profondo. Qui abbiamo un gioiello ma ci vogliono i fatti. Anzi vedo che questi fatti sono stati realizzati e mi auguro con tutto il cuore che il sindaco ascolti questi ragazzi».

Nel corso del confronto, ha preso parola l’Assessore al Patrimonio, alle Politiche Giovanili e agli Eventi, Stefano Luongo che ha delineato il quadro della situazione soffermandosi sul percorso di questo vasto progetto e sulle modalità di risoluzione che possano consentire la continuazione delle attività nonostante la scadenza: «Ho ascoltato molto attentamente gli interventi dei ragazzi che hanno svolto progetti e interventi che in altre città so che non si trovano. Nel 2016 quando ero alla guida del Forum giovani decisi di coinvolgere tutti i giovani della città con l’obiettivo di capire quali fossero le criticità del nostro territorio per mettere in campo una soluzione, magari parziale e solo iniziale, dando vita ad un vero e proprio corso di idee e la Casina del Principe era l’unica struttura che potevamo candidare ad un progetto che era “Benessere giovani”. C’era molto scetticismo anche da parte degli stessi ragazzi, sia per problemi logistici sia per quella che ne è la destinazione naturale, ma andammo avanti e ci furono diversi incontri che hanno portato ad Avionica, un gruppo di ragazzi che ha dato vita ad un progetto di autoimpenditorialità accompagnato da iniziative sociali e culturali. Si tratta di un progetto finanziato con 150.000 euro a fondo perduto che vede capofila il Comune di Avellino il quale ha sempre lasciato ampio spazio ai ragazzi».

IMG_6545«L’amministrazione comunale targata Festa - ha proseguito Luongo –  ha sostenuto questa realtà con un anno e mezzo di  proroghe fino ad arrivare ad oggi. Abbiamo sempre capito che gestire una struttura abbandonata non fosse semplice. Questo patrimonio va valorizzato e l’idea condivisa con il sindaco è quella di intercettare ancora di più il mondo giovanile, riunirli intorno ad un tavolo e creare un percorso di partecipazione creativo e continuativo. Il 31 ottobre non rappresenta la fine di Jump ma una seconda fase in cui il mondo giovanile sia ancora più protagonista. Immaginiamo il Samantha della Porta che sposa meglio questo progetto. Immaginiamo lì di migliorare questo progetto e di farlo in maniera condivisa con tutti i ragazzi qui presenti e con altre realtà non ancora raggiunte per ottenere un risultato ancora più incisivo. Non sono solo parole: l’amministrazione si è aggiudicata un finanziamento di oltre un milione per dar luogo a questo percorso. Nel 2022 ci sarà grande progetto che può essere uno dei tanti delle politiche guidabili».

Il Samantha della Porta sembra l’unica soluzione auspicabile per consentire ai giovani di continuare ad impegnarsi nelle loro attività e nei progetti avviati anche se, al momento, non sembra un’alternativa che ha trovato largo accoglimento.
Il sindaco di Avellino nonché assessore alla cultura, Gianluca Festa, ha meglio chiarito questa iniziativa specificando che la priorità assoluta rimane quella di preservare le attività formative e i progetti finora svolti: «L’assessore Luongo ha ricostruito la nascita di questo progetto e ha chiarito che in quel momento storico i giovani che volevano impegnarsi hanno ravvisato la mancanza di un luogo adatto a questo tipo di progetto immaginando di utilizzare la Casina perché era l’unico posto dotato delle caratteristiche richieste dal progetto. I giovani si sono riuniti per realizzare un progetto con lo scopo di dare alla comunità avellinese occasioni di ritrovo e di apertura rispetto a problematiche sociali e psicologiche,  occasioni di crescita e formazione lavorativa, occasioni in cui si potesse allenare la propria arte, crescere ed arricchirsi. 
Io vorrei che decontestualizzassimo i due livelli: esperienza e struttura. E’ evidente che questa esperienza non deve essere a tutti i costi legata ad un luogo fisico ma all’aggregazione sociale e giovanile. L’amministrazione ha sempre lodato il lavoro dei ragazzi. Casina fu allora scelta per un’esigenza ma, nella nostra idea, è stata destinata ad altre attività sin da quando ci siamo insediati ma ciò non mette in discussione la continuazione del progetto. E’ evidente che serve uno spazio più ampio e non possiamo limitarci a questo contesto. Qui c’è un perimetro ristretto e vogliamo continuare il sogno di cui parla il maestro senza limiti. Auspico di poter realizzare un progetto molto più ambizioso e il Samantha della Porta rappresenta veramente un posto in cui i sogni possono essere molto più ampliati».

 

Source: www.irpinia24.it