Coronavirus, Conte:”E’ il momento di compiere un passo in più”
Siamo un grande popolo. Se tutti rispetteremo queste regole usciremo prima dall'emergenza
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, questa sera durante una conferenza stampa organizzata da Palazzo Chigi, ha comunicato ai cittadini i nuovi, imminenti, provvedimenti, da lui presi, per poter contrastare l’emergenza Covid-19, che sta travolgendo il nostro paese.
Un discorso, quello del premier, che vuole richiamare il popolo italiano al senso di patriottismo, e all’unità e la forza di comunità, per poter uscire, tutti insieme dalla crisi sanitaria che sta travolgendo il nostro paese, ma che da oggi è diventata crisi mondiale con la dichiarazione della pandemia da parte dell’OMS. Alcuni dei provvedimenti che vengono presi dal presidente, ed inseriti nel DPCM, nella nostra regione erano già efficaci dalla giornata di ieri con le ordinanze 10 e 11 emanate dal Presidente De Luca, che ora ovviamente vengono superate dal decreto. Nell’applicare misure maggiormente restrittive, il presidente, ovviamente, ci ha tenuto a sottolineare la permanenza servizi pubblici essenziali, ed ha invitato i cittadini a non accalcarsi nei supermercati o nelle farmacie, visto che tali servizi saranno comunque garantiti.
Conte ha aperto il suo discorso, volendo fare dei ringraziamenti a tutti gli italiani, ma soprattutto a tutti gli operatori dell’ambito sanitario :”"Vorrei cominciare ringraziando prima di tutto ancora una volta i medici, gli operatori sanitari, i ricercatori, che semmai anche in questo momento che vi parlo stanno lavorando senza sosta negli ospedali per combattere l’emergenza sanitaria per curare i nostri malati. Il mio grazie va anche a tutti voi che state rispettando le misure che il governo ha adottato per la diffusione del virus. Vi ringrazio perchè so che state cambiando le abitudini di vita, so che state compiendo dei sacrifici e so che non è facile, ma sappiate che queste vostre rinunce, piccole, grandi stanno offrendo un grande contributo, prezioso al paese. L’Italia, possiamo dirlo forte, con orgoglio, sta dando prova di essere una grande nazione, grande comunità, unita e responsabile.”
Il premier ha poi continuato:” In questo momento tutto il mondo ci guarda, certamente ci guardano per i numeri del contagio, vedono un paese in difficoltà, ma ci apprezzano anche perchè stiamo dando prova di grande rigore, di grande resistenza ed io ho una profonda convinzione vorrei condividerla con voi, domani non solo ci guarderanno ancora e ci ammireranno, ci prenderanno come esempio positivo di un paese che grazie al suo senso di comunità è riuscito a vincere la sua battaglia contro questa pandemia.”
Nel sottolineare che l’Italia sia stato il primo paese ad essere colpito così fortemente, ha garantito ai cittadini che l’Italia diventerà un modello :”Siamo, lo ricordo, il paese che per primo in Europa è stato colpito fortemente dal coronavirus, siamo anche quelli però che stanno reagendo con maggior forza, con la massima precauzione diventando giorno dopo giorno un modello per tutti gli altri. Governare significa avere una visione a 360gradi, questa sfida ,ormai lo sappiamo bene, riguarda la salute dei cittadini, è una sfida che mette a dura prova il nostro sistema sanitario nazionale ma riguarda anche la tenuta della nostra econimia, del nostro tessuto produttivo fatto di piccole e di medie imprese.”
Il premier ha voluto sottolineare la sua sensibilità nei confronti della salute dei cittadini, che viene da lui anteposta a qualsiasi altro bisogno del paese :”Nelle scelte che ho fin qui assunto abbiamo tenuto conto insieme a tutti i ministri di tutti gli interessi, di tutti i valori in gioco. Ho fatto un patto con la mia coscienza al primo posto c’è e ci sarà sempre la salute degli italiani, solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre radicate abitudini di vita, rimanendo a casa il più possibile, uscendo solo lo stretto necessario. La stragrande maggioranza di voi italiani ha risposto, lo devo dire, in modo straordinario. Quando ho adottato queste misure, che limitano anche alcune delle nostre amate libertà, ero consapevole che si trattava di un primo passo e ragionevolmente non sarebbe stato l’ultimo.”
Il premier ha poi chiesto un ulteriore sforzo ai cittadini, un passo in più per uscire dall’emergenza :“Oggi è chiaro, siamo consapevoli che un paese grande, moderno, complesso come il nostro bisogna procedere gradualmente affinchè tutti possano comprendere il difficile momento che stiamo vivendo e anche predisporsi per accettare i cambiamenti richiesti. Ora, questo è il momento di compiere un passo in più, quello importante.” , ed ha continuato specificando le restrizioni imposte ai lavoratori :“L’Italia resterà sempre una zona unica, l’Italia protetta ma ora disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità delle farmacie e delle parafarmacie. Attenzione non è necessario fare nessuna corsa per acquistare cibo nei supermercati, chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio.”
Ha specificato intanto la chiusura degli esercizi di parrucchieri ed estetisti, già fermi sul nostro territorio campano :” Chiudono anche parrucchieri, centri estetici, chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di 1mt di sicurezza, per quanto riguarda le attività produttive e le attività professionali va attuata il più possibile la modalità del lavoro agile vanno incentivate le ferie, i congedi retribuiti per i dipendenti, restano chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza adeguati a proteggere i propri lavoratori, al fine di evitare il contagio.”
Il presidente ha poi suggerito alle fabbriche di consentire ferie anticipate, ed ha garantito ai cittadini i servizi pubblici essenziali :”Sono incentivate le fabbriche e le industrie a disporre misure che siano adeguate per reggere questo momento, quindi regolazione dei turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili. Resta ovviamente garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali tra cui:trasporti, servizi di pubblica utilità, servizi bancari, finanziari, postali, assicurativi, nonchè di tutte quelle attività necessarie/accessorie rispetto al corretto funzionamento dei settori rimasti in attività. Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare, comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. Quindi continueranno le loro attività nel rispetto della normativa igienico-sanitaria. La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative, per motivi di salute, o per motivi di necessità, come fare la spesa.”
Come si poteva immaginare, il Conte ha dovuto specificare che i sacrifici non saranno ripagati sul breve termine, ma sarà necessario aspettare almeno un paio di settimane :”E’ importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini e l’effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra un paio di settimane. Nessuno quindi deve pensare che già domani o nei prossimi giorni potremo misurare l’impatto di queste misure. Per avere un riscontro effettivo dovremo attendere delle settimane, e questo è molto importante. Se i numeri dovessero continuare a crescere, cosa niente affatto improbabile, non significa che dovremo affettarci a varare nuove misure. Non dobbiamo fare una corsa cieca verso il baratro, dobbiamo essere lucidi, misurati, rigorosi, responsabili.”
Conte ha poi fatto un passaggio sulla nomina del neo commissario per potenziare le strutture ospedaliere “A breve nominerò anche un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest’emergenza sanitaria. Sarà un commissario con ampi poteri di deroga, che lavorerà per rafforzare soprattutto la produzione e la distribuzione delle attrezzature per terapie intensive e sub-intensive. Avrà anche il potere di impiantare nuovi stabilimenti per la produzione di queste attrezzature e per sopperire alle carenze sin qui riscontrate. La persona che nominerò sarà il dott. Domenico Arcuri, che è amministratore delegato di Invitalia e si avvarrà di questa struttura già esperta nel settore industriale. Si coordinerà col dottor Borrelli e con la struttura attuale della protezione civile. Permettetemi di aprire una parentesi e di ringraziare tutte le donne e gli uomini della protezione civile ed il dottor Borrelli per l’incredibile lavoro che stanno facendo. “
Il presidente del consiglio ha così concluso “E voglio dirvi un’ultima cosa se saremo tutti a rispettare queste regole usciremo più in fretta da quest’emergenza. Il paese ha bisogno della responsabilità di ciascuno di noi, della responsabilità di 60 milioni di italiani che quotidianamente compiono piccoli e grandi sacrifici. Per tutta la durata di questa emergenza siamo parte di una medesima comunità, ogni individuo si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici. Questa è la forza del nostro paese. Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre più veloci domani. Tutti insieme ce la faremo“
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