Consiglio Comunale – Discussione sull’urbanistica, seduta momentaneante sospesa
I consiglieri Dino Preziosi e Alberto Bilotta interrogano l'Assise sulla questione polo enologico. Livio Petitto chiede una riunione capigruppo aperta a tutti i consiglieri
Avellino – Il Consiglio Comunale riprende da dove si era fermato ieri, ossia la discussione sul polo ecologico incamerata dal consigliere d’Opposizione Dino Preziosi che illustra la pregiudiziale sull’istituto De Santis e le varie problematiche ad essa associate. In risposta nessun consigliere di Maggioranza prende parola e l’assessore all’urbanistica Ugo Tommasone per delucidare la questione. “ In merito alle questioni sollevate dal consigliere Preziosi – spiega – stasera approveremo una proposta di variante urbanistica. Parliamo di una scuola e del polo ecologico, e non c’è dubbio che l’interesse pubblico è fortemente evidente “. Ci sono delle cause in corso – continua - e non dobbiamo esprimerci noi a riguardo. Gli atti citati da Preziosi evidenziano non sono registrati dalla Provincia, quindi non esistono.
“ La variante urbanistica – commenta - ha interesse pubblico e costituisce una valorizzazione del bene a vantaggio della comunità. Rappresenta l’ingresso ovest della città di Avellino, zona da sempre abbandonata. Il progetto prevede il completamento dell’edifico centrale e il restauro dei settori est e ovest, al quale si aggiungerà un altro polo che ospiterà la cantina e la fabbrica “. “ E’ un progetto di riqualificazione della città di Avellino – conclude - e ritengo che debba essere portato avanti “.
Le dichiarazioni di Tommasone smuovono l’istintività del consigliere Alberto Bilotta, il quale interroga la Maggioranza sul perché una causa così importante è stata affrontata in modo così superficiale. “ Un tale argomento non può essere trattato come ordine aggiuntivo prima dello scadere del 2016 – dice – il Comune avrebbe dovuto pensare al bene della città e non creare una disputa tra Provincia e Regione. Questa variante è irricevibile perché la proprietà è della scuola da quando c’è stata una delibera che lo ha riconosciuto nel 1951, ed è questo il punto in cui ci si ferma “.
“ Quando si è parlato del polo per favorire l’università – continua Bilotta – la scuola ha fatto ricorso al TAR e lo ha vinto. Inoltre, non c’è stata nessuna comunicazione ne dal Comune, ne dalla Provincia per definire i ruoli … di cosa stiamo parlando? “
“ La domanda – conclude – è perché non si sia incamerata una discussione con l’istituto per comprendere e risolvere il problema invece di giungere al 28 Dicembre con un pugno di mosche tra le mani “.
La discussione è più complicata del previsto, in quanto la relazione sembra non essere stata compresa, o meglio, letta attentamente e il presidente Livio Petitto sospende momentaneamente la seduta per convocare una riunione capigruppo aperta a tutti i consiglieri.