Attentato a Berlino – nastro nero per le casette avellinesi
I commercianti dei mercatini di Natale, solidali verso i loro colleghi in Germania protestano con sdegno la follia del terrorismo
Avellino – L’orrore e la follia degli attentati al cuore dell’Europa non hanno pietà neanche nei giorni che precedono il Natale. Proprio ieri sera, a Berlino, un camion a tutta velocità ha fatto irruzione verso una folla che visitava i mercatini di Natale travolgendo e uccidendo dodici persone e ferendone 48. L’attentatore è un migrante entrato in Germania lo scorso Febbraio. Sconvolta Angela Merkel che, a seguito delle prime indagini della polizia tedesca, ha dichiarato a gran voce che la natura dell’assurdo gesto è di natura terroristica. Un attentato simile a quello avvenuto in Francia nella scorsa estate a Nizza.
Il cordoglio verso le vittime giunge da ogni lato d’Europa, e anche la città di Avellino, disgustata dalla follia omicida di persone senza scrupoli, ha compiuto un gesto molto solidale a riguardo. Le casette piazzate lungo il corso Vittorio Emanuele hanno esibito un nastro nero come segnale di lutto e la casa di Babbo Natale è restata chiusa. Sull’uscio di quest’ultima vige la scritta: “ I commercianti che occupano le casette lungo Corso Emanuele manifestano sdegno e protesta per il vile attentato terroristico che hanno colpito i loro colleghi nell’esercizio dello loro funzioni a Berlino “.
Il professore Bilotta, indignato per l’accaduto, si esprime ai microfoni dei giornalisti per evidenziare il gesto di solidarietà e l’angoscia verso il terrorismo che, ogni giorno, diventa un cancro sempre più forte e più difficile da estirpare in questo mondo. “ Ci siamo trovati di fronte a un attentato dove non esistono parole per giustificarlo. Sono gesti inconsuti che vanno eliminati, tuttavia sembra che questo male non si riesca ad estirparlo. Annoto, però, la sensibilità dei commercianti avellinesi, i quali volevano fare qualcosa, un gesto di solidarietà verso i propri simili, ed hanno esibito un nastro nero per rappresentare la loro vicinanza e il rispetto verso queste vite strappate. So che la città di Avellino non starà a guardare e, appellandomi alla loro sensibilità, sono certo che non farà mancare un fiore verso i nostri fratelli scomparsi in questa maniera nefasta “.
di Michael Mambri