Avellino – “ Ci sono tanti modi per scendere in campo: fisicamente, mentalmente, energicamente  … dobbiamo cercare di far coesistere tutti e tre questi aspetti “ – queste le parole di Marcolin ai microfoni della stampa -. “ Più grande è l’avversario maggiore è la responsabilità – continua – bisogna ripartire da quello che è l’Avellino, da quello che è la storia di questo club “.

Sulla tattica – “ Ci sarà qualche novità ma senza stravolgere quello che è l’ossatura della squadra. Tutto ciò che conta è la fame e la scintilla. Abbiamo avuto poco tempo adesso, nelle prossime settimane verrà fuori il mio lavoro,per ora mi appello all’orgoglio di questa squadra “.

Avellino di Lupi – “ Per essere affamati e fare risultato c’è bisogno di grinta e carattere. Come ho già detto, faccio leva su ciò che hanno nella testa i giocatori, voglio rinfrescare la memoria su ciò che è l’Avellino, al di là della condizione fisica. C’è bisogno di un mese per ingranare la marcia giusta, ora dobbiamo ripartire “.

Sul modulo – “ Jidayi lo vedo come centrocampista e difensore e soprattutto credo sia utile  ad ogni evenienza. Non vengo qui a stravolgere tutto, cerco certezze! “

Sul Crotone – “ Il migliore avversario che potevamo affrontare perché lotta per la serie A. Non verrà a coprirsi, si aprirà e noi dovremo avere massima concentrazione e sapere quando attaccare “.

Sui problemi difensivi – “ I difensori centrali devono essere innanzitutto forti fisicamente e gli esterni devono avere gamba. La mia linee difensiva deve lavorare in quattro e non ognuno per conto proprio perché l’unione fa la forza … il singolo non può fare niente “.

Sull’attacco – “ Credo di avere una batteria offensiva molto forte ma bisogna lavorare sui problemi di cinismo. Il lavoro va fatto al 60% dietro e al 40% davanti, solo attraverso questa proporzione possiamo equilibrare la squadra e invertire le sorti delle ultime dieci giornate “.

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