LabAv, il laboratorio di urbanistica partecipata che riunisce cittadini, associazioni e professionisti

Alla conferenza di presentazione oltre agli assessori all'urbanistica e ai lavori pubblici, Presidenti e rappresentanti dell'Ordine degli Ingegneri, degli Agronomi, degli Architetti e dei Giovani Architetti

labAvAvellino – È stato presentato questa mattina nella sala stampa di Palazzo di Città il LabAv, un laboratorio di Urbanistica Partecipata che trova la sua origine nella ricezione della Legge Regionale n° 13/2008 (art. 7 “Laboratori di pianificazione partecipata”) e dalla Legge Regionale n° 16/2004 (norme sul governo del territorio).

Presenti in sala l’assessore all’urbanistica Ugo Tomasone, l’assessore ai lavori pubblici Costantino Preziosi, Presidenti e Rappresentanti dei diversi Ordini Professionali coinvolti nell’iniziativa (ingegneri, architetti, giovani architetti, agronomi), assenti giustificati i delegati dei Comuni che stanno già dando piena collaborazione.

Ad aprire la presentazione è l’assessore Tomasone che sottolinea l’importanza del laboratorio per due aspetti fondamentali: “Il Laboratorio di Urbanistica Partecipata rappresenta un punto focale sia per il progetto della nuova Avellino che per l’Area Vasta che comprende i comuni di Mercogliano, Monteforte e Atripalda. L’obiettivo che si pone è quello di raccogliere idee e progetti che provengano dal basso, dai cittadini, dalle associazioni, da portare all’attenzione del Consiglio Comunale. La sfida di questa iniziativa sta nel selezionare progetti effettivamente realizzabili e per farlo occorrono concretezza e tempi di conclusione stringenti”.

Il LabAv, pur trovando origine nell’ordinamento regionale, si organizza nel più vasto quadro della programmazione europea e, proprio in quest’ottica, presenta quattro aree tematiche che riguardano settori di sviluppo strettamente collegati ai temi fondamentali della programmazione stessa.

Per garantire l’operatività del progetto – spiega l’assessore all’urbanistica – i gruppi di lavoro si concentreranno: sull’area del Parco delle Fenestrelle, inteso anche come parco fluviale di interesse regionale; sulla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che colleghi i comuni di Monteforte e di Atripalda; sulla rigenerazione e riqualificazione delle periferie, così com’è stato per contrada Quattrograne ovest; sulla creazione di un percorso culturale che ricomprenda gli edifici storici e quelli di culto ed infine sul rinnovo urbano, inteso come la messa in sicurezza di patrimonio edilizio esistente secondo le normative antisismiche vigenti. Le aree di intervento, di fatto, sono riconducibili ad un unico macro obiettivo, la riqualificazione urbana sostenibile”.

Prima di passare la parola al Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Tomasone ha tenuto a sottolineare come questo progetto voglia rappresentare un’inversione di tendenza: “Oggi è facile criticare chi lavora e chi opera, noi vogliamo dare un segnale: accettiamo le critiche ma almeno proviamo a cambiare lo stato delle cose”.

L’ingegner Fasulo, Presidente dell’Ordine, spiega come già l’iniziativa sulla riqualificazione antisismica degli edifici abbia registrato ampia adesione e aggiunge: “l’incontro di oggi rappresenta l’apertura completa della città verso una forma di agglomerato più grande che tenga conto delle diverse individualità e peculiarità e il nostro Ordine è pronto a dare il proprio contributo”.

È poi la volta del Presidente dell’Ordine degli Architetti, Fraternali: “Il laboratoriorappresenta un momento molto importante perché progetti e idee non verranno calate dall’alto ma arriveranno dal basso, dai cittadini e noi dovremo rielaborare queste idee per creare un percorso di sviluppo della città condiviso dalla città stessa. Per la realizzazione del progetto c’è bisogno di unione, di fare rete tra i tecnici per dare alla città tutto ciò di cui ha bisogno. Da parte nostra c’è massima disponibilità e impegno per rilanciare la città a patto che al centro del processo di trasformazione ci sia il cittadino”.

In rappresentanza dell’Ordine degli Agronomi, Ciro Picariello: “Siamo contenti di poter dare il nostro apporto al progetto soprattutto dal momento che esistono aree abbandonate e prive di manutenzione per le quali il nostro apporto può rivelarsi prezioso. Ci teniamo a partecipare e il nostro impegno sarà sicuramente concentrato nel Parco delle Fenestrelle e nella realizzazione dell’itinerario culturale”.

Segue l’intervento dell’Ordine dei Giovani Architetti, rappresentato da Antonella Guerriero: “Nei nostri incontri affrontiamo argomenti di discussione per cui cerchiamo sempre interlocutori: questa è sicuramente un’opportunità da cogliere, in tal senso. Occorre partecipazione da parte della città e dei cittadini perché sembra che Avellino non ci appartenga più, siamo senza identitàe per ricostruirla bisogna fare rete tra cittadini e associazioni. Daremo il massimo impegno e speriamo che non sia solo una buona idea ferma ma che possa concretizzarsi attraverso gli strumenti giusti”.

Gli incontri del Laboratorio si terranno nella sala convegni della Chiesa del Carmine come spiega l’architetto Giovanni Iannaccone: “gli appuntamenti sono aperti alle persone interessate al tema urbanistico. Lo scopo di queste riunioni è duplice: essere informati sull’operato dell’amministrazione e in tal modo poterne condizionare dal basso l’azione”.

A chiudere l’ingegnere Masi, presidente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri ed ex dirigente comunale: “tutte le persone presenti a questo tavolo sono validi professionisti che portano avanti nuovi e bei progetti, il laboratorio è uno di questi. Il confronto continuo tra tavolo tecnico e amministrazione deve, a mio avviso, porsi un obiettivo: recuperare l’identità di polo guida della provincia di Avellino e non solo. Stiamo perdendo questo ruolo per ragioni indipendenti dai cittadini e dall’amministrazione, sono le direttrici economiche ad essersi spostate altrove. Ricostruiamo questo ruolo attivando nuovi programmi attraverso la collaborazione con gli ordini professionali, con impegno e volontà. Diamoci da fare tutti per progettare le cose che servono a ripristinare il ruolo guida della città di Avellino”.

 

Source: www.irpinia24.it