La Terza Comunione: le tre comare di Gelard

L’ironica e irriverente commedia rende teatrale il rito religioso sul palcoscenico del teatro nel cuore del Rione Sanità

La Terza Comunione.1Napoli – “La Terza Comunione”, in scena dal 2 al 4 aprile al Nuovo Teatro Sanità, è uno spettacolo scritto e diretto da Mario Gelardi, con Carlo Caracciolo, Luigi Credendino e Ciro Pellegrino.

Gelardi mette in esame le pie e devote donne, che accalcano la chiesa ogni domenica per sgranare i loro rosari. Le tre protagoniste sono il frutto di un sentimento religioso che sopravvive a stento nei piccoli sobborghi meridionali, dove la messa diventa un baluardo di socializzazione per signore disperate in cerca di evasione.

Lo spettacolo narra una storia paradossale: una bambina, nel giorno della sua prima comunione, rischia di strozzarsi con l’ostia. In questo modo il corpo innocente di una bambina di dieci anni, su cui si narrano già pettegolezzi, sibilati anche in Chiesa, si macchia di peccato agli occhi dei fedeli. Non riuscendo ad ingerire il corpo di Cristo, la prima comunione per la giovane fanciulla deve essere spostata alla domenica successiva, ma anche il secondo tentativo fallisce e solo al terzo ed ultimo l’esito sarà positivo.

La morale ecclesiastica, che diviene criterio di giudizio, si fonde con il rituale popolare del pettegolezzo, che colora e anima lo spettacolo, riproducendo uno spaccato sociale in via di estinzione, ma che sopravvive nella memoria dei più grandi. Lo spettacolo utilizza la struttura tipica del rituale religioso, servendosi di un monologo coralmente interpretato. Una simile struttura conferisce alla rappresentazione una particolare veridicità, che spinge lo spettatore ad immedesimarsi nel rito religioso, pur catturato dalla presenza costante dell’ironia. È una commedia molto divertente, che induce alla risata con intelligenza.

Tra i tre attori in scena si distingue con particolare espressività Luigi Credendino, aiutato dalle sue naturali e mirabili doti mimiche, che arricchiscono e colorano la recitazione.

In ultimo ricordo agli interessati che lo spettacolo resta in scena fino a sabato 4 aprile e, dato il limitato numero di posti, per partecipare si rende necessaria la prenotazione al numero: 3396666426.

di Davide MARENA

Source: www.irpinia24.it