Cultura ed enogastronomia uniscono l’Iprinia e il Cilento. Presentato “Non solo Grand Gourmet”

gourmetAvellino/Salerno – Unire due terre intrinsecamente differenti attraverso la cultura ed il turismo enogastronomico. Questo è quanto si pone di fare la kermesse “Non solo Grand Gourmet” percorsi d’arte nella tradizione millenaria dell’enogastronomia campana tra l’Irpinia e il Cilento.

Il progetto, nato dal protocollo d’intesa tra la direzione per i beni culturali e paesaggistici della Campania, la sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle province di Avellino e Salerno, l’Ept di Salerno ed il contributo dei comuni di Centola, Pietradefusi e Manocalzati, mira alla valorizzazione del territorio attraverso un viaggio alla scoperta di giacimenti culturali della Campania che saranno da supporto alla gastronomia d’eccellenza. Nell’evento si alterneranno, infatti,momenti artistici e pranzi d’autore con chef stellati dal calibro di Michele Deleo, Paolo Barrale, Vitantonio Lombardo e i Fratelli Fischetti.

A capo della direzione artistica dell’evento, Silvia Bilotti: “E’ certamente difficile identificare la cultura cilentana con quella irpina – spiega – sono due culture che seppur convivono nella stessa regione sono intrinsecamente differenti ma è proprio la cultura ad essere il filo conduttore tra queste due realtà. Ed è questo quello che noi vogliamo fare: un viaggio tra culture differenti appartenenti ad un unica matrice culturale che si fondono insieme”.

“Si sta prendendo la strada per le cose serie – dichiara Giulio Belmonte, sindaco di Pietradefusi, comune capofila di questo progetto – Finalmente i sovvenzionamenti non sono più a pioggia ma si decide di destinarli per progetti seri che arricchiscono le nostre terre e le portano ad uscire fuori dai confini territoriali attraverso un interscambio tra le zone interne dell’Irpina e le zone costiere che ad oggi è l’unico mezzo per dare un contributo al periodo difficile che l’economia sta attraversando”.

“Eventi come questi servono per dare una spinta all’economia territoriale -spiega Giulio Urciuoli, in rappresentanza del primo cittadino di Manocalzati- Ma per continuare c’è bisogno dell’aiuto della politica che faccia la sua parte dando un’accelerazione sulla salvaguardia del territorio”.

Dello stesso parere, Luigi Napolitano, commissario dell’Ept Avellino: ” Ci sono tantissime strutture abbandonate che con l’intervento della politica possono essere riqualificate ed offrire nuovo sviluppo al territorio. C’è bisogno di interventi strutturali che mirino a convogliare le energie che la Provincia detiene.”

“Solitamente – conclude il sovrintendente per i Beni Culturali, Gennaro Miccio - le finalità degli eventi enogastronomici presenti sul nostro territorio si disperdono nell’essere identificati nella movida ma noi siamo convinti che è ancora possibile associare la cucina con le caratteristiche culturali storiche e le tradizioni dei luoghi ed è questo il senso che ci ha convinti a partecipare e a voler fortemente che eventi del genere non siano episodi isolati ma che si tramandino nel tempo divenendo un vero e proprio marchio per i territori”.

di Dora Della Sala