Centro per l’Autismo – La storia infinita. Lavori rallentati e fondi in perenzione (forse) persi
Avellino – Lavori rallentati e fondi in perenzione forse non riscritti in bilancio regionale. Questo quanto emerso stamane nel corso del nuovo incontro in Prefettura per il Centro per l’Autismo di Valle tra il prefetto Sessa, l’Aipa, i sindacati, il comune ed il provveditore agli studi.
Un incontro che lascia presagire come il futuro del Centro per l’Autismo sia ancora molto incerto e che invece di trovare una conclusione stia entrando in un tunnel dal quale difficilmente se ne uscirà in tempi brevi.
L’unica nota positiva è data dalla rete che verrà instaurata dal prossimo settembre tra Asl, Aipa e scuole attraverso piani mirati che vedranno la formazione dei docenti, prima quelli di sostegno e poi quelli curriculari, attraverso l’ausilio di assistenti della comunicazione, personale altamente qualificato, preso attraverso un bando interno all’Asl ed uno esterno uscito un paio di mesi fa e già concluso, che fungerà da aiuto e sostegno al ragazzo affetto da autismo ed indicherà ai docenti le migliori modalità di approccio che i docenti dovranno tenere.
“Ben vengano iniziative del genere – spiega Rosa Grano – in quanto nonostante le scuole stiano già avendo a che fare con queste nuove realtà i nostri docenti con una formazione un po’ datata necessitano di questi percorsi di formazione”.
Intanto l’impresa Piano sta rallentando i lavori perché mancano i fondi relativi al primo lotto e ad una parte del secondo lotto. I fondi in questione sono quelli relativi a quel famoso milione e duecentomila euro andato in perenzione e del quale il consigliere regionale Rosetta D’Amelio si era impegnata a scrivere un emendamento per favorire nuovamente l’inserimento di quei fondi, andati persi, nel bilancio regionale che sarebbe stato approvato da lì a poco in commissione bilancio.
Ma sembrerebbe che di questi fondi purtroppo non ce ne sia più traccia. Il condizionale è d’obbligo dopo che la consigliera ha affermato “Il bilancio è stato approvato con la fiducia del presidente e quindi tutti gli emendamenti proposti alla commissione bilancio, tra cui anche quello del reinserimento dei fondi destinati al centro per l’autismo, non sono stati presi in considerazione in quanto, con la fiducia, decadevano di conseguenza“. La D’Amelio dal canto suo, si è riservata una settimana di tempo per capire se nel bilancio approvato i fondi adesso siano presenti o meno. Ma ciò non ci lascia ben sperare.
Nel frattempo i sindacati vogliono vederci chiaro e cercano di portare un po’ d’ordine sulla vicenda “Non abbiamo capito quali fondi siano disponibili e quali da recuperare e come. Bisogna ampliare il tavolo anche a consiglieri regionali che hanno potere decisionale come l’assessore ed il dirigente competente al ramo altrimenti non riusciremo mai a capire cosa ne sarà di questi fondi” spiegano i segretari di Cisl e Ugl Mario Melchionna e Costantino Vassilliadis.
“Ciò che adesso serve capire – concludono i sindacati – è quando termineranno i lavori e non capire chi gestirà i lavori una volta conclusi. Concentriamoci sul completamento dell’opera perché portarci avanti con i lavori di progettazioni e formazione, non servirà se non abbiamo una struttura . Inoltre vorremmo capire quali sono stati i criteri di selezione e se il centro verrà gestito da un pubblico perché è stato finanziato con soldi pubblici e deve essere gestito da pubblici. Basta perdere tempo e giocare a scarica barile per capire chi ha o meno le colpe di questi ritardi. Il centro per l’autismo deve essere completato ed è ora che tutti si assumano le proprie responsabilità”.