Ambito Sociale A04 – I sindacati insorgono: nessuna garanzia per i lavoratori
“Garantiremo il personale! E’ cosi che ha esordito il Sindaco del Comune di Avellino quale capofila del nuovo Ambito A4 in rappresentanza di tutto il Coordinamento Istituzionale un attimo dopo l’Accordo sulla Convenzione. Eppure, leggendo attentamente lo schema di Convenzione in ogni sua riga non ci pare che, l’atto cosi tanto aspettato e per il quale si è penato per circa otto mesi, garantisca i lavoratori dell’ex Consorzio A 04″. E’ quanto sostengono i rappresentanti della CGIL, Adele Franca Giro, CISL, Tonia De Giuseppe, Antonio Santacroce, UIL, Vincenza Preziosi, UGL, Massimo Giannatiempo.
“Le garanzie urlate fin’ora ai giornali non le abbiamo riscontrate nello schema di accordo, anzi, è fuor di dubbio che le parole scritte tendono a tutt’altro, dando la netta sensazione che il tira e molla sia stato più di forma che di sostanza , a dimostrazione che oggi si fa politica sulla pelle della gente.
Avevamo chiesto di considerare e riportare nella Convenzione l’esperienza che i 22 professionisti hanno maturato nel corso degli ultimi 10 anni al fine di capire successivamente, quale potesse essere lo strumento normativo piu’ adeguato per salvaguardare il personale.
Ma nella Convenzione di questo non c’e’ accenno, anzi, chi ci ha rassicurato che nella premessa dell’atto da sottoporre ai 16 Consigli Comunali il personale è garantito rispondiamo che non siamo degli sprovveduti, e che la garanzia promessa sul personale è evasiva, molto evasiva per non dire inesistente.
Chiediamo a tal proposito alla Presidente della I Commissione delle Politiche Sociali del Comune Capofila una convocazione ad horas per discutere del futuro dei lavoratori e dei servizi sociali.
In conclusione, apprendiamo dai giornali di oggi che l’accordo è stato ritrattato e che l’impasse politico la fa ancora da padrone.Ancora una volta assistiamo impotenti agli scontri delle parti, con la politica ridotta a fenomeno da baraccone. Si litiga sugli assetti di potere, ci si accorda, poi si ritira ancora l’accordo e in tutto questo rimangono inermi sia gli utenti a cui vengono negati diritti di cittadinanza, che gli operatori che non possono mettere un punto fermo alla loro storia infinita.
Solo un alibi la tutela dei 22 operatori, il gioco delle parti si ferma a vecchi schemi clientelari.
A questo punto la Regione Campania che ha atteso per fin troppo tempo, faccia la propria parte mettendo la parola fine a questa vicenda nominando il Commissario.
Non possiamo più consentire che la nostra provincia sia esposta al “ridicolo” da parte di amministratori che anziché tutelare il territorio e i servizi finiscono ancora col giocare, con inaudita insipienza sempre sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori”.