Avellino, il sindaco Foti alla prova dell’Aula
Trascorsa l’euforia della vittoria elettorale, il sindaco Paolo Foti deve fare i conti con la realtà con cui sarà costretto a confrontarsi con l’avvio della consiliatura a Piazza del Popolo. E’ prevista per domani la prima riunione del parlamentino, in cui si dovranno affrontare le prime questioni spinose come l’incompatibilità dei consiglieri, la composizione della giunta con la percentuale di interni e la formazione dei gruppi consiliari.
L’incompatibilità riguarderebbe, stando al decreto n.39 del 2013, i consiglieri comunali Costantino Preziosi, Ida Grella, Virgilio Cicalese e Guido D’Avanzo. Secondo la norma è prevista l’incompatibilità tra la carica di dirigente di un ente pubblico e quella di consigliere o assessore comunale di un paese superiore ai 15mila abitanti. Intanto, il segretario generale del comune di Avellino ha chiesto un parere al ministero dell’interno che servirebbe a chiarire la vicenda.
Sulla composizione della giunta pende, inoltre, il comma 2 dell’art.46 dello Statuto comunale che prevede almeno il 60 per cento di interni. Una proporzione che al momento è stata disattesa dal primo cittadino, considerato che ha fatto ricorso a ben 7 assessori esterni e solo 2 interni, La Verde e Barra.
Entrano in gioco anche gli equilibri politici dell’Aula consiliare con la formazione dei gruppi, dove si registra il primo strappo nella maggioranza. I consiglieri Massimiliano Miro e Barbara Metetich non confluiranno nel gruppo consiliare del Pd, ma daranno vita al gruppo autonomo “I democratici”, la lista che li ha eletti. Entreranno in Consiglio comunale, per effetto della nomina degli assessori interni e per il ritorno alla presidenza del Teatro Gesualdo di Luca Cipriano, Salvatore Cucciniello, Lorenzo Tornatore e Adriana Percopo.
A scalpitare in maggioranza, inoltre, ci sarà anche il consigliere comunale di Centro Democratico, Nicola Poppa, al cui partito non è stata riconosciuta la rappresentanza in giunta. E’ intenzionato a farsi sentire anche il leader delle liste civiche “Davvero”, Gianluca Festa, che nonostante abbia sostenuto al ballottaggio Foti, senza apparentamento, non ha avuto alcun riconoscimento nell’esecutivo.
L’occasione per nuove fibrillazioni in maggioranza potrebbe offrirla l’assegnazione delle presidenze delle commissione consiliare. Gli eletti nelle liste dei democratici rivendicano spazio in ragione del consesso ottenuto. A tentare di sistemare l’assetto della maggioranza, sta lavorando personalmente il primo cittadino, intenzionato comunque a non fare la fine di Galasso che fu costantemente indebolito, nell’azione amministrativa, dal fuoco amico dei propri consiglieri comunali.