Preziosi chiarisce: “nessun apparentamento, non facciamo compravendite” – De Mita: “certa stampa oggettivamente di parte”

Conferenza Stampa UDC (3)Si è appena conclusa la tanto attesa conferenza stampa, prevista per oggi alle 16.30 presso la sede del coordinamento provinciale dell’Unione di Centro di Avellino, per far chiarezza sui “presunti apparentamenti” e sulle tanto mormorate “scissioni interne”. All’incontro erano presenti Costantino Preziosi, candidato sindaco per la città di Avellino, il segretario provinciale dell’UDC Maurizio Petracca ed il presidente Ciriaco De Mita. Presenti inoltre al tavolo Giuseppe De Mita e Pietro Foglia.

Esplicativo di una precisa posizione il messaggio di Maurizio Petracca: “vogliamo fare chiarezza – ha puntualizzato – sul fatto che non c’è nessuna scissione interna, le coalizioni sono coese. E’ ovvio che ci siano pensieri diversi tra i tanti coinvolti ma, sia chiaro, non ci saranno apparentamenti, nessuna condizione li rende possibili. Gianluca Festa ci ha proposto cose che noi non possiamo accettare. Per decenza – ha aggiunto – evito di raccontare i dettagli. Con Sibilia nessuna formula spartitoria, abbiamo però ricucito uno strappo. Dopo il successo del primo turno – in conclusione del suo intervento – sono sicuro che vinceremo”!

Conferenza Stampa UDC (2)Sulla stessa posizione l’intervento di Costantino Preziosi che ha esordito dicendo: “non ci venderemo per dei posti, vogliamo provare ad amministrare una città che ad oggi è devastata. Per gli eventuali apparentamenti ne abbiamo discusso con tutti prima di prendere qualsiasi decisione. Il gruppo si è rivelato compatto. Noi – ha aggiunto – siamo un partito che condivide democraticamente la linea ed i percorsi. La stampa, su questa cosa deve essere chiara. Il PDL non era interessato ad un accordo e noi siamo andati da soli. Unico apparentamento per noi possibile in questo momento è quello con la città di Avellino”.

Conferenza Stampa UDC (1)Ironico e scherzoso, ma duro con i giornalisti, l’intervento di Ciriaco De Mita che, subito entrato in argomento ha puntualizzato come taluni organi di stampa siano stati “oggettivamente di parte”. “Noi abbiamo scelto di andare da soli – ha detto – per salvaguardare un idea. Abbiamo messo insieme persone che hanno fatto una splendida campagna elettorale ed insieme siamo riusciti a comunicare quello che più ci premeva: un’idea di vicinanza alle persone”. Ovviamente, nel secondo turno, la superbia della solitudine  - riferendosi agli apparentamenti possibili – poteva portare alla sconfitta, questo è sciocco in una competizione e bisognava provare. Riflettendo insieme con tutti abbiamo provato a capire se cerano spazi di convergenza sui programmi. La cosa non è stata possibile. Da una parte politica  - ha aggiunto, riferendosi a Festa – c’è stato addirittura un tentativo di compravendita come di donne che si vendono senza stabilire il prezzo. Noi, vogliamo ricompattare la comunità, se gli accordi non vanno verso questa direzione meglio non farli! La politica si deve far carico di raccogliere il pensiero della gente per poi concretizzarlo, non può cedere a logiche spartitorie”.

Circa l’imminente ballottaggio ha voluto ben esplicitare la sua attuale condizione d’animo: “ovviamente non sono tranquillo – ha detto – ed anche se vinceremo, questa mia condizione non muterà in quanto, noi tutti, ci poniamo seri problemi su come far bene alla comunità. La nostra non è una logica che si fonda, come quelle altrui, su chi vince e chi perde”. Nel finale del suo intervento – riferendosi alle forze politiche in campo – non si è risparmiato sugli attacchi personali subiti da parte “di una quota di politica che non ha altri argomenti se non scendere nei personalismi”.