Referendum Montoro – L’appello dell’associazione In Loco Motivi
“Ci apprestiamo tra pochi giorni ad esprimere la volontà di unificare le due Montoro ritornando così ad un’unica entità amministrativa così come lo era stato fino al 1829. Ma tutto ciò non è sufficiente, non basta cambiare il nome del Comune sulla carta d’identità per avere un reale progresso e beneficio nella vita di tutti i giorni. Bisogna convincersi che è questo è un primo passo, e come tutti i primi passi il più oneroso da compiere, di un lungo percorso che deve portare le nostre comunità a ragionare in un’ottica più ampia, tralasciando inutili localismi ed aprendoci al ruolo che ci viene concesso anche dalla nostra posizione geografica: un comune cerniera tra Avellino e Salerno e che inoltre è vicino anche a Napoli e Caserta attraverso la valle dell’Orco. Come unire realmente circa 20000 cittadini che si troveranno omogeneamente distribuiti su un territorio di circa 40 km quadrati? Come far sì che tutti abbiano uguali possibilità di muoversi all’interno di un Comune così ampio? Come far sì che un Comune di tali dimensioni possa essere il vero fulcro di uno sviluppo produttivo e residenziale da tempo atteso e da realizzare in modo realmente sostenibile?”
Sono queste le domande che si è posta l’associazione In Loco Motivi nel redigere le proposte che sono state presentate alla Regione Campania in vista della riprogrammazione dei servizi di trasporto e che riguardano anche le annose problematiche della mobilità nella valle dell’Irno.
Sicuramente le nuove dimensioni che si prospettano per il comune di Montoro giustificano il poter investire seriamente e concretamente sulla ferrovia che attraversa il territorio montorese, riorganizzando una parte dei servizi su gomma in modo da favorire l’integrazione col ferro ottenendo due sostanziali benefici: dare modo a tutti di usufruire dei vantaggi di avere relazioni su ferro con Napoli, Roma, Salerno e poter raggiungere capillarmente tutte le frazioni di un comune così vasto.
“Inoltre bisogna aprirsi verso Salerno e verso la valle dell’Irno a cui siamo naturalmente connessi per ragioni geografiche ed orografiche, basti pensare alla vicinanza con il campus universitario di Fisciano che è un polo attrattore per migliaia di studenti. Prolungare alcuni treni Salerno-Mercato San Severino alla stazione di Montoro negli orari di punta è un esempio di come si possa, con dei semplici accorgimenti, rafforzare il legame che Montoro ha con tutta la valle dell’Irno. Inoltre sostenere con forza la realizzazione di infrastrutture che possano creare le condizioni per uno sviluppo sostenibile del comune con nuovi insediamenti produttivi e residenziali: la costruzione del raccordo ferroviario proprio con l’Università di Salerno; la creazione di fermate aggiuntive laddove la ferrovia attraversa centri abitati come nelle frazioni di Preturo, Figlioli / San Bartolomeo ed in zone dove è possibile pensare a futuri insediamenti come alla frazione Banzano, in modo da poter realizzare dei collegamenti “metropolitani” all’interno del Comune stesso e con Solofra e Mercato San Severino”.
L’auspicio dell’associazione è quello di ripartire dopo il 28 maggio proprio dalla questione trasporti che si lega alla visione di una futura ed effettiva Montoro Unita.