Ambiente, Colasanto: “No trivellazioni in Irpinia e nel Sannio”
L’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, verifichera’ la possibilita’ di prevedere specifiche audizioni, delle parti interessate, in fase di Valutazione dell’Impatto Ambientale delle trivellazioni petrolifere previste in provincia di Avellino. Lo rende noto il presidente della Commissione Ambiente, Energia e Protezione Civile del Consiglio regionale della Campania, Luca Colasanto, al termine della seduta dell’organismo consiliare convocata oggi, presente l’assessore Romano, per ascoltare i sindaci delle aree interessate dalle perforazioni e i rappresentanti dei comitati civici che si oppongono alle stesse.
Ricordando che la questione era gia’ stata posta per i progetti relativi alla ricerca di idrocarburi nel Sannio, il presidente Colasanto ha sottolineato come la stessa abbia ‘scatenato una sollevazione fortissima anche da parte dei sindaci del Sannio che hanno espresso il loro assoluto dissenso contro interventi devastanti per il territorio e le relative ricchezze naturali ma a tutto vantaggio di imprenditori senza scrupoli’. Nel corso dei diversi interventi succedutisi in Commissione e’ stato unanimemente rimarcata la necessita’ di fermare la ricerca di idrocarburi in Irpinia e nel Sannio: le relazioni dei tecnici presenti, ha reso noto il presidente Colasanto, hanno infatti ampiamente dimostrato che le trivellazioni, qualora si realizzassero, comporteranno danni enormi ad un territorio gia’ fortemente danneggiato. ‘Non va dimenticato – ha ricordato Colasanto – che l’Irpinia e’ stata epicentro di un terremoto di vastissima portata che ha modificato in parte il sottosuolo’ e che ‘le operazioni di trivellamento possono dare luogo a frane o a conseguenze anche peggiori’.
Inquinamento delle falde acquifere, modifica delle rotte della fauna, rumorosita’, emissioni maleodoranti e, non ultima, impropria luminosita’ da ‘fiammelle permanenti’ – e’ stato sottolineato a piu’ riprese – sono gli aspetti piu’ evidenti di un possibile disastro ambientale che andrebbe a consumarsi in zone peraltro protette e di una bellezza ineguagliabile. I sindaci, si legge nella nota, hanno dunque chiesto coerenza e difesa degli obiettivi che l’Irpinia si e’ data: il futuro e’ una grande industria ambientale dove il turismo dovra’ avere la parte principale. Il tutto in linea con le linee programmatiche della Regione Campania: sviluppo sostenibile, difesa del territorio, della vita e delle future generazioni. Insomma, un ‘no’ convinto, ha reso noto Colasanto, condiviso dal’assessore Romano che rimarcando, nel suo intervento, la necessita’ di rispettare le procedure previste dalla legge per scongiurare possibile impugnative, ha fatto sapere che procedera’ alla verifica della possibilita’ che la Commissione impegnata sulla Valutazione di Impatto Ambientale possa tenere, nella fase di elaborazione del proprio parere, specifiche audizioni coi soggetti del territorio a vario titolo interessati.
Nel suo intervento di chiusura della seduta, il presidente Colasanto ha riconfermato la richiesta di una convocazione di una seduta monotematica del Consiglio regionale campano per affrontare compiutamente tutte le questioni relative alle trivellazioni petrolifere in Irpinia e nel Sannio. ‘Il ruolo dei sindaci – ha ricordato Colasanto – e’ fondamentale perche’ il loro unanime dissenso puo’ fermare di fatto le procedure’.
‘Ma se un solo sindaco si piega a logiche di sfruttamento del territorio – ha concluso – non e’ possibile nessuna difesa’.