Moderati in Rivoluzione, Nappi: “Sono uno di voi e non guardo nessuno dall’alto verso il basso”
E’ stata una domenica di intesa campagna elettorale per i candidati irpini del Mir di Samorì. Il capolista alla Camera nella circoscrizione Campania 2, Sergio Nappi, e i colleghi candidati, Franco Lo Conte e Massimiliano Zirpolo, hanno tenuto due appuntamenti pubblici, il primo nella sala consiliare del comune di Volturara Irpina e il secondo in un noto ristorante di Nusco.
“Vogliamo riappropriarci del contatto con i territori eleggendo parlamentari che, essendo candidati per la prima volta alla Camera, negli anni hanno dimostrato di saper costruire un percorso di impegno nelle amministrazioni comunali”. Ha esordito così il consigliere comunale di Volturara Irpina e candidato del Mir, Massimiliano Zirpolo, che ha aggiunto: “I Moderati in Rivoluzione hanno dato vita ad un movimento politico che propone alcune idee per far uscire il Paese dalla stagnazione economica. Siamo convinti della necessità di creare un istituto bancario pubblico che serva a spingere i giovani a creare nuove imprese. Nonostante le nostre comunità abbiano a disposizione particolari risorse naturali e paesaggistiche che potrebbero servire a generare lavoro e occupazione, non hanno gli strumenti finanziari a disposizione per realizzare le proprie idee”.
Successivamente la parola è passata al consigliere provinciale uscente, Franco Lo Conte, che ha rivendicato l’intelligenza della scelta compiuta con la composizione delle liste del Mir: “Con un solo voto – ha detto – siamo nelle condizioni di eleggere un deputato e un consigliere regionale. E’ una grande opportunità per il nostro territorio che altrimenti, dopo il 25 febbraio, potrebbe vivere un deficit di rappresentanza”.
Le conclusioni sono state affidate al consigliere regionale caldoriano Sergio Nappi che ha spiegato: “Votare il Mir è l’unica possibilità per raggirare questa orrenda legge elettorale, il porcellum, e scegliere direttamente il vostro parlamentare. La nostra è una lista composta da gente radicata nelle comunità, che si confronta tutti i giorni con i problemi cercando di individuare soluzioni amministrative. La lista del Pdl, invece, è stata composta da persone della Sicilia e del Lazio che, senza l’aiuto di un navigatore satellitare, non arriverebbero mai a Volturara Irpina. La vostra fiducia serve a dotare la provincia di Avellino di una rappresentanza vera, fatta di persone radicate nelle comunità che avete avuto modo di vedere impegnate in vari livelli istituzionali”.
Il capolista del Mir non ha mancato di lanciare fendenti al cospetto dell’Udc: “Noi, voglio sottolinearlo, siamo diversi da quelli che usano gli Enti pubblici per fare campagna elettorale e per mobilitare i cittadini per affollare gli incontri elettorali, voi se siete in questa sale è perché avete letto qualche locandina che informava dell’incontro, non siete stati obbligati a presenziare. Quelli che dicono di affidarsi a Monti per risolvere i problemi del Paese sono in malafede. Come possono pensare i candidati montiani che sia possibile ridurre il costo della spesa se poi i manager che guidano l’Air, l’Azienda Ospedaliera e anche l’Alto Calore sono costretti a dare disponibilità ai cittadini?”.
Il tour elettorale è proseguito a Nusco, dove ad attendere i candidati si sono ritrovati decine di cittadini e amministratori dell’Alta Irpinia. “Le infrastrutture realizzate e le imprese che hanno investito in provincia di Avellino subito dopo il sisma dell’ottanta, non sono frutto del grande vecchio di questa provincia (Ciriaco De Mita, ndr). Studi condotti – ha sottolineato Nappi – dimostrano che tutto quanto è stato fatto è dovuto al sangue, ai morti del terremoto. Le vittime riportate in quella immane tragedia sono servite a far confluire risorse economiche in Irpinia. La responsabilità politica è stata di quella classe dirigente, che non ha saputo far fruttare le enormi risorse economiche stanziate. Lo sviluppo realizzato è ormai azzerato e comunque non ha prodotto alcuna ricchezza, se non per pochi”.
In conclusione Nappi ha rivolto un appello ai cittadini dell’Alta Irpinia. “De Mita dice che sono analfabeta perché non ho mai abbassato il capo, e non sono mai stato alla sua corte. Lui invece è costretto a portare il nipotino a spasso in tutta la provincia, nel disperato tentativo di farlo eleggere alla Camera. Anche questa è una mortificazione per l’intelligenza degli irpini. Vi chiedo, per questo, di attribuirmi la vostra fiducia e il vostro sostegno, perché solo mandando a casa De Mita possiamo interrompere quella cappa che opprime la nostra Irpinia. Io sono uno di voi, sono Sergio per tutti, e non guardo nessuno dall’alto verso il basso”.