Regionali – La Meloni (FdI-An) ad Avellino: “La Campania laboratorio per un nuovo centrodestra”

Il Presidente Nazionale di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni arriva ad Avellino a sostegno dei suoi candidati irpini alle prossime regionali in Campania

meloniAvellino - In vista delle sempre più vicine elezioni regionali, il Presidente Nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Giorgia Meloni ha fatto tappa ad Avellino per presentare i propri candidati a sostegno del Presidente Stefano Caldoro. Al suo fianco il coordinatore provinciale di partito di Avellino Arturo Meo.

Presenti i candidati FdI-An alle prossime regionali: Orazio Sorece, ex consigliere comunale di Avellino, Carmela Diana Fierro, Presidente del Consiglio Comunale di Montoro, e Genoveffa Pizza, assessore alle politiche sociali del Comune di Montella. Molti i temi trattati dalla Presidente Meloni, primo fra questi la realtà del centrodestra italiano: “Il Centrodestra così come era concepito negli anni scorsi ormai è sparito, va rifondato con l’umiltà del confronto”. In merito alle regionali in Campania la Meloni commenta: “L’amministrazione regionale uscente è l’ultima di centrodestra in Italia ad uscire dalla conclusione del proprio mandato totalmente compatta. E’ con questa solidità – ha aggiunto – che puntiamo ad un buon risultato e crediamo fermamente nella validità dei nostri candidati che hanno deciso, in Irpinia, di mettersi in moto per combattere e portare la destra alla guida della Campania”. Non sono mancati riferimenti alla politica nazionale, in particolare all’aspra critica nei confronti del Primo Ministro: “Matteo Renzi è il figlio illegittimo di Vanna Marchi, con il gioco delle tre carte prende in giro il popolo italiano facendo credere di abbattere le tasse e dare incentivi nascondendo la dura realtà, cioè che la gente comune e i piccoli imprenditori pagano una contributi allo Stato esorbitanti se proporzionati alle esigue cifre versate dalle grandi imprese italiane. L’Italia è diventato il paese dei due pesi e due misure”.

Immigrazione e rispetto dei valori culturali del Paese, questioni che possono risultare ad alcuni secondarie ma che secondo la Presidente Meloni sono di primaria importanza: “L’incapacità di avere coraggio e orgoglio è la causa di tutti i mali dell’Italia. Gli italiani – ha proseguito – devono iniziare a credere in ciò che sono e imparare a vendersi, evitando di farsi scavalcare nel mercato estero. Oggi abbiamo a che fare con stranieri ospitati nel nostro paese che lamentano disagio per la presenza di simboli appartenenti alla nostra cultura. La nostra avversione a tale principio è stata giudicata sintomo di razzismo. Credo, piuttosto, sia solo manifestazione della nostra cultura al rispetto; non crediamo nella cultura della tolleranza in quanto questi simboli fanno parte del nostro essere, chi viene da noi accolto deve accettarli rispettandoli, appunto”.

Sulla questione immigrati la Presidente FdI-An sostiene sia utile il coinvolgimento dell’Europa e la distribuzione degli immigrati fra i 26 paesi Ue: “L’immigrazione incontrollata colpisce anche i lavoratori. Non è vero - dichiara la Meloni – che gli immigrati fanno i lavori che gli italiani si rifiutano di fare. Piuttosto, gli immigrati accettano pessime condizioni di lavoro e fanno sì che i datori di lavoro si approfittino della loro disperazione per avere più guadagno risparmiando sulla manodopera. Inoltre, molte strutture vengono adibite all’accoglienza agli immigrati, togliendo spazio ad anziani e bisognosi. Non dimentichiamo – ha aggiunto – i 900 euro che vengono dati per ogni immigrato messi a confronto con 500 euro di pensione minima ad un anziano. Si è poi scoperto il lucro delle cooperative sull’accoglienza agli immigrati, sostenute ovviamente dal centrosinistra. La solidarietà, per noi, è un’altra cosa”.

Tornando alle Regionali e al ruolo di De Mita nella candidatura di Caldoro, la Meloni commenta: “Tutti i partiti dell’are popolare devono, come ognuno di noi, essere responsabili delle proprie scelte e giustificare come, appunto, a livello nazionale sostengano un’area politica mentre a livello territoriale un’altra. Le singole persone mi interessano fino ad un certo punto”. Su De Luca invece, la Meloni dichiara: “Con le dimissioni imposte a Lupi e la candidatura di De Luca si esprime a pieno il principio dei due pesi e due misure di Renzi. A De Luca si consente di fare il presidente della Regione Campania con una sentenza di condanna di 1° grado ma, si sa, è tipico della sinistra italiana sbandierare una solidarietà inesistente mantenendo la faccia tosta di difendere i propri nonostante abbiano oggettivamente sbagliato”.

Sulle aree interne la Meloni ha concluso dicendo: “E’ necessaria una svolta, possibile solo grazie ad una classe dirigente capace di preoccuparsi delle persone e non di se stessa, di capire quanto sia ricco un territorio come l’Irpinia puntando sulle sue specificità e sulla sua forza. Noi abbiamo qui - ha concluso – candidati che vengono proprio da lì, dalla quotidianità di queste realtà e che vivono la politica come una missione per la propria gente, è così che si fa la rivoluzione”.

 

Source: www.irpinia24.it