Clamoroso al Partenio! Una gemma di Cocco stende l’Avellino

Lupi, spaesati dal nuovo modulo, non sono mai in partita. Cocco con una splendida girata rompe la Legge del Partenio!

coccoAvellino – Dire che nessuno se lo aspettava è dire poco. Ma più che altro ciò che resterà un’incognita per diverso tempo sarà la formazione di partenza completamente stravolta dal classico ed efficace 3-5-2. Un disastro totale! Zito non difende ed è fuori forma, tanto da essere il nome più gettonato sulla lista nera dei tifosi. Visconti terzino non convince per niente (vedi percussione di Laverone che innesca Cocco per lo 0-)1 e D’Angelo trequartista è la ciliegina sulla torta di questo film dell’orrore, degno del miglior Dario Argento.

IDENTITA’ SMARRITA.  Gara opaca e poco avvincente al Partenio con un Avellino completamente stravolto tatticamente (4-3-1-2) che non riesce a ingranare la marcia nonostante la modestia dell’avversario che, al contrario dei padroni di casa, sono più che diligenti e preparati alla sfida. Visconti terzino e Zito esterno sull’out sinistro non convincono per niente e finiscono per pestarsi i piedi a vicenda più di una volta e a coprire male. Al 26’, infatti, Laverone in falcata sulla suddetta fascia raggira l’ex- Cremonese e pennella al centro per Cocco che, spalle alla porta, dal limite dell’area compie una girata straordinaria di prima incastrando la sfera nell’angolino basso alla sinistra dell’incolpevole Gomis.

Colpo forte per i Lupi che tentano la reazione rabbiosa ma la testa sembra altrove in quanto neanche il fosforo di Kone sembra girare al meglio. Unica conclusione per  i Lupi è a cura di Pisacane (40’) che tenta il gol del secolo da centrocampo ma la sfera si perde alta sulla traversa.

STESSO COPIONE.  Nella ripresa la musica non cambia. C’è solo un barlume di speranza per i Lupi sulla conclusione di Zito dopo 60’’ ma Bremec arpiona la sfera sventando la minaccia.  Rastelli intuendo la forte problematica manda in campo Soumarè e Arrighini per tentare il tutto per tutto ma il Vicenza è una vera e propria barricata che con grande umiltà e diligenza stronca ogni tentativo di reazione irpino.

A TESTA BASSA.  L’Avellino ci prova fino all’ultimo trascinato dalla forza della disperazione e con Comi (81’) la rete del pari viene anche trovata ma l’assistente del giudice di gara alza la bandierina ( secondo la moviola la posizione della punta irpina era regolare ). Un giro di lancette, ci prova Arrighini di testa pescato dal calcio piazzato di Chiosa ma Bremec ci mette una pezza blindando il risultato.

Finisce così. Prima sconfitta tra le mura amiche e sciupata l’occasione di pernottare al secondo posto in modo solitario. Non si può parlare di tre punti persi ma bensì di sconfitta meritata in quanto il Vicenza ha fatto la gara che doveva fare (catenaccio e contropiede) mentre i Lupi, schierati in modo inedito e diciamocelo “ farlocco “, sono caduti nel loro stesso gioco delle parti o della tattica – come preferite – non trovando mai la giusta alchimia e, cosa che più preoccupa, neanche la forza di reagire dopo la rete subita.

di Michael Mambri

 

Source: www.irpinia24.it