Montefredane- Troncone scrive all’Autorità Nazionale AntiCorruzione: “Voglio vederci chiaro”

TRONCONEMontefredane – “Abbiamo chiesto l’intervento dell’Autorità Nazionale AntiCorruzione, vogliamo vederci chiaro”. Prosegue la battaglia di legalità e trasparenza dell’ex primo cittadino Carmine Troncone che questa volta ha preso a setaccio le procedure eseguite dal sindaco di Montefredane, Valentino Tropeano, in merito alla selezione dei tecnici per la direzione dei lavori dell’intervento di riqualificazione urbana.

Da un’attenta analisi dei carteggi ha portato i consiglieri del Comune di Montefredane Carmine Troncone e Antonio Grossi, a replicare al sindaco Tropeano – con una nota ben circostanziata – circa le incongruenze rilevate in merito all’indizione della procedura negoziata per affidamento della direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione degli “Interventi di Riqualificazione. Riqualificazione piazza Municipio, via Mancini, via Roma”.

I rappresentanti della minoranza hanno fatto presente che dall’esame della documentazione acquisita si riscontrano evidenti e gravi difetti di trasparenza nelle procedure svolte dal comune di Montefredane.

Ai sensi degli articoli 91 comma 2 e 57, comma 6, del Codice “Gli incarichi di progettazione, di direzione dei lavori, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione di importo inferiore alla soglia di € 100.000,00 possono essere affidati dalle stazioni appaltanti individuando gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economico-finanziaria e tecnico-organizzativa desunte dal mercato, nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, e selezionando almeno cinque operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, a cui rivolgere l’invito.

Si osserva, tuttavia, che nella determina n.49/2014 di indizione della procedura negoziata non risulta indicato alcun criterio di selezione, sia esso di natura tecnica che economica, dei potenziali concorrenti.

L’art. 230 del Codice dei contratti stabilisce che per l’accertamento dei requisiti di capacità tecnico professionale ed economico finanziaria, le amministrazioni aggiudicatrici, applicano, in particolare, gli articoli 39 Requisiti di idoneità professionale, art. 41. “Capacità economica e finanziaria dei fornitori e dei prestatori di servizi” e art. 42 “Capacità tecnica e professionale dei fornitori e dei prestatori di servizi”

Si evidenzia, poi, che ai sensi dell’art. 267 del DPR 207/2010 e s.m.i., i soggetti da invitare, nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza, sono individuati tramite elenchi di operatori economici oppure sulla base di indagini di mercato, assicurando altresì il rispetto del criterio della rotazione.

L’indagine di mercato è svolta previo avviso pubblicato sui siti informatici e nell’albo della stazione appaltante per un periodo non inferiore a quindici giorni.

L’elenco degli operatori economici è istituito tramite avviso pubblico redatto ai sensi dell’art. 267 del DPR n.207/2010 e s.m.i. comma 3 e pubblicato  secondo le modalità di cui all’art. 124 del D.Lgs. n.163/2006 e s.m.i.

Si sottolinea come espresso dall’Autorità di Vigilanza con Deliberazione n. 18 del 23/02/2012  che “Non è conforme all’art. 267 del DPR 207/2010 (ex art.62 del D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554 e s.m.) l’affidamento di incarichi di progettazione, direzione dei lavori, e di coordinamento per la sicurezza di importo stimato inferiore a 100.000 euro effettuato dalla stazione appaltante senza dare “adeguata pubblicità” all’esigenza di acquisire la relativa prestazione professionale. Detta pubblicità, infatti, deve essere “funzionale”, nel senso che il mezzo prescelto per pubblicizzare l’avviso deve essere idoneo allo scopo di raggiungere la più ampia sfera relativa di potenziali professionisti interessati all’affidamento in relazione all’entità e all’importanza dell’incarico”.

Si fa presente, inoltre, come nella determina n.49/2014 e nella lettera di invito non sono state illustrate e indicate le modalità di calcolo (DM 143/2013) in base alle quali è stato definito il corrispettivo complessivo dei servizi tecnici, posto a base di gara come stabilito dalla Determina dell’ AVCP n.49 del 03.05.2012.

La medesima determina dell’Autorità chiarisce che le stazioni appaltanti, infatti, nella fissazione dell’importo a base di gara per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria, non possono limitarsi ad una generica e sintetica indicazione del corrispettivo, ma devono indicare con accuratezza ed analiticità i singoli elementi che compongono la prestazione e dare conto del percorso motivazionale seguito per la determinazione del suo valore

Si evidenzia, inoltre, che non risulta, al protocollo del Comune, alcuna certificazione a firma del Responsabile Unico del Procedimento che accerta l’esistenza delle condizioni di cui all’art. 90 comma 6 del codice dei contratti D. Lgs. n.163/2006 e s.m.i. e, di conseguenza, non si poteva dare seguito all’avvio della procedura per il conferimento degli incarichi professionali all’esterno.

Si precisa che, solo in seguito alla presentazione dell’interrogazione del 12 luglio 2014, è stata prodotta una dichiarazione senza protocollo, in cui il Sindaco arch. V. Tropeano, impropriamente e senza alcun ruolo nel merito, ha constatato la indisponibilità dell’UTC a svolgere l’incarico di direzione lavori e coordinatore della sicurezza in quanto impegnato nei diversi compiti di istituto.

Tale inadeguata richiesta da parte del Sindaco è stata rivolta ad uno solo dei progettisti (Ing Pescatore e non all’arch. Adamo, firmataria del progetto) e impropriamente al RUP geom. Abbondandolo, violando in quest’ultimo caso l’art.9 comma 4 del DPR 207/2010 in quanto il responsabile unico del procedimento non può svolgere le funzioni di direttore dei lavori per interventi di importo superiore a 500.000,00 euro.

Si evidenza, infine, che al protocollo comunale non vi è una formale richiesta da parte del Responsabile dell’Area Tecnica, apicale del Settore, finalizzata ad accertare la disponibilità a svolgere i predetti incarichi professionali tra il personale interno all’Ente, agli Uffici Consortili di progettazione e di direzione lavori e quello di altre pubbliche amministrazioni così come previsto dall’art. 90 comma a), b) e c) e dall’art. 130 comma a) e b).

La nota, infine, è stata fatta recapitare anche al Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, al Consiglio Nazionale degli Ingegneri, all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Avellino, All’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Avellino, all’Autorità Nazionale AntiCorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche, al Dirigente Ratione Materiae Regione Campania, Dott. Giulio Mastracchio.