Le telecamere di Striscia a Montella, famiglie nei prefabbricati attendono la casa popolare
Montella – A fare visita al comune irpino le telecamere di Striscia la Notizia, noto tg satirico di Canale 5.
Luca Abete, inviato del programma, si è diretto nel comune di Montella per occuparsi di una faccenda che ormai da anni sembra sia rimasta in sospeso: l’apertura delle case popolari sita nei pressi di via San Silvestro in funzione del conseguenziale abbandono dei prefabbricati in via Campo dei Preti. E’ dal 1980, anno del terremoto, che divere famiglie attendono di poter uscire dai prefabbricati per potersi spostare nelle case popolari, la cui costruzione è iniziata nell’ormai lontano 2004. A causa della sospensione dei lavori, pare che nel corso di questi anni le caldaie, i sanitari ed alcuni infissi di cui le abitazioni erano dotate sono stati trafugati da ignoti che hanno approfittato della situazione per agire indisturbati.
La struttura, pur promettendo bene vista la sua grandezza, è visibilmente usurata dai fenomeni atmosferici, pur non essendo mai stata abitata. E’ di questo che l’inviato di Striscia ha voluto occuparsi, rivolgendosi alle famiglie residenti nei prefabbricati e allo stesso sindaco Capone, raggiunto in Comune, al quale è riuscito a strappare la promessa di terminare i lavori quanto prima e di consegnare, dunque, le chiavi a quanti di coloro stanno attendendo da anni una nuova casa.
Il sindaco Ferruccio Capone ha dichiarato, alle telecamere del tg satirico, che all’appello mancano ancora 43 alloggi rispetto ai 70 previsti; l’obbiettivo del primo cittadino di Montella è quello di evitare si agitino gli animi, in particolare di quelle famiglie che risiedono ancora nei prefabbricati, circondati da lastre da eternit. E’ doveroso aggiungere, però, che alcune di quelle famiglie site in via Campo dei Preti sono di extracomunitari che, dunque, risiedono lì da poco e non certo dai 33 anni trascorsi dal sisma.
Si attendono, dunque, ulteriori risvolti anche in merito al conflitto creatosi fra la ditta appaltatrice dei lavori e i tecnici comunali.
Rita Mola