Allarme Tares – Commercianti a rischio chiusura con le nuove tabelle di riscossione
Avellino - Scade oggi il termine ultimo per pagare la maggiorazione Tares di 30 cent. a mq. Una maggiorazione che non è andata giù alla maggior parte dei cittadini avellinesi che vedono in questa maggiorazione un metodo da parte dello Stato di riscuotere le quote IMU sulla prima casa che sono state abolite mettendo all’interno del calderone anche coloro che non sono possessori di abitazioni.
Ma mentre c’è chi si lamenta della maggiorazione arriva il grido di allarme da parte dei commercianti che in attesa delle nuove cartelle esattoriali relative al pagamento Tares 2013, che arriveranno a breve, prevedono il collasso delle loro piccole attività.
Facendo due calcoli anche in base alle tabelle, firmate dal commissario prefettizio Cinzia Guercio, ai tempi del commissariamento in città, si prevedono aumenti che arriveranno a toccare anche picchi del 400 e del 700% e metteranno in gravi difficoltà l’indotto.
A pagarne le conseguenze maggiori saranno i commercianti che gestiscono attività alimentari. Infatti, coloro che detengono esercizi commerciali di “ortofrutta”, “pescherie”, “fiori e piante” e “pizza al taglio” saranno tenuti a pagare 34,27 euro a mq.
Non da meno seguono i “ristoranti”, “trattorie”, “osterie”, “pizzerie”, “mense”, “pub” e “birrerie” che dovranno pagare 26,42 euro a mq.
“Bar”, “caffè” e “pasticcerie” pagheranno 19,94 euro a metro quadrato infine per i “banchi di mercato generi alimentari” il costo sarà 26,04 euro a mq.
Meno colpite invece le attività merceologiche dove il calcolo euro a mq varia dai 2,87 euro ad un massimo di 9,42%.
Ed è proprio per questo motivo che al fine di scongiurare la chiusura delle loro attività commerciali, anche quelle che si sono tramandate nei secoli, minacciano di protestare.
In città, nel frattempo, numerose sono le saracinesche che continuano ad abbassarsi dopo il negozio di noleggio di dvd “Casablanca” chiude un’altra libreria quella di Antonio Petrozziello che, nonostante il trasferimento a via F.lli del Gaudio al fine di garantire la gestione dell’attività, segue la stessa strada che aveva preso tempo fa anche la libreria Petretta, ha chiuso anche il negozio di calzature Peluso e quello GP per Noy vicino alla chiesa del Rosario. Il 24 dicembre toccherà invece anche alla gioielleria Corvino che dopo 200 anni e più di attività dovrà chiudere bottega.
Questi solo alcuni dei tanti negozi che man mano si stanno piegando alla crisi che sembra non voler abbandonare lo stivale.