IPSEOA “Manlio Rossi-Doria” sensibilizza i giovani alla legalità
Don Aniello Manganiello: "la legalità è una risorsa"
Avellino- In occasione dell’imminente celebrazione della “Giornata della memoria e dell’impegno delle vittime innocenti”, L’IPSEOA ”Manlio Rossi-Doria” di Avellino, diretto da Maria Tersa Cipriano ha organizzato due convegni, che si svolgeranno nell’aula magna dell’istituto.
L’incontro di oggi ha visto come partecipanti, due grandi esponenti che combattono costantemente contro la mafia, il colonnello Luigi Bramati, comandante provinciale dei Carabinieri di Avellino, e don Aniello Manganiello, il noto sacerdote di Scampia, da sempre in lotta per la legalità e fondatore dell’associazione ‘Ultimi contro le mafie e per la legalità”.
«Partire dalle scuole è molto più facile rispetto ad altri contesti in cui i ragazzi vivono».- ha dichiarato don Aniello Manganiello- «Oggi, il problema principale è quello di fare fatica a intercettare i giovani all’interno dei contesti in cui si trovano: il sabato sera, nei pub, le strade, le movide. La scuola, invece, è ancora il luogo ideale per intercettarli, per dialogare con loro. Bisogna parlare il loro linguaggio ed entrare nel loro contesto ambientale e sociale, nel loro modo di concepire e vedere le cose».
«Io dico ai ragazzi che la legalità è una risorsa. Conviene essere legali non solo a scuola, ma anche nel rispetto delle strutture che vengono messe a loro disposizione, dei loro coetanei, dei loro compagni, dei professori e dell’impegno scolastico. La cultura è fondamentale. La legalità conviene allo studio, al fine di costruire una personalità forte, nell’impegno e nelle scelte definitive che possono essere quelle della famiglia o del mondo del lavoro, con un bagaglio di legalità e allenamento a rispettare le cose e le persone, a essere trasparenti, onesti e corretti, che può consentire loro non solo di valorizzare le loro qualità, ma anche di cambiare il mondo e la società di oggi. I giovani non sono soltanto il futuro, ma anche il presente».
Sensibilizzare ed educare i giovani alla lotta alla mafia, rifiutare la violenza, questo è il messaggio che si evince nelle parole del Colonnello Luigi Bramati, che con fervente entusiasmo, si è rivolto ai ragazzi presenti nell’auditorium dell’istituto:
«Credo che sia importante parlare di legalità agli studenti e ne ho le prove. Nella Provincia ci sono stati dei gravi delitti, anche qui ad Avellino, a cominciare dalla scorsa estate. La gente ha fatto la fila per venire a raccontarci quello che aveva visto e per far punire i responsabili di quei delitti. E chi è venuto da noi? I giovani. Ragazzi come voi, che non hanno nessun interesse, che avevano paura, ragazzi puliti e che hanno voglia del bene, sono positivi. – ha dichiarato il Comandante provinciale dei Carabinieri- Già questa è una motivazione sufficiente per parlare di legalità ai giovani e per non disperdere questa grandissima ricchezza: la bontà, la purezza. Tutto ciò va alimentato dai ragazzi, soprattutto con efficienza».
«La criminalità organizzata che cosa è se non sopraffazione, ingiustizia, violenza, marginalizzazione, umiliazione? Non dovete soggiacere a queste ingiustizie, dovete togliere linfa e potere alla criminalità organizzata».
Il secondo appuntamento, avrà luogo sabato 19 marzo, alle ore 10. Su proposta dei rappresentanti d’istituto, gli studenti si confronteranno con Luigi Leonardi, testimone di giustizia e autore del libro “La paura non perdona”, che propone una riflessione sulla sua vicenda di uomo cui è stato negato di essere un libero imprenditore nella propria terra.