“White Skin”, l’operazione antidroga dei Carabinieri si conclude con 30 arresti
I Carabinieri di Avellino hanno concluso un'importante indagine antidroga. Trenta gli arresti.
Avellino - Un’importante indagine è stata gloriosamente portata a termine dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino. L’operazione, chiamata “White Skin”, si è conclusa proprio questa mattina in tutti i paesi coinvolti nell’indagine.
30 gli arresti, che hanno coinvolto persone dai 25 ai 62 anni fra uomini e donne i quali, nei comuni di Avellino, Solofra, Serino, Montoro, Nocera Inferiore, Amalfi (SA), Ottaviano (NA) e San Miniato (PI) sono stati arrestati per spaccio di hashish, marijuana e cocaina. L’operazione antidroga ha coinvolto in totale, considerando tutte le unità dei singoli comuni, ben 150 uomini dell’Arma, gestiti dal Comando di Avellino. Per le trenta persone fermate con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio di stupefacenti sono state applicate le misure cautelari per ordine del Gip di Avellino, nello specifico 9 persone sono sotto custodia cautelare in carcere, 9 agli arresti domiciliari, 8 persone hanno l’obbligo di presentazione alla P.G. e 4 persone sono sotto l’obbligo di dimora nei comuni di residenza.
L’indagine “White Skin” è stata coordinata dalla procura di Avellino dal 2001 a seguito di un incendio di un’auto di due rimorchi a Solofra il 31 dicembre 2011 all’interno di un’azienda impegnata nel trasporto su ruote. Da quel momento le indagini hanno confermato l’esistenza di una fittissima rete di spaccio che ha coinvolto numerosi comuni fino all’arresto di questa mattina. “Le persone coinvolte usavano un linguaggio piuttosto convenzionale, dunque ci è risultato spesso difficile decifrare il loro codice – ha spiegato il Comandate Merone -. Usavano termini semplici ber indicare sia la droga stessa chi i luoghi di incontro come “bar”, “pizza”, “cd” o altri. Gli incontri hanno dato ulteriori difficoltà in quanto avvenivano in maniera molto veloce e in luoghi comunissimi, spesso scelti nell’immediato. Anche il primo bar incontrato all’uscita dall’autostrada poteva essere papabile. Insomma, non c’era una logica continuativa nel loro di spaccio. Altro espediente era impegnare donne nell’operazione, generalmente meno sospettate. Nonostante questo il nostro lavoro non si è fermato finché non si è raggiunta una conclusione”.
“Con questa operazione, che con gli arresti di oggi ha raggiunto quota 50, ha permesso anche di identificare circa 70 consumatori di droga, alcuni di loro giovanissimi. Aver portato a termine questa indagine - ha aggiunto il Comandante Merone – ha certamente assestato un duro colpo al mercato della droga. Erano tre i gruppi che si occupavano dello spaccio e che usavano approvvigionarsi nel napoletano per la cocaina e nel salernitano dell’hashish. E’ difficile tracciare un identikit dei consumatori quanto degli spacciatori, il dato emerso è la giovane età dei consumatori ma non solo, anche persone più avanti con l’età. La collaborazione delle comunità - ha concluso Merone – è stato determinante, c’è stato un aiuto soprattutto da parte delle famiglie che ci hanno raggiunti per segnalarci fenomeni sospetti. Inoltre, per noi è motivo di grande orgoglio che l’operazione sia stata gestita dalla stazione dei Carabinieri di Solofra, considerata unità operativa elementare ma che, in realtà, ha una conoscenza capillare del territorio utile per svolgere indagini di più ampio respiro”.