Napoli, Tutela e gestione dell’acqua

Un convegno tra diritto, innovazione e sostenibilità delle risorse idriche

acquaSi è tenuto ieri, a cura dell’Ufficio studi e relazioni internazionali della Corte d’Appello, il convegno La giustizia dell’acqua – geopolitica, legalità e innovazione tecnologica, moderato dalConsigliere della Corte d’Appello Nicola Russo.            

La giornata di lavori ha visto gli indirizzi di saluto della Presidente della Corte d’Appello, Maria Rosaria Covelli, che ha rimarcato: “L’acqua costituisce un bene comune essenziale per la vita e per lo sviluppo delle comunità, ma è anche una risorsa limitata, la cui disponibilità, gestione e controllo sono sempre più spesso al centro di tensioni e conflitti.  
I profili costituzionali, normativi e giurisprudenziali convergono nel delineare un quadro in cui la giustizia dell’acqua non è un concetto astratto, ma un principio operativo che richiede l’interazione tra diritto, amministrazione pubblica, tutela civica e responsabilità sociale. Il ruolo del giudice è duplice: da un lato garantire l’effettività delle tutele previste dalla legge e dai principi costituzionali; dall’altro contribuire a definire soglie interpretative coerenti con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse collettivo alla conservazione della risorsa idrica”.             

“Queste considerazioni – ha precisato la Presidente - assumono un rilievo specifico se riferite alla Regione Campania, territorio caratterizzato da una significativa presenza di acque interne e rivierasche, ma anche da una marcata vulnerabilità ambientale. La gestione delle risorse idriche, la tutela dei corsi d’acqua, delle falde e delle aree costiere rappresentano questioni centrali per la salute dei cittadini, per la sicurezza del territorio e per uno sviluppo realmente sostenibile”.  
              
Il Procuratore Generale, Aldo Policastro ha delineato i profili di tutela delle acque dolci e delle acque salate, legate ai concetti di sopravvivenza e di difesa delle infrastrutture. Riguardo il primo aspetto ne ha sottolineato le “difficoltà di controllo e di intervento giurisdizionale”.             
Ha poi sottolineato come “i grandi bacini siano oggi oggetto di conflitti internazionali” e che “l’accesso all’acqua garantito a tutti in modo equo è uno strumento di sopravvivenza”.           
Riguardo l’acqua salata: “Il mare non è importante solo sotto il profilo della sua valenza come risorsa, ma anche sotto quello della connettività. La geopolitica non può non considerare il mare come punto strategico. È fondamentale che le Organizzazioni internazionali rivestano un ruolo di centralità rispetto alle dispute sull’acqua”.     

L’avvocato Alfredo Sorge – che ha evidenziato l’importanza di eventi che aprano il Palazzo di Giustizia a riflessioni ad ampio spettro – è intervenuto in rappresentanza del Presidente del COA di Napoli, Carmine Foreste: “L’acqua, elemento primigenio, sta scivolando pericolosamente dall’alveo dei beni comuni a quello delle merci rare. È compito dell’Avvocatura ergersi a difesa della natura pubblica di questa risorsa, affinché la sua gestione non risponda a logiche di profitto, ma a imperativi di giustizia sociale”.       
L’avvocato ha inoltre affermato: “ll panorama internazionale ci restituisce l’immagine di una risorsa che è causa di idro-conflitti e tensioni transfrontaliere. Dobbiamo superare la dottrina della sovranità territoriale assoluta per giungere a un Diritto Internazionale dell’Acqua che riconosca i bacini come patrimonio comune dell’umanità. Se l’acqua è precondizione per l’esercizio di ogni altro diritto civile e politico, la sua negazione non è solo un illecito amministrativo, ma una violazione della dignità umana stessa. Dobbiamo essere i custodi di un’idea di progresso che non lasci indietro nessuno. Vogliamo che Napoli diventi il laboratorio di una nuova dottrina del diritto idrico”.     

Luca Mascolo, presidente Ente Idrico Campano, fra i relatori: “Il convegno di ieri è stato un momento fondamentale di confronto su una risorsa strategica che non è infinita e che va governata con responsabilità, visione industriale e giustizia sociale. Dal 2019 stiamo lavorando per superare la frammentazione storica del servizio idrico in Campania, costruendo finalmente un sistema integrato, efficiente e trasparente, sia sul piano amministrativo che tecnico. Abbiamo ereditato centinaia di gestioni frammentate, prive di una logica industriale. Oggi, attraverso i piani d’ambito e di distretto, stiamo mettendo ordine e producendo risultati concreti. Per il grande progetto di recupero del fiume Sarno e del territorio che bagna, parliamo di oltre 100 scarichi abusivi chiusi, chilometri di reti fognarie realizzate, interventi di depurazione che hanno restituito la balneabilità a tratti di costa come quello di Castellammare di Stabia e un lavoro profondo sul bacino del Sarno”.

“Ma la giustizia dell’acqua – ha proseguito - non è solo infrastruttura: è anche legalità, repressione degli scarichi illegali, tutela dell’ambiente e capacità di valorizzare una risorsa che a Napoli è di qualità eccellente, tra le migliori d’Italia. Serve una gestione moderna, pubblica ma industrialmente solida, capace di competere e di far comprendere ai cittadini il valore dell’acqua, contrastando sprechi e inefficienze. In un contesto di cambiamenti climatici, il riutilizzo delle acque depurate diventa una priorità strategica. Per questo è indispensabile una forte sinergia istituzionale: un tavolo permanente tra tutti gli enti competenti per lavorare insieme alla tutela dell’acqua, dell’ambiente e del futuro dei nostri territori. Questa è la vera giustizia dell’acqua”.

Sono intervenuti Roberto Natali, ambasciatore – direttore esecutivo di AB Aqua, Filippo Verre, ricercatore su studi idrostrategici presso l’Università di Lund – presidente di AB AQUA, Giuseppe Aulicino, ammiraglio, direttore marittimo della Campania e capo del compartimento marittimo di Napoli, Giulio Vanacore, magistrato – Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Maurizio Montalto, avvocato, presidente del cda IISPA, Armando Di Nardo, docente di Gestione sostenibile dei sistemi idrici.

 

Source: www.irpinia24.it