Raccolta differenziata in Campania
L’Osservatorio Regionale certifica i miglioramenti in tutte le province
L’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti ha certificato i dati della raccolta differenziata in Campania per l’anno 2024, pubblicati sul BURC n. 78 del 3 novembre 2025. Si consolida la crescita della raccolta differenziata, che migliora il risultato dell’anno precedente, collocandosi al 58,05% (+1,20%). «La Regione si avvicina alla soglia del 60%, nonostante sia ancora in fase di completamento il programma di investimenti sulla dotazione di impianti e infrastrutture, che renderà autosufficiente la Campania e i suoi sette ambiti ottimali», commenta il Presidente dell’ORGR, sen. Enzo De Luca, esaminando il rapporto sulla produzione dei rifiuti urbani, con riferimento alla percentuale di raccolta differenziata e al tasso di riciclaggio raggiunti dai Comuni e dagli ATO di appartenenza durante l’anno 2024. Complessivamente sono stati prodotti in Campania 2.614.484.039 chilogrammi di rifiuti urbani, pari a 469 kg pro capite, 6 in più nel confronto con il 2023. La parte non differenziata ammonta a 1.096.698.479 chilogrammi (26.965.213 kg in meno rispetto ai 12 mesi precedenti).
IL DATO SUI TERRITORI. Tra le province, anche quest’anno ottiene la performance migliore Benevento con il 73,33% (+0,48). Sul piano generale, continua la lenta ma costante risalita del comprensorio di Napoli che, pur restando ultima, sale globalmente al 53,22% (+1,74%), spinto soprattutto dai risultati realizzati nell’ambito di Napoli 3. Nel mezzo, dal secondo al quarto posto, si elencano: Salerno con il 68,03% (+0,41); Avellino al 62,27% (-0,03); Caserta al 59,16% (+2,43). Scorrendo i dati degli ambiti ottimali, l’Ato di Avellino (62,21%) scivola dietro quello di Napoli 3 (62,88%), che guida il miglioramento generale nell’area metropolitana campana. Va segnalato, infatti, anche il progresso di Napoli 1, che passa dal 43,26% al 45,31% (+2,05%), ma anche quello di Napoli 2, ora al 54,20% (+0,49).
LE CITTÀ CAPOLUOGO. Dando uno sguardo ai capoluoghi di provincia, la città migliore è Salerno con il suo 74,16%, davanti ad Avellino con il 63,22%, che precede Benevento con il 62,98%. Seguono Caserta, che raggiunge il 62,00%, quindi Napoli, che chiude al 44,38%. TASSO DI RICICLAGGIO. Nel 2024 è cresciuta la capacità di recupero dei rifiuti in Campania. Il tasso di riciclaggio dei rifiuti (che misura quanta parte delle frazioni riciclabili presenti nel rifiuto urbano sono state effettivamente trattate negli impianti per il recupero) migliora nettamente, raggiungendo il 47,79%, con un incremento di oltre cinque punti (+5,03%), nel confronto con l’anno precedente.
CONCLUSIONI. «I dati relativi a produzione, percentuale di raccolta differenziata e tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani confermano l’ottimo lavoro fatto in questi dieci anni dal Governo della Regione, in una Campania che oggi è pronta a diventare autosufficiente nella gestione del suo intero ciclo ambientale», spiega il Presidente dell’Osservatorio Regionale Rifiuti, sen. Enzo De Luca. «La riforma realizzata dal Presidente Vincenzo De Luca e dall’Assessore all’Ambiente e Vice Presidente della Giunta regionale, Fulvio Bonavitacola, consente di vincere la sfida europea sulla transizione ecologica anche in ambito economico e industriale, ma soprattutto dimostra i grandi passi avanti compiuti in un territorio che solo un decennio fa era stato sanzionato dall’Unione Europea per il suo deficit gestionale durante l’emergenza e la successiva transizione tra il 1994 e il 2015». E conclude: «Ora occorre l’ultimo decisivo apporto dagli enti locali, che responsabilmente e con decisione devono agevolare il completamento della filiera impiantistica, provvedendo ad affidare le gestioni pluriennali dei servizi locali».