V EDIZIONE DEL CILENTO FESTIVAL
Iniziativa del direttore artistico Girolamo Marzano
Il 18 ottobre ci sarà Alex Cedron con Bullet Catch, di Rob Drummond per la regia di Massimiliano Cividati. Bullet Catch è uno spettacolo che combina magia, illusione e dramma psicologico. Durante la rappresentazione, il pubblico viene coinvolto attivamente, con uno spettatore scelto ogni sera per eseguire il leggendario e pericoloso trucco del Bullet Catch, il più pericoloso numero di magia mai realizzato, in cui un mago cattura con i denti un proiettile sparato da una pistola. La tensione cresce mentre esploriamo i temi del libero arbitrio, della responsabilità, del credere e della connessione umana, portando tutti a chiedersi: quanto sarebbe importante scegliere la persona giusta se sai che la tua vita dipenderà da quella persona? Il mix di suspense, coinvolgimento emotivo e magia fa sì che ogni replica sia unica ed imprevedibile. Il pubblico rimane con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo, mentre lo spettacolo li invita a riflettere sul potere delle nostre scelte e su quanto siamo realmente liberi.
Rosalba Di Girolamo e Enzo Attanasio sono invece i protagonisti di Chisciò e Panza, previsto in calendario per il 26 ottobre. Chisciò e Panza è viaggio dove si intrecciano guerra e pace, immaginazione e realtà, un viaggio interiore che invita gli spettatori a riflettere sull’importanza di individuare la propria missione di vita per costruire la pace in un mondo oggi più che mai pericolosamente minacciato. Chisciò e Panza è una riflessione sull’essere umano, sul lavoro dell’artista, sul valore dell’amicizia, del sogno e della speranza, fatta alla luce della terribile guerra in atto in Palestina e delle ombre che avanzano dal Nuovo Impero d’Occidente. E’ una riflessione sul potere rivoluzionario del Sogno come forma di resistenza contro le forze che minacciano l’Umanità.
Si prosegue il 31 ottobre con Infiniti mondi scritto e diretto da Aurelio Gatti con Mario Brancaccio e Lucia Cinquegrana. Cosa fa di Giordano Bruno materia di teatro? Oltre “Il Candelaio” e l’incontro con letterati e scrittori tra cui Shakespeare , è innanzitutto quella «filosofia virile e impaziente tutta piena di ‘furor eroico’ per la ricerca del vero, e di ‘fastidio’ per i perditori di tempo» che fa di Giordano Bruno argomento e ingrediente del Teatro. Quell’urgenza di fronte all’evidenza, l’irrefrenabile sete di indagine, la forza di scolpirsi addosso quesiti e sentimenti, anche contrastanti, a costo di perdere ogni salvifica soluzione. Una filosofia e una corrispondente “azione” che scompaginano ogni tradizione e consuetudine mettendo al centro l’irriducibilità e la natura di ogni singolo elemento.
Gino Auriuso, Stefano Sarcinelli e Ivano Falco, saliranno sul palco il primo novembre con Di padre ce n’è uno solo? di Riccardo Barbera. Un’indagine sociologica semiseria sulla paternità, un esperimento sociale che vede coinvolto il pubblico, che sarà stimolato a scoprire nuovi appellativi da dare ai padri, arricchendo così la classificazione e le caratteristiche che gli attribuiscono gli psicologi. Un patchwork teatrale con un ritmo incalzante dettato dai tre protagonisti che attraverso le parole di Valentin, De Filippo, Kafka ci porteranno nell’intricato mondo della paternità fatto di amori, complessi, scontri e incontri. Cos’è oggi un padre? Chi è oggi un padre? I papà di questi anni sono un po’ imbranati, goffi, inadeguati, fanno anche tenerezza; cercano il loro posto nel mondo tra la fine del patriarcato e l’inizio di qualcos’altro. Gli attori, grazie alla loro vis ed ecletticità spaziano tra vari generi attraverso uno slalom che li porta a piroettare tra il dramma e la comicità; un’altalena di emozioni incastonate in una miscellanea di atmosfere per condurre lo spettatore in questo “itinerario paterno”.
Si chiude il 2 novembre con Elena Arvigo in Appunti per il futuro, tratto da alcuni testi di Svetlana Aleksievich (Una Battaglia persa, Preghiera per Chernobyl ,La guerra non ha un volti di donna,Solo l’amore salva dall’ira), di Anna Politkovskaja (Un Piccolo angolo di inferno, Cecenia,il disonore russo), Marguerite Duras (Quaderni della Guerra , Il Dolore), Simone Weil (Il libro del potere), Wolf Bierman (Otto Lezioni) e alcune lettere – documenti. Appunti per il futuro è un coro di voci – e dalla trama dei ricordi emerge una nuova narrazione degli eventi – non storie di vincitori e vinti – di torti e ragioni ma dei sentimenti di chi racconta. Dalla trama dei ricordi e delle testimonianze si forma una ideale staffetta per coltivare la necessità della memoria .La melodia di queste voci si concentra sulla dimensione umana. La Grande storia si rivela con nuove parole attraverso la trama dei ricordi, addentrandosi nelle testimonianze delle persone, con le loro storie, emozioni, sentimenti .
Il festival è promosso dall’associazione culturale Michelangelo, con la collaborazione artistica di Paolo de Santillana.
Tutti gli spettacoli inizieranno alle 19.15 e si snoderanno tra Pioppi, Pollica, Castellabate, Stella Cilento, Vallo della Lucania.
Si ringrazia la Regione Campania, la Provincia di Salerno e la Pro loco di Pioppi Aps.