UILM a Stellantis: subito azioni concrete
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“Il paventato rinvio del piano industriale – argomentano Palombella e Ficco – da parte di Stellantis, peraltro contestuale al varo di imponenti investimenti negli USA, attesta che i pasticci della UE in tema di transizione stanno spingendo le case automobilistiche a investire altrove e stanno mettendo a repentaglio la stessa sopravvivenza della nostra industria, senza alcun effettivo beneficio per l’ambiente. Di conseguenza dovremo fare pressione insieme sindacati, istituzioni e imprese sulla UE per cancellare le famigerate multe”.
“Alcune cose però – aggiungono Palombella e Ficco – possono, e anzi a nostro avviso debbono, essere fatte subito. Vanno lanciati senza ulteriori indugi i modelli ibridi già annunciati, vanno recuperate motorizzazioni adeguate capaci di sostenere le vendite e di rilanciare la meccanica italiana, vanno infine completate le gamme ibride in tutti gli stabilimenti. Le eccellenze italiane, per troppo tempo mortificate, vanno recuperate, non solo in ambito produttivo ma anche nell’abito della ricerca e dello sviluppo”.
“Infine speriamo in un cambio di atteggiamento – concludono Palombella e Ficco – verso le imprese dell’indotto, che dovrebbero essere considerate come dei partner e non spinte alla chiusura. Preservare la filiera produttiva deve essere una missione anche del tavolo automotive che a breve dovrebbe essere riconvocato dal Mimit”.
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