Il dramma sacro di Tufo (AV) riconosciuto patrimonio culturale

"La Cacciata degli angeli ribelli" entra nell’Inventario regionale dell’immateriale

pexels-gaby-barragan-2019902-12242087-2Con grande orgoglio e soddisfazione, si comunica che il dramma sacro “La Cacciata degli angeli ribelli dal Paradiso”, rappresentazione tradizionale di Tufo legata al culto Micaelico, è stato ufficialmente iscritto nell’Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale della Campania (IPIC).

L’importante riconoscimento da parte della Regione Campania segna un momento storico per la comunità tufese, sancendo il valore culturale, religioso e antropologico di una tradizione che vanta una storia ormai secolare e che continua ancora oggi a coinvolgere attivamente cittadini, associazioni e fedeli 

Il dramma, messo in scena ogni anno l’8 maggio, in occasione delle celebrazioni per San Michele Arcangelo, è una testimonianza viva del patrimonio spirituale e popolare del territorio. L’iscrizione nell’IPIC rappresenta non solo un riconoscimento formale della sua importanza, ma anche un impegno concreto alla salvaguardia e alla valorizzazione di questa espressione identitaria.

L’attuale Amministrazione Comunale di Tufo, guidata dal Sindaco Nunzio Donnarumma, ha avuto un ruolo determinante in questo percorso. Grazie a una visione chiara e a un lavoro sinergico con le realtà locali, l’Amministrazione ha posto la valorizzazione del patrimonio culturale e tradizionale tra le priorità del proprio mandato, promuovendo con determinazione iniziative di tutela, ricerca e divulgazione.

“Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro collettivo che ha visto coinvolti studiosi, cittadini, portatori di memoria e istituzioni. La nostra amministrazione crede fortemente nella cultura come leva di crescita, identità e coesione. L’iscrizione del dramma sacro nell’IPIC è un traguardo che dedichiamo a tutta la comunità tufese”, fanno sapere dall’Amministrazione.

L’Amministrazione Comunale continuerà a sostenere con convinzione tutte le attività culturali volte a preservare e trasmettere alle future generazioni i riti, i saperi e le espressioni artistiche che rendono unico il patrimonio immateriale di Tufo.

 

Source: www.irpinia24.it