“La Tuffatrice di Paestum” rivive nell’arte di Mangone

Un ponte tra passato e presente, tra memoria storica e contemporaneità

Mangone Tuffatrice6Il Maestro Fernando Mangone, con le sue nuove opere, rende omaggio a uno dei grandi maestri della pittura: Jan van Eyck (1390-1441), figura centrale del Rinascimento fiammingo, celebre per l’uso innovativo della pittura a olio e per la capacità di fondere realismo e simbolismo. Van Eyck ha segnato profondamente il percorso artistico e formativo di Mangone, diventando per lui fonte di ispirazione e guida tecnica e concettuale. Mangone ha realizzato un ritratto di Van Eyck nel quale ha inserito la Tuffatrice di Paestum, figura iconica dell’arte antica che rappresenta il passaggio verso l’ignoto e l’elevazione spirituale.

La Tuffatrice è un ponte simbolico tra passato e presente: un gesto sospeso che racconta libertà, ricerca interiore e trascendenza. In questo ritratto ho voluto dialogare con Van Eyck, maestro del realismo e della luce, creando un ponte tra culture e tempi diversi”. A dirlo è il Pittore delle aree interne Fernando Mangone

La seconda opera di Mangone rende omaggio al capolavoro di Van Eyck “I coniugi Arnolfini” (1434). Commissionato da Giovanni Arnolfini, ricco mercante di Bruges, il dipinto ritrae i coniugi nell’atto del giuramento di fedeltà coniugale, immersi in un interno borghese ricco di significati simbolici: la candela accesa per la fede, le arance come augurio di fertilità, il cane e gli zoccoli a rappresentare la fedeltà. Lo specchio sullo sfondo riflette i testimoni della scena, creando un “quadro nel quadro” e coinvolgendo lo spettatore nello spazio pittorico.

I Coniugi Arnolfini -continua Mangone- hanno segnato il mio percorso di studi: Van Eyck trasforma il quotidiano in un linguaggio universale. Ogni oggetto è simbolo, ogni dettaglio racconta un ideale sociale e spirituale. Ho voluto rendere omaggio a questa capacità di vedere l’invisibile e di trasmettere l’eterno attraverso la pittura”.

Anna Coralluzzo, Presidente della Fondazione Arte Mangone ETS: “Con queste opere Mangone rinnova il dialogo tra memoria storica e contemporaneità. La Tuffatrice di Paestum e i Coniugi Arnolfini diventano strumenti per parlare al presente, unendo radici classiche e visione moderna. La Fondazione è orgogliosa di promuovere un progetto che valorizza il patrimonio artistico e culturale attraverso la creatività di un Maestro contemporaneo”.

Source: www.irpinia24.it