Ariano (AV) – Folk Festival 2025

La musica che unisce l'Irpinia

aff_mediakit_orizzontale2025Dal 21 al 24 agosto 2025, Ariano Irpino tornerà a risuonare di ritmi, storie e incontri con la XXIX edizione dell’Ariano Folkfestival, una delle rassegne di world music più longeve e significative in Europa.

Nato nel 1996 in un piccolo centro dell’Appennino campano, a 800 metri di altitudine, il festival ha saputo trasformare un territorio di confine in un crocevia di culture, una piazza aperta sul mondo e un laboratorio permanente di comunità. Da quasi trent’anni, l’Ariano Folkfestival è un luogo in cui la musica diventa linguaggio universale, un’esperienza che va oltre i generi e gli stili per raccontare le connessioni invisibili che uniscono le persone da un capo all’altro del pianeta. Il tema dell’edizione 2025, “Radici Comuni”, nasce dall’urgenza di ritrovare ciò che ci tiene insieme. È un invito a riconoscere la bellezza delle nostre differenze, ma anche quel sentire profondo che ci accomuna: la necessità di cantare, ballare, condividere e restare umani.

“Radici Comuni” significa che ogni nota è un frammento di memoria collettiva. Ogni strumento porta con sé storie di popoli, migrazioni, speranze. Ogni incontro sul palco e tra il pubblico è un atto di fiducia e di scambio. ARIANO FOLKFESTIVAL 2025 – “RADICI COMUNI” – QUATTRO GIORNI DI SUONI, RACCONTI E RICERCA Il programma di quest’anno è frutto di una selezione attenta, che mescola icone della world music, progetti innovativi, nuove voci e leggende del dancefloor globale. Ogni artista è stato scelto per il valore unico che porta: la sua storia, il suo messaggio, la sua energia.

GIOVEDÌ 21 AGOSTO – APERTURA: RITMI CHE ATTRAVERSANO OCEANI Il festival si inaugura con la raffinata profondità di ROGÊ, uno degli artisti brasiliani più rispettati della sua generazione. Cantautore, musicista e compositore di fama internazionale, Rogê è stato nominato ai Latin Grammy e ai Brazilian Music Awards. Ha firmato collaborazioni di rilievo con due giganti della samba, Seu Jorge e Arlindo Cruz, e pubblicato sette album da solista, portando la musica popolare brasiliana su palchi prestigiosi in tutto il mondo. La sua voce è un invito a lasciarsi attraversare da saudade e festa, malinconia e speranza. Accanto a lui, saliranno sul palco i Veeble, gruppo italo-giapponese capace di fondere elettronica, synth-pop e fascinazioni globali. Veri nomadi della musica, i Veeble hanno calcato festival e club dal Kazakistan all’Irlanda, passando per squat, lidi balneari e teatri underground. Con la loro impronta cosmopolita, hanno condiviso il palco con Roy Paci, Gogol Bordello e Manu Chao, portando ovunque il loro sound senza frontiere. A chiudere la prima serata sarà Moolycash, giovane talento che miscela soul e sperimentazione elettronica con un approccio fresco e magnetico. Una promessa della scena indipendente, pronta a conquistare anche il pubblico del folk.

VENERDÌ 22 AGOSTO – TRA FUNK, CANZONE D’AUTORE E PERFORMANCE ART Il secondo giorno si apre con il debutto italiano di Another Taste, formazione di Rotterdam che da anni reinventa il funk e la disco anni ’70 con un approccio visionario. Il collettivo nasce dal recupero di sonorità dimenticate e dalla loro trasformazione in groove moderni, pubblicati attraverso l’etichetta Space Grapes. I loro live sono viaggi tra dancefloor vintage e presente elettronico, perfetti per scatenarsi fino all’ultimo battito. Marco Castello, cantautore e polistrumentista siciliano, porterà in esclusiva la sua unica data estiva in Campania. Il suo stile riattualizza il cantautorato italiano anni ’70 contaminandolo con jazz, RnB e liriche ironiche. Una voce che racconta contrasti, piccoli squallori e improvvise bellezze del nostro tempo, con la leggerezza di un autore che sa parlare al cuore senza rinunciare al sorriso. Gran protagonista della giornata sarà Ivo Dimchev, artista bulgaro di fama mondiale, autore di oltre 40 spettacoli teatrali e più di 100 canzoni originali. Le sue performance – un mix esplosivo di teatro, danza, musica, arti visive e provocazione – hanno fatto il giro di Europa, Asia e Americhe. Sul palco dell’Ariano Folkfestival, Dimchev porterà la sua ricerca radicale e la sua energia emozionale, in un set che promette di stupire e commuovere.  Dalle 3 di notte, il SONAZONE riaccende gli animi con gli Psycodrummers, undici percussionisti che trasformano scarti industriali in strumenti tribali, unendo impatto visivo, energia collettiva e sperimentazione elettronica. Uno dei momenti più amati del festival, a ingresso gratuito (posti limitati, priorità agli abbonati).

SABATO 23 AGOSTO – DANZA TRA TRADIZIONE E FUTURO La giornata del sabato è un ponte tra antiche radici e avanguardie digitali. An Dannsa Dub feat. Paolo Baldini unisce la potenza mistica della musica tradizionale scozzese e della canzone gaelica al dub elettronico più profondo. Nominati band dal vivo dell’anno agli MG Na Trad Awards e agli Scottish Alternative Music Awards, arrivano all’Ariano Folkfestival in un live impreziosito dalla presenza di Paolo Baldini, figura di culto della scena reggae-dub internazionale. Dall’Africa occidentale arrivano i Santrofi, band di eccellenza dell’afrobeat e dell’highlife funk ghanese. I loro concerti sono celebrazioni collettive: chitarre ritmiche, fiati serrati, percussioni e cori trascinanti che raccontano l’Africa contemporanea e la sua forza visionaria. A chiudere la serata, il debutto italiano di Sowe, dj francese che incarna una nuova generazione di producer capaci di mescolare afro house, groove globale e contaminazioni elettroniche. Sabato notte sarà impossibile non danzare.

DOMENICA 24 AGOSTO – IL PRANZO DEL FOLK La domenica è l’anima popolare del festival. Si parte a mezzogiorno con una sfilata carnevalesca che attraversa la città in un corteo di maschere, tamburi e balli, per confluire al Folkstage. Qui il pubblico si riunisce per il leggendario pranzo collettivo, preludio a un lungo pomeriggio di musica e festa. Sul palco: • Alamedadosoulna, ensemble madrileno che da oltre dieci anni fonde ska, reggae e teatro, portando in scena spettacoli dove la sorpresa e la complicità col pubblico sono la regola. • Son Rompe Pera, dal Messico, tra i gruppi più originali della nuova scena globale: la loro marimba tradizionale si intreccia con punk, cumbia, ska e folk in un live esplosivo. • Joe Yorke, voce soul-reggae del Regno Unito, che unisce la dolcezza del rocksteady giamaicano a influenze folk, dub techno e atmosfere d’altri tempi. La sua esibizione alla luce del tramonto sarà un momento di pura poesia. La notte prosegue con i dj set di: • Donpasta, economista, dj e cuoco-poeta salentino, che racconta il cibo come atto d’amore e resistenza; • Mondocane, alchimista del suono e pioniere della scena underground romana; • Psyco Phono, collezionisti di vinili che fanno danzare l’etnofolk tropicale e psichedelico dagli anni ’50 agli anni ’80.

IL FESTIVAL È COMUNITÀ L’Ariano Folkfestival è molto più di un cartellone musicale. È un’esperienza di condivisione radicale, dove ogni artista e ogni spettatore contano allo stesso modo. È un laboratorio di cultura inclusiva, rispetto ambientale e socialità. Tra le attività collaterali: • Volkscamp, il campeggio ufficiale con dj set, jam session, giochi di gruppo e aperitivi collettivi; • Yoga al parco e altre esperienze di incontro che rendono Ariano Folkfestival un luogo di benessere, consapevolezza e libertà. In un’epoca di divisioni, Radici Comuni è la risposta di un festival che non smette di credere nella forza della musica e della comunità.

Source: www.irpinia24.it