Riesame AIA e nuovo appello al Prefetto di Salerno

"Esposti da decenni ai fumi tossici, ora serve un intervento"

salute e vitaAccogliamo positivamente e con prudente ottimismo la notizia del riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) da parte della Regione Campania, così come comunicatoci durante un incontro intercorso tra alcuni rappresentanti dell’Associazione e il Dirigente della Regione Campania Dott. Barretta. La richiesta di riesame, emanata tramite Decreto Dirigenziale lo scorso Maggio, è un atto dovuto dal momento che sono entrate in vigore nuove direttive  dell’Unione Europea che interessano anche le attività delle fonderie. In particolare, le BAT (Best Available Technologies) che questi ultimi dovranno adottare sono più restrittive e prevedono, tra l’altro, l’impossibilità di utilizzare il forno a Carbon Cock tuttora in funzione presso le Pisano.

Si tratta di un passaggio importante, soprattutto alla luce della sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) e della conseguente diffida alla Regione Campania da parte dell’Associazione Salute e Vita con cui abbiamo richiesto la revoca o il riesamine dell’AIA” dichiara il Presidente dell’Associazione Dott. Lorenzo Forte. “Finalmente, dopo la prima concessione dell’autorizzazione nel 2012 e il rinnovo, in piena pandemia e per 12 anni, parteciperemo per la prima volta alla Conferenza dei Servizi. Annunciamo già da ora che in quella sede condurremo una dura battaglia affiancata dai nostri tecnici per impedire che si consumi per l’ennesima volta un atto illegittimo. Dopo il pronunciamento della CEDU, gli esiti dello studio SPES, le relazioni tecniche dei Dott. Biggieri e Forestieri sarebbe inaccettabile. Che la popolazione sia stata esposta per decenni ai fumi tossici della fonderia Pisano è ormai un fatto acclarato, così come è un fatto che la zona su cui insiste l’impianto è ormai ufficialmente zona residenziale da quasi vent’anni, così come dimostrano la presenza di un centro commerciale e di una clinica. Speriamo di non essere soli in questa battaglia, ma che tutti gli enti condannati dalla CEDU agiscano in opposizione. Segnaliamo inoltre che proprio in questi giorni la fonderia ha ripreso a lavorare e a immettere nell’aria fumi maleodoranti e tossici, costringendo la popolazione a chiudersi in casa. Tutto ciò si consuma nel solito silenzio delle istituzioni, tra cui il Prefetto di Salerno, a cui rivolgiamo un accorato appello, affinchè dia seguito alla nostra richiesta di un incontro.

L’Avv. Massimo Lanocita commenta così la decisione della riesame dell’AIA: “Restiamo fermamente convinti che le nuove BAT, specialmente quella che riguarda la chiusura del forno a carbone, non siano applicabili dalla Pisano, pertanto ci attendiamo la decisione di chiusura dello stabilimento. Con la richiesta di rinnovo dell’AIA, rilasciata quattro anni fa alle Fonderie Pisano, si determina una sostanziale ottemperanza alla sentenza della CEDU. In ogni caso, viene ribadita la necessità, per le fonderie, di adeguarsi alle BAT, come già evidenziato al momento del rilascio dell’AIA. Già allora, infatti, era stata prevista una riorganizzazione dell’attività industriale che prevedesse l’abbandono del forno a carbone “coke” e l’adozione di tecnologie più efficaci e moderne per la fusione dei metalli. Purtroppo, da allora nulla è stato fatto. Con la riapertura della procedura di valutazione dell’AIA, si apre ora anche per l’Associazione la possibilità di partecipare formalmente al procedimento, facendo valere il proprio punto di vista, in particolare riguardo alla necessità di chiudere le fonderie così come sono attualmente organizzate. Il Comitato parteciperà dunque al procedimento e farà valere le questioni già sollevate nei giudizi amministrativi, riprese in modo ampio anche dalla sentenza della Corte EDU.”

Source: www.irpinia24.it