Smart P@per
Palumbo (Ugl): "Salvaguardare i 380 lavoratori lucani"
“Come Ugl Potenza non possiamo che essere rammaricati sull’assurdo caso dei 380 lavoratori lucani ‘avvisati una settimana prima’ della scadenza della commessa affidata per tanti anni da Enel alla loro azienda. E dal primo agosto si entra in una nuova fase. La nuova commessa è andata ad un’associazione temporanea di imprese, tra cui Accenture e Datacontact. Ma il dato emerso è che in realtà da febbraio c.a. probabilmente già si sapeva della perdita della commessa. Ora il problema reale è che da mercoledì 30 i lavoratori non sanno chi sarà dentro a tale cordata , chi fuori e che fine faranno?”
Lo sostiene il Segretario Provinciale dell’Ugl Potenza, Giuseppe Palumbo per il quale, “stiamo parlando della Smart P@per, l’azienda che in Basilicata occupa 380 lavoratori tra Tito Scalo e S. Angelo Le Fratte, di cui alcuni anche in smartworking e che si occupano di reclami, recupero crediti, controllo Qualità e altri servizi, prima per conto di Enel e ora Enel Energia e mercato libero. Chiediamo all’azienda di assumersi le proprie responsabilità e di mettere in campo tutte le misure possibili per tutelare i lavoratori. La nostra priorità rimane la salvaguardia dell’occupazione e la tutela dei diritti di chi, ogni giorno, lavora con impegno e dedizione. Si apra una vera e propria vertenza Smart P@per, anche perché l’amministratrice del Gruppo ha mandato da remoto un messaggio registrato, senza possibilità di interloquire dove si si evince il dispiacere della Smart P@per, a cui non segue però alcuna garanzia per il futuro dei dipendenti. In teoria ci sarebbe una clausola sociale con cui i nuovi arrivati (Accenture e Data contact) dovrebbero tutelare i lavoratori, ma solo in teoria”.
“Da domani – spiega Palumbo – come Ugl contatteremo sin da subito, chiedendo urgente un primo confronto con la nuova ATI, affinché si possano avere tutte le risposte necessarie nella tutela del lavoro e del suo valore complessivo. Chiediamo certezze anche in merito al perimetro logistico e all’insediamento della nuova ATI, che dovrà necessariamente rispondere al nostro territorio e alle nostre comunità dove appare assurda la tempistica. E c’è un sospetto. Riguarda le intenzioni per il futuro. Come Ugl Potenza chiediamo che quest0, già domani si apra una vertenza, coi sindacati, con la Regione, al Ministero per trovare le giuste e consone soluzioni a una vertenza che riguarda circa 380 famiglie che in 20 anni hanno lavorato in questa azienda, messo su famiglia, sacrificato tutto, comprese altre possibili scelte, e ora si troviamo con un pugno di mosche in mano. La commessa e la nuova ATI dovranno garantire continuità lavorativa e responsabilità sociale. Ribadiamo la nostra disponibilità al dialogo e alla collaborazione, affinché si trovino soluzioni condivise in grado di garantire un futuro stabile e sereno per tutti.Sarà dunque necessario, sin da subito, un primo confronto con la nuova ATI, affinché si possano avere tutte le risposte necessarie nella tutela del lavoro e del suo valore complessivo. Chiediamo certezze anche in merito al perimetro logistico e all’insediamento della nuova ATI, che dovrà necessariamente rispondere al nostro territorio e alle nostre comunità. Ci auguriamo che, come dichiarato ieri da Smartpaper, la nuova ATI si insedi nelle immediate vicinanze dell’attuale sede di lavoro delle nostre maestranze. Non saremo disponibili, per nessun motivo, ad accettare soluzioni diverse. La commessa e la nuova ATI dovranno garantire continuità lavorativa e responsabilità sociale cosa che, conoscendo i vertici della Daracontanct non sarà difficile pianificare e soddisfare i fabbisogni dei lavatori nella sede lucana”.