La Madonna in 3D sfila a Serino (AV)
Tradizione e innovazione insieme nella processione del 5 agosto
Due Madonne gemelle, un solo cuore devoto. A Serino, in provincia di Avellino, si è compiuto un progetto esemplare nel panorama italiano: la riproduzione tridimensionale della statua della Madonna della Neve, capolavoro seicentesco scolpito da Nicola Fumo, è diventata realtà grazie alla sinergia tra parrocchia, professionisti del restauro e innovatori del settore manifatturiero digitale.
L’opera originale, in legno, è stata dichiarata inamovibile dalla Soprintendenza ABAP per ragioni conservative. Per evitare che questo impedisse la storica processione del 5 agosto, il parroco don Gianpaolo Mazzeo, insieme al comitato festa guidato da Francesco De Piano, ha ha deciso di commissionare una replica fedele in 3D, che potesse essere portata in corteo senza mettere a rischio l’opera autentica.
Una filiera d’eccellenza: dalla scansione alla cromia
Il progetto ha coinvolto tre realtà specializzate:
– Anima Campania (Raffaele e Giovanni Del Giudice), incaricata della scansione, modellazione e scolpitura digitale dell’originale.
– 3DRap s.r.l. di Avellino, che ha stampato in 3D la statua in scala 1:1, utilizzando materiali eco-sostenibili e tecnologie avanzate di additive manufacturing.
– Pheliana Srl, responsabile della cromia e delle finiture pittoriche, restituendo alla statua un aspetto indistinguibile da quello ligneo.
L’opera è stata benedetta il 27 luglio dal Vescovo di Avellino, Mons. Arturo Aiello, e prenderà parte per la prima volta alla processione del 5 agosto. Una nuova vita, dunque, per un simbolo sacro che ora può continuare a parlare ai fedeli senza rinunciare alla sua tutela.
Un precedente importante: il bassorilievo di San Guglielmo
Non è la prima volta che 3DRAP si mette al servizio del patrimonio artistico campano. Già nel 2022, l’azienda si era distinta con il progetto dedicato a San Guglielmo, riproducendo tramite stampa 3D un bassorilievo duecentesco trafugato e scomparso da decenni. Quella replica, oggi conservata nel Santuario di Montevergine, è diventata il primo tassello di un percorso di ricostruzione storica e culturale, che trova oggi continuità nella Madonna della Neve.
Questa nuova Madonna processionale rappresenta molto più di una semplice copia: è un case study destinato ad aprire prospettive inedite nel dialogo tra tecnologia, arte sacra e conservazione.
Grazie alla stampa 3D, è possibile preservare le opere originali, evitando che vengano esposte ai rischi connessi agli eventi religiosi all’aperto, senza rinunciare alla loro presenza viva e significativa nelle celebrazioni.
“La fede può camminare con la tecnologia – spiegano da 3DRAP –. Il nostro lavoro è quello di creare un ponte tra tradizione e innovazione, nel pieno rispetto del valore storico e spirituale delle opere che trattiamo.”
La Madonna della Neve in 3D è oggi simbolo di un futuro dove la tutela del sacro non esclude la partecipazione popolare, ma la rende ancora più sicura, diffusa e condivisa.