Oreficeria: Creatività e Tradizione

Pettorino: "La bottega scuola resta una priorità"

pettorino settore orafo bottega scuolaUna delle più grandi incognite del made in Italy è in maniera indiscussa il cambio generazionale, un passaggio di consegne che oggi come oggi non è affatto scontato. Lo sanno bene gli artigiani campani perché la più grossa fatica dell’artigianato d’eccellenza è propria quella di assicurare un continuum. In particolare  è il settore orafo a risentire di queste problematiche legate al passaggio di attività da padre in figlio. Nonostante questo, però, su un nutrito campione di studenti 1 su 4 mostra interesse verso l’ideazione, la produzione e la vendita di gioielli.  Allo stesso tempo, però, più della metà delle aziende ha difficoltà a reperire manodopera.

“La vera sfida del settore orafo italiano – esordisce Romualdo Pettorino, presidente CNA Orafi Campania – è il ricambio generazionale e l’inserimento dei giovani. Questa è una priorità che noi di CNA ci siamo dati ormai da tempo, e che portiamo avanti mediante protocolli d’intesa con il mondo della Scuola, con l’Università e con gli artigiani d’eccellenza, i grandi maestri orafi in una regione come la Campania che é la culla dell’oreficeria”.

Un progetto importante quello proposto da CNA orafi Campania che punta alle nuove generazioni garantendo loro quel know how fondamentale in un comparto di alta precisione e grande creatività.

“Nonostante i tanto preannunciati dazi imposti da Donald Trump anche nel settore orafo e le consistenti contrazioni del mercato, di cui hanno risentito maggiormente i poli orafi nel nord del Paese, la nostra realtà resta, manco a dirlo, una Campania Felix che continua il suo lavoro prezioso e inimitabile senza grossi contraccolpi ma con la consapevolezza di pensare e imbastire un futuro credibile e organizzato per il nostro settore” – ha sottolineato il presidente Pettorino, che poi ha rimarcato: “Si contano circa 15mila imprese che danno lavoro a quasi di 50mila addetti e nel confronto internazionale l’Italia è prima per addetti in Ue, con ampio distacco rispetto ai Paesi competitor. Spiccata la vocazione artigiana dell’oreficeria italiana, che conta più di 9mila imprese artigiane. Questi sono dati importanti anche se le criticità non mancano – ha sottolineato il presidente Pettorino- problemi legati soprattutto alla mano d’opera. Come detto prima resta alta la percentuale di giovani che ambiscono a imparare questo mestiere, ma poi nella quotidianità, le imprese di settore fanno un’enorme fatica a trovare collaboratori”. 

la formazione specialistica in questo senso è fondamentale e in Campania gli accordi interistituzionali servono proprio a garantire ai giovani un percorso condiviso tra scuola, aziende e istituzioni in modo tale da preservare intere filiere.

“A seguito di Orienta Life 2025, l’evento tenutosi al Palazzo Reale di Napoli – ha puntualizzato Pettorino – CNA Orafi Campania ha rinnovato gli accordi con la Regione Campania, l’Università Vanvitelli  ed il Liceo Artistico “San Leucio” di Caserta, al fine di immaginare nuovi percorsi formativi per il settore concedendo un ruolo preminente al maestri orafi campani che tanto hanno ancora da trasmettere”.

“In questa direzione è immaginando un autunno caldo di eventi e trasformazioni, esortiamo la Regione Campania ha prendere in carico la legge sulla Bottega Scuola che, dal 2012 anno della sua presentazione, non ha mai concretamente funzionato – ha ribadito il presidente Pettorino – venendo meno a quello che era lo spirito iniziale della misura regionale e alla possibilità concreta di destinare le botteghe d’eccellenza ai giovani desiderosi di imparare questa antica arte. La bottega scuola é, e resta la madre dell’ingegno e della creatività artistica degli orafi, dei cammeisti e di tutta l’eccellenza dell’handmade. Insegnare questo ai nostri giovani significa assicurarsi  che il Sistema Paese abbia un futuro di serenità e prestigio assoluto”. 

Source: www.irpinia24.it