Picone: “Naufragio Nargi inevitabile”

"Avellino ha bisogno di un progetto credibile per ripartire"

Picone e Salvini-2“Il naufragio dell’amministrazione comunale di Avellino, guidata dal sindaco Laura Nargi, era purtroppo ampiamente prevedibile e diretta conseguenza di un’esperienza nata male e finita peggio. L’ipotesi di un’operazione di salvataggio trasversale sarebbe stata inaccettabile, perché non rispettosa del mandato degli elettori e non rispondente agli interessi generali della città, ma piuttosto alle ambizioni personali di qualcuno”. Ad affermarlo è Massimo Picone, sindacalista e dirigente della Lega di Avellino.

“Nel capoluogo – ha proseguito l’esponente politico – è tempo di voltare definitivamente pagina. Le vicende registrate a Piazza del Popolo, non soltanto in quest’ultimo scorcio, hanno delegittimato l’istituzione locale e contribuito ad alimentare la disillusione dei cittadini.

Soltanto un progetto politico e amministrativo serio e organico può restituire credibilità all’ente e mettere in campo una strategia di rilancio di Avellino, partendo dalle istanze della comunità e dalla necessità di dare risposte concrete ed efficaci ai numerosi problemi presenti, a cominciare dai bisogni essenziali delle fasce sociali più fragili.

Alla città servono amministratori all’altezza della sfida e soprattutto in grado di esercitare autonomamente il proprio ruolo, senza condizionamenti esterni di alcun tipo, e che siano in grado di pianificare gli interventi, confrontandosi con le categorie, con le associazioni e con gli stessi cittadini, nella massima trasparenza, assumendosi poi la responsabilità delle scelte da compiere.

Un cambio di passo che richiede coraggio e determinazione, ma anche una generale consapevolezza della situazione e dei rischi a cui è esposta la città, che negli ultimi anni è fortemente arretrata ed è ormai esposta ad un grave processo di desertificazione sociale ed economica, insieme al territorio provinciale”. 

“Occorre quindi ripartire da un’idea forte – conclude Picone – in grado di guardare in avanti, per restituire al capoluogo il proprio ruolo, mettendo al centro dell’attenzione i servizi, le politiche sociali, la riqualificazione urbana, le attività produttive e il commercio, all’interno di un disegno di sviluppo più ampio”.

Source: www.irpinia24.it