Ecomafie, Confapi: serve educazione ambientale a scuola

La proposta del presidente della sezione di Napoli, Marrone: sensibilizzare i giovani sui danni alla natura

pexels-pixabay-207756«In Campania si consuma ogni giorno un delitto ambientale. Il nuovo rapporto di Legambiente parla chiaro: la regione guida la classifica nazionale dei reati contro l’ambiente con 17 inchieste e 77 arresti solo nel 2024. Il 42,6% dei reati ambientali italiani si concentra nel Sud, ma è la Campania a fare da laboratorio dell’illegalità tra cave, cemento e rifiuti. Dietro ogni reato c’è un vuoto culturale. La tutela dell’ambiente è percepita ancora come un ostacolo, non come un valore. È il momento di rendere autonoma l’educazione ambientale nelle scuole, svincolandola dall’educazione civica e trattandola come materia fondamentale: con ore dedicate, docenti formati, progetti concreti».

La proposta arriva da Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli e responsabile nazionale Zes-Confapi, commentando il nuovo dossier di Legambiente sulle ecomafie.

«Ma il problema non riguarda solo il Mezzogiorno. In Lombardia 16 inchieste per tangenti verdi, nel Lazio 58 arresti, in Puglia addirittura 96. Crescono i reati nel ciclo dei rifiuti (+19,9%) e quelli contro il patrimonio culturale (+23,4%). Anche il settore agroalimentare non è più al sicuro. Serve una nuova alfabetizzazione ecologica potrà formare cittadini capaci di difendere il paesaggio. Perché un ragazzo che non riconosce un bosco, difficilmente lo proteggerà. E senza una generazione consapevole, la transizione verde sarà solo un’occasione persa».

 

Source: www.irpinia24.it