In Basilicata vietato lavorare con il caldo
Giordano (Ugl): "Bene l’ordinanza valida fino al 31 agosto"
“In Basilicata, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi ha firmato un’ordinanza che vieta il lavoro agricolo ed edile nelle ore più calde, dalle ore 12.30 alle 16, nei giorni in cui la mappa Worklimate dell’Inail segnala un rischio alto per i lavoratori esposti al sole. L’ordinanza resterà in vigore fino al 31 agosto prossimo. A Matera, dove oggi la temperatura massima sfiorerà i 40 gradi, il gran caldo condizionerà sicuramente anche la Festa patronale in onore di Maria Santissima della Bruna, con le celebrazioni religiose che sono cominciate alle 5.30 del mattino e termineranno intorno alla mezzanotte”.
Lo riferisce Pino Giordano, Segretario Provinciale dell’Ugl Matera per il quale, “grazie al Direttore Generale Maurizio Friolo anche per questo l’Azienda sanitaria locale di Matera ha predisposto un piano operativo straordinario presso l’ospedale Madonna delle Grazie. Nella città dei Sassi è infatti previsto l’arrivo di decine di migliaia di persone. L’Europa in questi giorni sta subendo un’ondata di calore senza precedenti e in Italia le temperature sono bollenti. E siamo solo all’inizio di luglio. La situazione per chi lavora in condizioni di stress fisico è quindi già allarmante. Così il Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Vito Bardi ha preso provvedimenti per far fronte ai fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti in estate, imponendo uno stop per varie attività nelle ore più calde della giornata. Basilicata che attualmente prevede specifiche ordinanze per proteggere lavoratrici e lavoratori dal rischio di colpi di calore e stress termico. Dalle ore 12.30 alle ore 16, fino al 31 agosto, è infatti previsto lo stop delle attività nei settori con esposizione prolungata al sole come il settore agricolo, quello forestale, nelle cave, nei cantieri edili e stradali e nel settore florovivaistico. Lo stop è però limitato ai giorni in cui la mappa fornita dal sistema Worklimate dell’Inail segna un rischio alto. La mossa è arrivata dopo la sollecitazione dell’Ugl Matera per il tramite del Direttore Generale ASM Maurizio Friolo, affinché anche la Basilicata emanasse un provvedimento di sospensione delle attività lavorative con esposizione prolungata al sole e con elevato sforzo fisico nelle ore più calde del giorno. Ben accolto il nostro sollecito che suggerivamo una serie di misure di prevenzione al caldo estremo come l’anticipazione dell’orario di inizio delle attività, l’aumento delle pause in zone ombreggiate con acqua potabile e la rotazione dei lavoratori per ridurre l’impegno fisico. Ormai il clima è cambiato, le temperature sono più alte rispetto al passato e anche il lavoro va cambiato, come va modificato il nostro sistema normativo. Il governo Meloni sta adottato nuove strategia di prevenzione stanziando fondi per il Piano nazionale di adattamento climatico. E lo stesso sta facendo la ministra del Lavoro Calderone per quanto riguarda il lavoro. Friolo, Bardi e la regione Basilicata pressata dall’Ugl Matera, si è ben mossa in ordine per il contrasto ai rischi derivanti dal caldo. Il cambiamento climatico e l’impatto delle attività umane sui fenomeni meteorologici ci stanno abituando a fenomeni sempre più estremi di cui quest’ondata di calore fa parte. Secondo il Climate Shift Index, le alte temperature di questi giorni in Italia sono strettamente collegate al cambiamento climatico: al fenomeno è stato attribuito un livello 5, il più alto, che indica – conclude Giordano – che il cambiamento climatico ha reso almeno cinque volte più probabile il fenomeno il questione”.