La Campania accelera sulle Società Benefit

Imprese, istituzioni e cittadini a confronto su un modello di impresa

Cantina Feudi di San Gregorio AvellinoCon 177 Società Benefit, una crescita del +38% tra il 2023 e il 2024, oltre 3.600 addetti e un valore della produzione di oltre 620 milioni di euro (dati di bilancio 2022), la Campania si conferma la seconda regione del Sud Italia per numero di Società Benefit, dopo la Puglia. Lo rivelano i dati al 31 marzo 2025 dell’Osservatorio sulle Società Benefit di Camera di commercio di Brindisi-Taranto – Infocamere, presentati oggi ad Avellino in occasione dell’evento “Società Benefit: Un’ondata di innovazione”, tappa campana del Roadshow Nazionale sulle Società Benefit, promosso da Feudi di San Gregorio e De Matteis Agroalimentare SpA, in collaborazione con NATIVA.

A livello provinciale, Napoli guida con 98 Società Benefit, seguita da Salerno (39), Caserta (21), Avellino (12) e Benevento (7).

L’incontro, a cui hanno partecipato imprenditori, esperti, rappresentanti istituzionali, cittadini e giornalisti, ha offerto un confronto approfondito sul tema Società Benefit come status giuridico e strumento di governance efficace per guidare la transizione delle imprese verso modelli sostenibili. Un esempio virtuoso di creazione di valore condiviso la cui diffusione potrebbe generare effetti positivi su interi settori e, più in generale, sul sistema paese.

Durante l’evento sono stati infatti raccontati i risultati della Ricerca Nazionale sulle Società Benefit 2025, presentati a Roma a febbraio, e realizzata da NATIVA, Research Department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, Università di Padova, Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit. La ricerca mostra come le Società Benefit a livello nazionale costituiscano un ecosistema imprenditoriale dinamico, in crescita e con performance economiche superiori rispetto alle imprese tradizionali: +26% la crescita del fatturato nel periodo 2021–2023, contro il +15,4% delle non-benefit.

Le Società Benefit si distinguono per maggiori investimenti in innovazione, internazionalizzazione, attenzione alla sostenibilità e investimento in energia rinnovabile. Presentano una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di giovani nei board e redistribuiscono maggior valore alle persone (l’aumento del costo del lavoro tra il 2021 e il 2023 è stato del 25,9% per le Società Benefit, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle non-benefit).

Il confronto si è arricchito grazie alle testimonianze di Antonio Capaldo di Feudi di San Gregorio e di Marco De Matteis e Gian Luca Maggitti di De Matteis Agroalimentare SpA, entrambe Società Benefit del territorio, i quali hanno evidenziato come l’acquisizione di questo nuovo status abbia consentito di orientare concretamente le strategie aziendali verso un modello che metta al centro la generazione di valore economico, sociale e ambientale.

Ospitare qui questo evento è motivo di grande soddisfazione. La trasformazione in Società Benefit nel 2021 è stato un momento cruciale della nostra storia e spero che tante aziende possano costruire delle interdipendenze positive con noi per generare un impatto positivo per questo territorio e affrontare meglio le sfide di un mondo che cambia” afferma Antonio Capaldo Presidente di Feudi di San Gregorio.

Diventare Società Benefit ha sancito formalmente il ruolo sociale della nostra azienda nei confronti del territorio, delle persone che collaborano con noi e del loro benessere, della riduzione dell’impatto ambientale e della Filiera agricola, da circa 15 anni al centro del progetto Pasta Armando. Investire in un sistema virtuoso tra industria e agricoltura ci ha premiato grazie alla capacità di coniugare l’eccellenza qualitativa del prodotto con la sostenibilità sociale e ambientale, oltre che con il sostegno al territorio e agli agricoltori.” – afferma Marco De Matteis, Amministratore Delegato di De Matteis Agroalimentare SpA.

Il raggiungimento degli impegni presi nel contesto degli obiettivi di sostenibilità, oltre a confermare la solidità del nostro percorso, evidenzia anche come la sostenibilità sia un fattore di competitività e attrattività sul mercato finanziario” – afferma Gian Luca Maggitti, Chief Financial Officer di De Matteis Agroalimentare SpA.

La vocazione è la ragione di esistenza di un’impresa e grazie al modello benefit è ora possibile scolpirla davanti alle intemperie della vita di un’impresa. Si pensi al momento storico che stiamo vivendo dove tutto sembra improvvisamente messo in discussione: tante aziende trovano in Società Benefit un modello di governance adatto ad affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali del XXI secolo” afferma Paolo Di Cesare, co-founder di NATIVA.

Per approfondire la Ricerca Nazionale sulle Società Benefit:
https://www.societabenefit.net/ricerca-nazionale-sulle-societa-benefit

COSA SONO LE SOCIETÀ BENEFIT

Società Benefit è uno status giuridico adottato da oltre 4800 imprese italiane che, oltre allo scopo di distribuire gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, ambiente e stakeholder, impegnandosi a valutare in maniera trasparente il proprio impatto.

I principi costitutivi delle Società Benefit sono definiti nella legge 28 dicembre 2015, n. 208. Nel 2016 l’Italia è diventata il primo Paese, dopo gli Stati Uniti, a introdurre nella propria legislazione la possibilità per le aziende di adottare la qualifica di Società Benefit. Secondo la norma, le Società Benefit presentano alcune sostanziali novità:

  • Una o più finalità di beneficio comune indicate nell’oggetto sociale. La realizzazione di un beneficio comune viene pertanto a configurarsi come un obbligo giuridico di natura statutaria.
  • L’obbligo, nella gestione, di bilanciare l’interesse dei soci con il perseguimento delle finalità di beneficio comune e gli interessi degli stakeholder.
  • L’obbligo di comunicare in maniera trasparente il perseguimento del beneficio comune con una relazione annuale che contempli anche la misurazione dell’impatto generato – secondo standard di valutazione esterni – su governance, lavoratori, stakeholder del territorio e ambiente.
  • La necessità di individuare un soggetto all’interno della società responsabile per il perseguimento del Beneficio comune.

NATIVA è la Società Benefit che da anni accompagna le imprese nel ridisegnare radicalmente i propri modelli in ottica di sostenibilità, in favore di un paradigma economico rigenerativo. Dal 2014 ha per prima attivamente promosso l’introduzione delle Società Benefit in Italia e poi in Perù, Ecuador, Colombia, Uruguay, Panama e Spagna, come modello di governance efficace per accelerare l’integrazione della sostenibilità nei processi di business delle aziende.

Source: www.irpinia24.it