Cuzzupi (UGL Scuola), serve un Isee più equo per famiglie e docenti
Proposte al tavolo tecnico: esclusioni per spese scolastiche, affitti e formazione professionale
“La scuola è un’istituzione che punta al futuro. L’immobilismo è il peggiore dei pericoli per chi deve preparare le donne e gli uomini del domani. In quest’ottica tutti i miglioramenti a sostegno delle famiglie e del personale scolastico sono un investimento da non trascurare.”
Le parole del Segretario Nazionale UGL Scuola, Ornella Cuzzupi, sono riferite all’audizione tenuta ieri per il Tavolo di lavoro Isee presso il Dipartimento per le politiche della famiglia in qualità di stakeholder del Ministero dell’Istruzione e in funzione degli incarichi di componente del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e Presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nel mondo del lavoro.
“L’attuale struttura ministeriale e il prof. Valditara in prima persona sono obiettivamente impegnati nello sforzo di restituire alla scuola e al personale scolastico la giusta rilevanza; questo è un qualcosa che rappresenta una frattura con il passato e un momento da impiegare con concretezza, attenzione e pragmaticità. Da parte mia – continua Cuzzupi – ho posto all’attenzione del dibattito la necessità di adeguare i parametri Isee, tenendo presente i costi che la scuola comporta per le famiglie e i docenti, attraverso accorgimenti chiari e identificabili. Il tutto accompagnato da una semplificazione dei processi e gratuità del supporto tecnico per il DSU ”.
Le proposte avanzate all’attenzione del tavolo Isee dalla prof.ssa Cuzzupi sono racchiuse in due specifici segmenti:
Per le famiglie: Esclusione dal reddito almeno di una quota parte delle spese sostenute per libri, strumenti di studio, didattici e di servizi analoghi, compresi quelli connessi al rafforzamento delle competenze, al recupero di debiti formativi e all’eventuale sostegno psicologico elevando ulteriormente la soglia in presenza di specifiche circostanze (es. Legge 104 o azioni per il contrasto e recupero dal cyberbullismo);
Esclusione dal computo familiare del reddito conseguito da un figlio, regolarmente iscritto a scuola (università compresa), occupato non in maniera indeterminata.
Per i lavoratori del comparto istruzione: Esclusione dal reddito di quota parte delle spese per la formazione continua (compreso l’acquisto di libri, strumenti di studio, didattici e quanto necessario a ridurre il fenomeno del burnout);
Ulteriore valorizzazione del canone d’affitto nel caso in cui, causa l’assegnazione di cattedra in località diversa a quella di residenza, il docente sia costretto a trasferirsi;
Esclusione dal patrimonio familiare del valore del mezzo di proprietà utilizzato per raggiungere la cattedra di destinazione se in località diversa da quella di residenza.