Cisal Metalmeccanici, Picone: sul rinnovo del contratto servono risposte concrete
Il commissario avellinese denuncia il ritardo nelle trattative e chiede interventi urgenti per tutelare i lavoratori del settore metalmeccanico
“Mentre sul territorio irpino si registrano numerose vertenze nel comparto industriale e la preoccupazione sul futuro dell’automotive resta molto forte, a causa delle incertezze del quadro generale e in particolare delle prospettive del gruppo Stellantis, non giungono ancora risposte concrete per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori del settore metalmeccanico, che invece richiederebbe azioni chiare, coerenti e non più rinviabili”. Ad affermarlo è Massimo Picone, commissario della Cisal Metalmeccanici di Avellino e coordinatore provinciale del sindacato autonomo.
“Il lungo e infruttuoso confronto con le organizzazioni datoriali – ha proseguito il dirigente sindacale – rischia di esasperare gli animi, in un contesto già molto delicato, a causa delle crescenti difficoltà per i lavoratori, sfiduciati anche dall’assenza di una vera strategia di rilancio del comparto, dalla quale dipende la possibilità di una ripresa. Le fragilità strutturali, poi, del tessuto produttivo del Mezzogiorno e delle aree interne in modo specifico rendono le realtà territoriali ancora più esposte alle congiunture sfavorevoli, penalizzando ulteriormente i lavoratori, che si sentono messi completamente nell’angolo.
Andrebbe invece ricordato quanto sia fondamentale per l’intero sistema industriale, tanto locale quanto nazionale, il comparto metalmeccanico, peraltro significativamente sostenuto da finanziamenti pubblici, senza contare gli sforzi e i sacrifici richiesti ripetutamente alle maestranze, che hanno sempre dimostrato di non tirarsi indietro di fronte alle difficoltà e alle nuove sfide che si presentavano nel tempo.
Occorre quindi un’assunzione di responsabilità da parte di chi è chiamato al rispetto degli impegni e un intervento deciso e risolutivo delle istituzioni per garantire ai dipendenti almeno gli incrementi salariali a cui avrebbero diritto, in attesa di una chiusura positiva del confronto, con l’obiettivo di determinare nuove e più adeguate condizioni di lavoro, a cominciare dal rispetto degli standard di sicurezza, con la sottoscrizione del contratto 2024-2027, ormai in ritardo sulla tabella di marcia”.
“Auspichiamo – ha concluso Picone –, anche sulla scorta dell’avvenuto rinnovo del Ccnl Metalmeccanici della Piccola Industria e del biennio economico 2025-2026, che ha stabilito aumenti salariali pergli addetti di alcune grandi aziende del settore, che dopo la trattativa iniziata lo scorso dicembre si giunga finalmente al traguardo”.