Affidamenti sotto i 5mila euro, arriva la proroga Anac
L’ANPCI esulta per l’emendamento bipartisan che semplifica le procedure nei piccoli comuni
La presidente nazionale di ANPCI (l’Associazione che rappresenta i comuni italiani inferiori a 5 mila abitanti) Franca Biglio ed il presidente regionale della Campania Zaccaria Spina esprimono soddisfazione per l’emendamento bipartisan al decreto Infrastrutture (Dl 73/2025) firmato da parlamentari di maggioranza e di opposizione che propone di stabilizzare una misura di semplificazione molto attesa dai comuni di minori dimensioni ossia, la possibilità di richiedere il Cig (il codice identificativo di gara), direttamente tramite la piattaforma gestita dall’Anac (Pcp) per gli affidamenti sotto i 5mila euro, senza passare obbligatoriamente da una piattaforma digitale certificata (Pad). Contestualmente, si esprime soddisfazione anche per la delibera con cui l’Anac ha disposto la proroga alla possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5mila euro.
“Una proroga alla naturale scadenza del 30 giugno – spiegano Biglio e Spina – che va nella direzione di quanto, da tempo ormai, l’associazione richiedeva anche nel corso di tutte le audizioni cui aveva partecipato nelle varie Commissioni di Camera e Senato. La semplificazione amministrativa è sempre stata un cavallo di battaglia di ANPCI, e questo provvedimento consentirà ai piccoli comuni di procedere in modo più semplice agli acquisiti minuti, fino a 5mila euro, anche nei propri contesti ”.
“Prendiamo atto - concludono Biglio e Spina – con vivo compiacimento, sia dell’azione bipartisan che si è registrata dietro alla proposta di emendamento che mira a stabilizzare, la richiesta di Cig attraverso la piattaforma Anac per importi inferiori a 5 mila euro, sia della delibera di Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ha prorogato la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità per gli affidamenti diretti sotto ai 5 mila euro. C’era molta apprensione per il termine fissato e adesso tutti i piccoli comuni possono tirare un sospiro di sollievo e non avere più motivi di preoccupazione al riguardo”.
L’emendamento punta a rendere strutturale una possibilità oggi prevista solo in via transitoria come stabilito da un provvedimento dell’Anac alla fine del 2024.
Nel testo dell’emendamento, si prevede l’inserimento all’articolo 23 del Codice dei contratti pubblici (Dlgs 36/2023) di un nuovo comma 5-bis che attribuisce all’Autorità Anticorruzione il compito di definire la questione una volta per tutte con un proprio provvedimento che consenta di acquisire i Cig degli appalti sotto cinquemila euro «oltre che attraverso la piattaforma di approvvigionamento digitale certificata utilizzata per la gestione dell’affidamento, anche tramite l’interfaccia web messa a disposizione direttamente» dall’Anac. Un passaggio che, una volta approvato da copertura normativa stabile a una deroga che finora era regolata solo da atti amministrativi, destinata a decadere senza un nuovo intervento.
Senza la proroga dal 1° luglio anche per i microacquisti più che ordinari per un’amministrazione sarebbe stato necessario usare una Pad, con un costo gestionale fuori scala per le amministrazioni con meno risorse umane e digitali. L’interfaccia web offerta da Anac semplificata, gratuita e più facilmente accessibile ha finora rappresentato una valvola di sfogo per gestire questi piccoli affidamenti e la stabilizzazione risolverebbe il problema alla radice, eliminando di fatto le ripetute proroghe.