Salerno Letteratura: il programma della giornata
Giovedì 20 giugno - tra gli ospiti Lucarelli, Castaldo, Kostioukovitch, Gipi – al Duomo la Serata Stregata
Settima giornata della tredicesima edizione di Salerno Letteratura, in programma fino a sabato, dal tema “In faccia ai maligni e ai superbi. Letteratura come contropotere”, curata da Gennaro Carillo, Paolo Di Paolo e Daria Limatola per la Sezione Ragazzi e presidente dell’associazione Duna di Sale con la direzione organizzativa di Ines Mainieri.
Si parte alle 17.30 al Museo Diocesano con Valeria Palumbo per un viaggio nel mondo delle grandi pioniere del giornalismo italiano. Da Matilde Serao a Oriana Fallaci, chi sono le “maestre”? Quali modelli hanno avuto? Come sono riuscite a farsi spazio in un mondo misogino? Una lezione speciale a partire dal libro La voce delle donne (Laterza).
Alle 18.30 a Palazzo Fruscione, incontro con Elena Paruolo e Claudia Camicia, curatrici di Giocattoli animati (Editoriale Scientifica)
Conduce Stefania Tondo
Fin dal primo romanzo del 1816 che attribuisce interiorità a una bambola, i giocattoli animati hanno popolato la letteratura per l’infanzia come specchi delle emozioni e strumenti di crescita. Questo volume esplora il legame empatico tra bambini, giocattoli e animali, mettendo in luce come la narrativa infantile – anche al di fuori dell’area anglosassone – si sia nutrita di un contesto culturale e scientifico che ha permesso di superare i confini tra umano e non umano. Ne discutono studiosi italiani e internazionali, tra coniglietti di pezza, bambole ribelli e oggetti che prendono vita per accompagnarci nell’infanzia.
Alle 18.30 all’Addolorata, arriva Elena Aleksandrovna Kostioukovitch, autrice di Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso (La Nave di Teseo)
Conduce Carmine Pinto. In collaborazione con DIPSUM dell’Università degli Studi di Salerno
Kyiv. Una fortezza sopra l’abisso è un’opera che intreccia saggio, memoir e narrazione storica per esplorare l’anima della capitale ucraina. Attraverso un viaggio personale e letterario, l’autrice racconta Kyiv come una città eternamente assediata ma mai vinta, dove le pagine di Gogol e Bulgakov si mescolano ai ricordi familiari e alle cronache delle guerre passate e presenti. Suddiviso in tre trilogie – Luoghi, Luci e Voci – il libro offre uno sguardo profondo sulla storia, la cultura e la resilienza di un popolo che, nonostante le avversità, continua a resistere e a sperare. Un’opera preziosa per comprendere la complessità dell’Ucraina e la forza della sua capitale.
Alle 19.30 nell’atrio del Duomo, ci sarà Giulio Napolitano, autore di Il mondo sulle spalle (Mondadori)
Conduce Paolo Di Paolo
Attraverso lo sguardo del figlio Giulio, questo memoir offre un ritratto intimo e inedito di Giorgio Napolitano: dall’infanzia nella casa di Monteverde ai corridoi del PCI, dal Quirinale alle svolte decisive della storia italiana. Con tenerezza si raccontano il rigore e l’ironia di un uomo che ha portato sulle spalle il peso del Paese, ma anche la complessità del “mestiere di figlio”. Tra pubblico e privato, questo racconto intreccia storia familiare e nazionale, restituendo la figura di uno statista e di un padre in servizio permanente.
Alle 19.30 al Diocesano incontro con Andrea Pomella, autore di Vite nell’oro e nel blu (Einaudi)
Conduce Corrado De Rosa
Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa e Francesco Lo Savio: quattro artisti legati da destini brucianti, attraversano la Roma degli anni Sessanta, tra café society, arte ossessiva e cadute rovinose. Figli di traumi diversi – il colonialismo, la persecuzione fascista, la fragilità psichica – vivono la loro “ora d’oro” tra lusso, eccessi e creazioni che segnano l’arte italiana. Ma l’”ora blu” incombe: follia, droga, oblio. Andrea Pomella racconta le loro vite come un’epopea vertiginosa e struggente, restituendo in un’unica storia l’incandescenza e la fragilità dell’esistenza e dell’arte.
Alle 19.30 all’Addolorata incontro con Paolo Godani, autore di Melanconia e fine del mondo (Feltrinelli), e Tommaso Tuppini, autore di Senza gli altri. Esperienza assoluta e solitudine (Solferino). In collaborazione con Campania Libri Festival
Conduce Massimo Adinolfi
Melanconia e solitudine sono i due tratti distintivi della modernità, anche nelle sue fasi declinanti. La moltiplicazione ipertrofica dei desideri non solo alimenta lo Streben, l’irrequietezza faustiana, ma ingenera un senso diffuso di frustrazione per l’impossibilità di esaudirli tutti. Davanti al vuoto che ne deriva ci si sente inevitabilmente più soli, anche perché nell’altro si vede un competitore agguerrito. E il mondo appare sempre più incomprensibile. Il suo senso si perde, come si perde la speranza di possedere tutto.
Alle 19.30 nello spazio Matteotti, incontro con i finalisti del concorso di scrittura creativa La narrazione dell’Assurdo.
Conducono Celeste Napolitano e Carmine Mari. Evento in collaborazione con Mokapimm agenzia di servizi editoriali
Quasi 70 partecipanti di tutta Italia si sono cimentati con il contest letterario bandito da SalernoLetteratura e Mokapimm, producendo altrettanti racconti centrati sull’uso dell’assurdo comico inteso come rifiuto del reale, come capacità di giocare col linguaggio per creare situazioni surreali paradossali. Oggi accogliamo i cinque finalisti, e decreteremo il vincitore.
Alle 19.30 a Palazzo Fruscione ci sarà Renata Pepicelli, autrice di Né Oriente né Occidente. Vivere in un mondo nuovo (Il Mulino)
Conduce Maria Rosaria Greco
Renata Pepicelli racconta la nascita di un mondo nuovo, in cui identità plurali e percorsi migratori dissolvono i confini tradizionali. Attraverso storie come quella di Rafsana, docente nata a Roma da genitori bangladesi, emerge una generazione europea che vive la mescolanza come orizzonte quotidiano. Con sguardo decoloniale e di genere, l’autrice ridefinisce le mappe culturali dell’Europa, invita a superare stereotipi e ripensare scuola, politica, cultura. Perché solo raccontando l’Occiriente possiamo comprendere davvero il presente.
Alle 19.30 a Largo Pomona incontro con Bruno Giordano e Marco Patucchi, autori di Operaicidio. Perchè e per chi il lavoro uccide
Conduce Davide Curzio
“Operaicidio”: un neologismo per raccontare l’ecatombe quotidiana del lavoro che uccide. In Italia si contano tre morti al giorno, un infortunio al minuto. Ma dietro le cifre, c’è una guerra silenziosa. Questo libro, costruito come un dizionario enciclopedico, indaga cause, responsabilità e possibili soluzioni, denunciando l’indifferenza delle istituzioni, i silenzi della cronaca, lo sfruttamento, i processi che si spengono nel nulla. In parallelo, una Spoon River delle vittime: frammenti di vite spezzate che restituiscono umanità e dolore a chi è morto nella trincea del lavoro.
Alle 19.30 all’arco Catalano incontro con Bernardo Pacini, autore di Ipotesi sul mio disfacimento (Mar dei Sargassi)
Conduce Giorgio Sica
L’inchiesta poetica di Bernardo Pacini illumina figure apparentemente sane, ma segnate da una richiesta silenziosa di aiuto. In un’etica del seppellire e disseppellire, la memoria diventa grembo e abisso, mentre attorno all’io si espandono tre sfere concentriche sempre più lontane. Il soggetto si dilata fino alla soglia del disfacimento, nel tentativo di ricostruire l’esperienza in uno spazio e tempo liberati dal pensiero dominante. Il tic – gesto minimo e involontario – diventa origine del pensiero, del linguaggio, del senso: in un tic può accadere un tac, piccola esplosione da cui scaturisce la poesia.
Alle 20.30 nell’atrio del Duomo, Serata stregata, incontro con gli autori della cinquina finalista del Premio Strega 2025
Conduce Francesca Salemme
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Bellonci, Salerno Letteratura incontra i finalisti del Premio Strega.
A dialogare con il pubblico le scrittrici e gli scrittori che a luglio si contenderanno la vittoria. Un’occasione speciale per immergersi nel “mondo stregato” della narrativa italiana.
Alle 20.30 all’Addolorata, incontro con Rosa Matteucci, autrice di Cartagloria (Adelphi)
Conduce Gennaro Carillo
Rosa Matteucci torna con un romanzo grottesco e struggente, nel solco di Céline e Bernhard, in cui il comico si intreccia al tragico. Tutto ha inizio con l’infanzia e il desiderio di ricevere la Prima Comunione, per poi proseguire con la morte del padre e la sua assurda sepoltura. Da lì, un viaggio spirituale e fisico – dall’India all’Appennino – alla ricerca del Trascendente perduto. Tra santoni, frati esorcisti e messalini con audiorosario, la protagonista scopre infine la liturgia tridentina e l’accettazione della propria croce. Un pellegrinaggio esilarante e doloroso verso una salvazione sempre in bilico.
Alle 20.30 al Diocesano incontro con Lucia Esposito, autrice di Sorelle spaiate (Giunti) e Angela Frenda, autrice di Una torta per dirti addio (Guido Tommasi Editore)
Conduce Paolo Di Paolo
Viola ha lasciato Napoli per inseguire il sogno di diventare giornalista, ma a Milano scopre quanto sia difficile affermarsi da giovane donna. Anche Ershela ha lasciato l’Albania con fiducia nel futuro, ma finisce costretta alla prostituzione dal compagno che credeva innamorato. Mentre Viola inizia a raccontare storie di chi vive ai margini, Ershela scrive lettere alla sorella lontana, Alina, confidandole la sua dura realtà. Saranno proprio quelle lettere a intrecciare le loro vite in una storia di dolore, resistenza e profonda sorellanza.
Nora Ephron sapeva che una torta può cambiare tutto. Con una (al lime) chiuse un matrimonio, con un’altra (alle mandorle) lasciò il suo ultimo saluto. A dodici anni dalla scomparsa, questo libro celebra una delle voci femminili più amate, capace di trasformare le sconfitte in vittorie con umorismo, intelligenza e… ottime ricette. Giornalista, regista, scrittrice, femminista e cuoca straordinaria, Ephron ha raccontato la vita anche attraverso i fornelli. Una torta per dirti addio è il ritratto di una donna brillante e appassionata, ma anche un inaspettato ricettario dell’anima. Perché cucinare, diceva, è l’unica cosa certa in un mondo incerto.
Alle 20,30 al Museo Diocesano arrivano Lucia Esposito, autrice di Sorelle spaiate (Giunti) e Angela Frenda, autrice di Una torta per dirti addio (Guido Tommasi editore). Conduce Paolo Di Paolo.
Alle 20.30 a Palazzo Fruscione incontro con Luca Misculin, autore di Mare aperto (Einaudi)
Conduce Corrado De Rosa
Per secoli il Mediterraneo ha ispirato paura più che fascino. Mare aperto di Luca Misculin ci conduce tra le sue onde, tracciando un sorprendente viaggio dalle prime timide traversate preistoriche fino ai migranti di oggi. È un carotaggio storico e umano, tra commerci di ossidiana, conquiste imperiali, fughe e approdi, che svela un Mediterraneo stratificato, inquieto, mai davvero nostrum. Tra isole, porti, cavi sottomarini e rotte pericolose, Misculin racconta un mare che è specchio delle nostre identità e dei nostri conflitti. Un racconto potente, che ci invita a guardarlo come fosse la prima volta.
Alle 20.30 all’arco Catalano incontro con Luca Mastrantonio, autore di Piombo e latte (Bompiani)
Conduce Rosanna Carpentieri
Nella notte del 17 agosto 1978, Dirk Hamer viene colpito da un proiettile mentre dorme su una barca in Corsica. Comincia così un calvario lungo cento giorni, e una vicenda che intreccia dolore, giustizia, fede e ossessione. Piombo e latte racconta la storia del delitto e quella del padre di Dirk, Ryke Geerd Hamer, che, dopo la tragedia, darà origine alla controversa “Nuova medicina germanica”. Ma è anche il racconto della lotta di Birgit Hamer e dell’indagine dell’autore, che sfida le onde di una verità scomoda. Un romanzo d’inchiesta, di memoria e di domande radicali: perché ci ammaliamo? Si può davvero curare l’anima?
Alle 2030 a largo Pomona incontro con il collettivo Gli Scrittori della Polvere, autori di Kilometri (Ledizioni) e il curatore dell’opera, Antonio Cucciniello
Conducono Maria Rosaria Califano e Nunzia Soglia
Ispirati dalle opere di John Fante, le autrici e gli autori di questi racconti danno corpo a personaggi che si muovono in luoghi a volte reali, a volte immaginari, offrendo al lettore un viaggio lungo un itinerario che si dipana tra emozioni e ricordi. 25 città, 25 storie per percorrere le strade assolate di una metropoli, o i vicoli silenziosi di un borgo dimenticato. Ogni racconto di questo libro si intreccia con la polvere dell’asfalto, coi rimpianti delle le occasioni mancate, col ricordo degli incontri che cambiano il destino. Questo esperimento di scrittura collettiva scaturisce da un Laboratorio di Scrittura creativa promosso dal Sistema Bibliotecario dell’Università di Salerno. È un libro, questo, nel quale la scrittura diventa forma di espressione personale e strumento di crescita.
Alle 21.30 all’Addolorata incontro con Riccardo Falcinelli, autore di Visus (Einaudi)
Conduce Corrado De Rosa
Cosa racconta davvero un volto? Da Instagram ai ritratti rinascimentali, da Cristo alle pubblicità, il viso è sempre una costruzione culturale, mai solo “naturale”. In questo saggio sorprendente e ricchissimo, Riccardo Falcinelli inventa una vera e propria facciologia, esplorando come la rappresentazione del volto – nostro e altrui – influenzi il modo in cui ci percepiamo e siamo percepiti. Un viaggio tra arte, storia, semiotica e neuroscienze, che dimostra come il volto che scegliamo di mostrare può cambiare, profondamente, il destino che viviamo.
Alle 21.30 a largo Pomona incontro con Antonio Nicita, autore di Nell’età dell’odio (Il Mulino)
Conduce Paolo Di Paolo
In un’epoca in cui le parole diventano armi, il tecnopopulismo sfrutta la libertà d’espressione per minare le democrazie dall’interno. Questo saggio smonta in maniera lucida il mito secondo cui ogni limite all’hate speech sia censura: al contrario, è l’odio verbale a zittire le vittime, escludendole dal dibattito pubblico. Difendere la libertà non può significare privilegiare chi aggredisce. Occorre scegliere tra una democrazia eguale e una che tutela solo la voce dei più forti.
Alle 21.30 a Palazzo Fruscione incontro con Mauro Bonazzi, autore di Il demone della nostalgia (Einaudi)
Conduce Gennaro Carillo
Tra Otto e Novecento, l’Europa scossa da crisi e trasformazioni ha cercato risposte guardando a una patria ideale: la Grecia antica. Mauro Bonazzi ricostruisce la genealogia di quel bisogno di radici, mostrando come filosofi, filologi e intellettuali – da Nietzsche ad Arendt, da Heidegger a Popper – abbiano interrogato il passato per capire il presente. Perché la Grecia non è mai solo un luogo della memoria, ma un campo di battaglia di idee, e immaginare gli antichi significa anche decidere chi vogliamo essere oggi.
Alle 21,30 all’Arco Catalano incontro con Isabella Pedicini co-autrice con Mimmo Jodice, di Saldamente sulle nuvole (Contrasto Books), in collaborazione con Tempi Moderni. Conduce Marco Russo.
Saldamente sulle nuvole è l’autoritratto in parole di Mimmo Jodice, maestro assoluto della fotografia. In un dialogo intimo con Isabella Pedicini, Jodice ripercorre la propria vita come un romanzo: dall’infanzia difficile nel cuore di Napoli all’incontro fatale con la fotografia, vocazione e destino. Tra immagini d’archivio e opere iconiche, emerge una figura profondamente legata alla sua città, alla luce e all’arte come linguaggio universale. Un viaggio appassionato nella storia culturale italiana e internazionale, guidato da uno sguardo che ha saputo trasformare il reale in visione. Con i piedi ben saldi sulle nuvole.
Alle 22 nell’atrio del Duomo incontro con Carlo Lucarelli, autore di Almeno tu (Einaudi)
Conduce Barbara Cangiano
La vita di Vittorio scorre anonima, finché la tragedia più inimmaginabile lo colpisce: sua figlia adolescente muore in un incidente. Ma un sospetto si insinua, e il dolore si trasforma in ossessione. Finché, in sogno, è lei a parlargli: «Devi ammazzarli tutti». Carlo Lucarelli firma un thriller oscuro e disturbante, dove la vendetta si mescola al lutto e la giustizia alla follia. Un noir che fa male, come dice l’autore, perché nasce da una ferita viva. E perché, scavando nel dolore di un padre, scava anche nella nostra società.
Alle 22 al Diocesano incontro / spettacolo con Gino Castaldo, autore di Il ragazzo del secolo o della rivoluzione perduta (HarperCollins)
Introduce Valeria Saggese
Luigi nasce nel 1950, nel cuore del Novecento, e cresce tra Napoli e Roma, mentre il mondo cambia al ritmo del rock e delle rivoluzioni giovanili. Dai beat stranieri alle piazze in fermento, dagli amori adolescenziali ai sogni di libertà assoluta, la sua storia attraversa gli anni Sessanta e Settanta tra speranze, viaggi, musica e lotte. Ma presto arrivano le disillusioni: la droga, la violenza, il riflusso. In un affresco vibrante di passioni collettive e memorie intime, il romanzo intreccia la vicenda di Luigi a quella di figure iconiche come Andrea Pazienza, Rino Gaetano e Freak Antoni, restituendo l’anima luminosa e contraddittoria di un’epoca irripetibile.
Alle 22.30 a largo Pomona incontro con Gipi autore di Zaky e gli altri (Nave di Teseo)
Conduce Paolo Di Paolo
Uno dei maggiori fumettisti italiani approda al romanzo. Scrive una storia spiazzante e carica di desiderio e desideri. Il protagonista di Zaky e gli altri ha l’ossessione del sesso, è impigliato nelle sue stesse fantasie. Dialoga giorno per giorno con sé stesso e con i suoi amici, segnato dalla paura di non riuscire a fare più l’amore. Ma le sorprese della vita e le “visioni” impreviste rimettono tutto in gioco.
Alle 23.45 nello spazio Matteotti, Durante la notte
Una serata di dopofestival per ricordare con aneddoti e letture il primo grande direttore artistico di Salerno Letteratura, Francesco Durante. Sorseggiando, ovviamente, gin tonic insieme agli autori e alle autrici ospiti della giornata.
Il progetto è realizzato con la collaborazione e il sostegno di Regione Campania e Scabec (fondi Coesione Italia 21-27). Salerno Letteratura Festival è sostenuto da Comune di Salerno e Camera di Commercio. Main sponsor: Bper e La Doria.Sponsor: D’Amico, Fondazione della Comunità Salernitana e Chin8tto Neri, Boccia industria grafica.
Si ringraziano tutti gli altri sostenitori del Festival e le collaborazioni che contribuiscono a cementare la nostra rete.
I libri saranno presenti nei luoghi del Festival a cura delle librerie: Feltrinelli, Imagine’s book, Libramente Caffè Letterario, Mondadori e Saremo Alberi.