Salerno Letteratura: il programma del 18 giugno
Il 18 giugno al Museo Diocesano il Premio Letteratura d’Impresa con Daoud, Mati, Bianconi, Alfano, De Silva e Selvetella
Quinta giornata della tredicesima edizione di Salerno Letteratura, in programma fino al 21 giugno, dal tema “In faccia ai maligni e ai superbi. Letteratura come contropotere”, curata da Gennaro Carillo, Paolo Di Paolo e Daria Limatola per la Sezione Ragazzi e presidente dell’associazione Duna di Sale con la direzione organizzativa di Ines Mainieri.
Alle 17.30 al museo Diocesano, Scuola di lettura. Rileggere Pico oggi è come scoprire un tesoro nascosto: ci indica la sola via d’uscita dalla profonda crisi culturale e politica di tutto l’Occidente. Impressionante l’attualità dei temi come la pace, la natura, la libertà. Gabriella Gagliardi, autrice di Giovanni Pico della Mirandola (Armando), ne discute con Giulia Alberico, scrittrice che si è immersa nel Rinascimento italiano nel suo Il segreto di Vittoria (Armando).
Alle 18.30 a Palazzo Fruscione incontro con Donatella Stasio, autrice di L’amore in gabbia (Castelvecchi). Conduce Gennaro Carillo
Non è un memoir, ma un’inchiesta viva, civile, politica: L’amore in gabbia racconta cosa accade quando il carcere nega il diritto alla tenerezza, all’intimità, al corpo. Gianluca, cresciuto nella periferia milanese tra povertà e silenzi, entra in carcere a diciassette anni. Undici anni di celle, violenza, solitudine e anche di risalita, studio, desiderio di riscatto. Oggi ha scontato la pena, ma continua a fare i conti con ciò che ha perso. Donatella Stasio ne ascolta e racconta la storia, mostrando come i corpi poveri, quando amano, facciano ancora paura.
Alle 18.30 all’Addolorata ci sarà Giovanni Brizzi, autore di Imperium. Il potere a Roma (Laterza). Conduce Giampaolo Urso. In collaborazione con DIPSUM dell’Università degli Studi di Salerno
Il libro Imperium. Il potere a Roma di Giovanni Brizzi, pubblicato da Laterza nella collana “Cultura storica”, offre un’analisi approfondita delle dinamiche del potere nell’antica Roma. Attraverso un esame dettagliato delle istituzioni, delle figure politiche e delle trasformazioni sociali, Brizzi esplora come l’idea di “imperium” abbia plasmato la storia romana, influenzando la transizione dalla Repubblica all’Impero. Con uno stile chiaro e rigoroso, l’autore guida il lettore in un viaggio attraverso i secoli, evidenziando le continuità e le rotture che hanno caratterizzato l’evoluzione del potere romano. Questo saggio rappresenta una lettura fondamentale per comprendere le radici del potere occidentale e le sue manifestazioni nel contesto romano.
Alle 19 al Diocesano, il Premio Letteratura d’impresa.
Promosso da Festival Città Impresa-ItalyPost, il Premio Letteratura d’Impresa si propone di favorire le produzioni editoriali che raccontano la peculiarità del mondo produttivo italiano, con la finalità di incoraggiare una crescita culturale attraverso la promozione di una moderna cultura d’impresa, fondata sull’equilibrio tra le esigenze del mercato ed i principi di sostenibilità, solidarietà e coesione sociale.
Due le cinquine finaliste dell’edizione 2025.
Per la categoria della saggistica:
Capitalisti Silenziosi di Roberto Mania (Egea); Il lavoro in Italia di Manfredi Alberti (Carocci); Innovatori Outsider di Giulio Buciuni (Il Mulino); Marketing e brand activism di
Romano Cappellari (Carocci); Ironia di Paolo Iacci (FrancoAngeli).
Per la categoria della narrativa:
Il canto della fortuna di Chiara Bianchi (Salani); Ho visto la luce di Adolfo Guzzini (Baldini Castoldi); Ritorno in Puglia di Marco Ferrante (Bompiani); Giorgio Armani di Frank Pagano e Marco Di Dio Roccazzella (Il Sole 24 Ore);
I vent’anni che cambiarono la finanza di Daniele Bozzalla (Rubbettino).
Gli autori Chiara Bianchi, Marco Ferrante e Roberto Mania saranno a Salerno per presentare i loro libri.
Conduce Antonio Calabrò, Presidente Gruppo Tecnico Cultura d’impresa di Confindustria e Museimpresa.
Intervengono Antonello Sada, Presidente Confindustria Salerno, Andrea Prete, Presidente Unioncamere e CCIAA di Salerno e Vincenzo Boccia, Past President Confindustria.
Alle 19 a Largo Pomona, incontro con Roberto Ferrucci, autore di Il mondo che ha fatto (La Nave di Teseo). Conduce Ester Cafarelli
Daniele Del Giudice, scrittore dalla prosa lucida e visionaria, ha perso lentamente tutte le parole, una dopo l’altra. La malattia ha spento la voce di chi le parole le aveva rese strumento di verità. In questo memoir delicato e struggente, Roberto Ferrucci racconta l’amicizia che li ha uniti per trent’anni, tra libri, viaggi, scherzi, voli, letture condivise. Un racconto di rara intensità, che parla di scrittura come identità, e di come la vita – a volte – si prenda la sua rivincita sul linguaggio. Un libro che custodisce la memoria di un uomo e l’amore per ciò che le parole possono (ancora) salvare.
Alle 19 all’Arco Catalano, arriva Gianluca Miniaci, autore di Il tesoro perduto della regina Ahhotep (Carocci)
Conduce Erminia Pellecchia
Rinvenuto nel 1859 nei pressi di Tebe, l’antico tesoro della regina Ahhotep è uno dei più straordinari ritrovamenti dell’archeologia egizia: oltre 70 oggetti preziosi in oro, argento, bronzo e pietre dure, appartenuti a una sovrana vissuta intorno al 1550 a.C., in un’epoca segnata dall’invasione degli Hyksos. Questo volume, arricchito da immagini e da un inserto a colori, ricostruisce la vicenda del ritrovamento e quella di Auguste Mariette, padre dell’egittologia. Un affascinante viaggio tra intrighi dinastici, culti, guerre e passioni che hanno attraversato i secoli fino a noi.
Per la sezione Incanto, a partire dalle 19, il centro storico sarà animato da L’oro del Boccaccio, spettacolo itinerante di e con Flavia D’Aiello, musiche dal vivo di Daniela Somma, costumi La casa del gallo d’oro.
Attenzione! Battaglione! Oggi nientemeno ‘cuntammo stu Decamerone! Il Pazzariello è stata una figura molto diffusa e caratteristica della Napoli di fine Settecento, che ha resistito almeno fino alla metà del secolo scorso. Egregiamente rappresentato nel film l’Oro di Napoli di Vittorio De Sica, ha nei secoli avuto il compito di fare pubblicità ad eventi e attività commerciali, attirando l’attenzione degli passanti a suon di viva voce, musiche e percussioni. Per l’occasione odierna invece, una inedita D’Aiello-Banditrice avrà il compito di pubblicizzare il Decamerone, l’opera più famosa del Boccaccio. In accordo alla figura del mercante e a quella “ragion di mercatura” di cui l’autore spesso parla, così come una volta si annunciavano le aperture di nuovi negozi e botteghe, così verranno declamate e ricordate le novelle del Decameron, con la Pazzariella accompagnata da una sorprendente concertista ambulante.
Per la sezione Spazio Ragazzi, alla 19 nello spazio Matteotti, incontro con Ester Andreola, autrice di Il Sogno di Martins. Il volo dell’aquila (Il Papavero) ed Eligia Levita, autrice di Restonmut mago rubastrumenti (Europa Edizioni)
Conduce Francesco Cicale
Andreola conduce il lettore in un viaggio che prende le mosse dal dolore di un adolescente per la perdita del nonno e che ha come meta la creazione di un’identità. Levita ci presenta una favola in cui il mondo, diventato improvvisamente silenzioso, deve riconquistare voci e suoni, e dove la musica diventa il vero strumento di libertà. Le autrici, forti di anni di esperienza nella scuola, offrono coi loro libri strumenti preziosi da usare per la lettura individuale o condivisa con l’adulto, un’opportunità per aiutare i più giovani a superare un momento difficile, sia esso un lutto, o aver subito un sopruso.
Alle 19.30, nell’atrio del Duomo, in collegamento ci sarà Kamel Daoud, autore di Urì (La Nave di Teseo)
Conduce Carmine Pinto
Alba è una giovane donna di Orano, libera, indipendente. Porta sul corpo le cicatrici della guerra civile algerina, sopravvissuta al massacro della sua famiglia a soli cinque anni. Muta a causa delle ferite, vive in un paese che vuole dimenticare quel passato e che punisce chi osa ricordarlo. Ora è incinta e solo il figlio che porta in grembo può ascoltare la sua voce interiore. Inizia così un viaggio doloroso verso le origini della sua tragedia, in cerca di verità e riconciliazione. Con Urì, Kamel Daoud – scrittore Premio Goncourt - dà parola ai silenzi della storia e al dolore rimosso di un’intera generazione.
Alle 20 a Largo Pomona, arriva José Elia, autore di Tom Tomato Story (D’Amato Editore)
Conducono Pasquale Romano e Antonio Ferrara
Tra ironia e suggestione noir, Tom Tomato Story è un racconto ambientato in un immaginario anni ’40 segnato da una guerra per il monopolio del pomodoro. In un’Unione (Stati Uniti) abitata da personaggi italoamericani dai nomi evocativi, il sabotaggio della Abel Bell, prima industria conserviera del paese, dà il via a un intreccio di crimine e finanza volto a lanciare il nuovo marchio “Tom Tomato”. Sullo sfondo di ambientazioni urbane, tecnologie d’epoca e vincoli di omertà, la narrazione esplora i sottogeneri del poliziesco, giocando con nomi maccheronici, flashback e stili narrativi cinematografici.
Alle 20.30 all’Addolorata incontro con Giuseppe Girgenti e Mauro Crippa, autori di Umano, poco umano (Piemme). In collaborazione col DISPAC dell’Università di Salerno.
Conduce Armando Bisogno, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale
Più che l’intelligenza dell’Intelligenza Artificiale, ciò che conta davvero è il suo impatto sulla nostra anima. Qualcosa di disumano si insinua nelle nostre vite, e per affrontarlo serve tornare indietro: ad Atene, a Roma, ai classici. In questo saggio, gli autori propongono un itinerario mentale che attinge alla sapienza antica come antidoto alla deriva tecnologica. Più della “sostituzione etnica” dobbiamo temere la “sostituzione tecnica”, l’espropriazione silenziosa delle nostre facoltà. Solo la forza del pensiero classico può offrirci una vera resistenza spirituale all’avanzata dell’IA.
Alle 20.30 a Palazzo Fruscione, incontro con Epifanio Ajello, autore di Il signor Palomar e Marcovaldo (Mimesis)
Conduce Paolo Romano
Una sera d’autunno, il signor Palomar esce dal suo libro, pubblicato nel 1983 da Italo Calvino, e decide di fare un breve soggiorno a Torino. Ritorna nella città piemontese dove ha vissuto da giovane, e incontra un altro personaggio di Calvino, Marcovaldo, che l’ha abitata in 20 racconti, tra il ’52 e il ’63. I due, come fantasmi fatti di carta, si ritrovano e si confidano esperienze, emozioni, talvolta con velata nostalgia. E nascono 51 novelle di incontri, dialoghi, passeggiate che diventano quasi come dei fumetti. Il libro così oscillerà per tutto il tempo tra narrazione e saggio.
Alle 20.30 nell’atrio del Duomo, ci saranno Maria Novella De Luca e Simonetta Fiori, autrici di Le appassionate (Feltrinelli)
Conduce Gennaro Carillo
In un paese senza rivoluzioni, quella delle donne è stata l’unica vera rivoluzione. Silenziosa ma profonda, intrecciata alla vita quotidiana e alla politica, alla cura e alla giustizia, ha cambiato il mondo senza clamore. Questo libro raccoglie le voci di chi ha osato sfidare istituzioni, convenzioni, silenzi. Donne che hanno lottato nei luoghi del potere e nell’ombra della fatica quotidiana, lasciando segni indelebili. Un racconto corale che attraversa generazioni e ambiti e ci ricorda che questa rivoluzione è ancora in corso. Raccontarla oggi è un atto di resistenza.
Alle 21 al Diocesano incontro con Susanna Mati, autrice di Lou Salomé: amare la vita (Feltrinelli)
Interviene Ulderico Pomarici
Letture sceniche di Monica Nappo
Introduce Angela Linda Lettieri
Susanna Mati, autrice di un recente volume su Lou Salomé, e Ulderico Pomarici, traduttore di Rainer Maria Rilke, racconteranno insieme all’attrice Monica Nappo l’incontro tra queste due figure emblematiche dell’inizio del Novecento. Narreranno della loro relazione d’amore durata diversi anni – nei quali visitarono per due volte la Russia incontrandosi con Tolstoj – e poi trasformatasi in una lunga amicizia, consolidata dalle comuni passioni filosofiche e letterarie e testimoniata dal nutrito epistolario (fra il 1897 e il 1926, anno della morte di Rilke). Monica Nappo ne leggerà alcune lettere, oltre a una scelta di poesie di Rilke.
Alle 21 nell’atrio del Duomo arriva Giovanni Bianconi, autore di Una come noi (Treccani)
Conduce Francesca Salemme
Il 28 gennaio 1983 Germana Stefanini, vigilatrice penitenziaria a Rebibbia, viene sequestrata e uccisa da un sedicente “tribunale rivoluzionario” dell’organizzazione terroristica Potere proletario armato. Aveva 56 anni, viveva con il fratello in periferia, e fu l’unica donna vittima del terrorismo rosso in Italia. In queste pagine intense, Giovanni Bianconi ricostruisce con rigore e partecipazione una vicenda dimenticata, restituendo voce e dignità a una figura tragicamente emblematica. Un racconto che illumina uno dei capitoli più oscuri e meno noti della lotta armata nel nostro Paese.
Alle 21 al tempio di Pomona, incontro con Chiara Centioni, autrice di Cara vali (Castelvecchi)
Conduce Giorgio Sica
In un romanzo che è un percorso alla riscoperta di sé stessa, Chiara intraprende un viaggio di anni per ricostruire la straordinaria figura di Vali Myers, “la strega di Positano”, artista-guaritrice che ha tra le sue ammiratrici Patti Smith e Florence Welch di Florence & The Machine. Questo viaggio cambierà in maniera definitiva la vita di Chiara, dandole il coraggio di ascoltare finalmente i propri desideri più profondi. Il romanzo di esordio di uno dei volti più noti di QVC
Alle 21 all’Arco Ctalano c’è Giuseppe Gargano, autore di Oltre l’umana indifferenza tra totalità e infinito (Youcanprint)
Conduce Antonia Autuori
Attraverso una rigorosa lettura di Emmanuel Lévinas, Giuseppe Gargano esplora la tensione tra Totalità e Infinito: da un lato, il dominio dell’io che riduce l’altro a oggetto; dall’altro, l’apertura etica all’alterità irriducibile. Con sguardo critico sulla filosofia occidentale, l’autore riflette su responsabilità, empatia e giustizia, proponendo una visione dell’etica come relazione concreta con l’altro. Un invito a superare il solipsismo e a riconoscere, anche a livello collettivo, il dovere di accogliere e rispondere all’ingiustizia.
Alle 22 all’Addolorata incontro con Vincenza Alfano, autrice di Le sibille (Solferino)
Conducono Piera Carlomagno e Guido Pocobelli Ragosta
Madre e figlia, due destini che sembrano opporsi fino a un gesto estremo e a un biglietto: «Perdonami, se puoi». Quando Costanza sopravvive al proprio volo nel vuoto, Emma trova un’unica guida per capire: Una donna di Sibilla Aleramo, libro-simbolo e chiave di una memoria condivisa. Inseguendo le parole di Aleramo, le vite di madre e figlia si intrecciano in una danza di specchi e riconciliazioni. Un romanzo commovente e ribelle, che parla di ferite, rinascite e dell’amore incandescente tra donne che non si arrendono mai.
Sempre alle 22 a largo Pomona, incontro con Chiara De Silva, autrice di Congiuntivi sbagliati (Marsilio)
Conduce Libera Durante
Jessica insegna italiano in una scuola media della periferia campana, ama i suoi studenti, corregge i congiuntivi del fidanzato Joshua e dialoga con la nonna morta attraverso un diario. Tutto sembra filare liscio, finché il passato camorristico del padre di Joshua – detto lo Sputatore – irrompe nelle loro vite. Per amore e per necessità, i due si reinventano come cantanti neomelodici, Adamo ed Eva, portando in scena la loro storia tra alta letteratura e voci di strada. Un esordio brillante e commovente, tra parrucchiere, killer, nonni tabagisti e sogni in musica. Un inno all’amore, alla lingua e alla reinvenzione quotidiana.
Sempre alle 22 all’Arco Catalano incontro con Yari Selvetella, autore di La mezz’ora della verità (Mondadori)
Conduce Serena Talento
Un’app capace di rivelare la verità assoluta su tutto: amori, eredità, bugie, promesse. Si chiama Varami e presto invade ogni angolo della città, insinuandosi nelle case, nei dispositivi, nelle coscienze. All’inizio sembra un dono: svela ipocrisie e smaschera menzogne. Ma col tempo diventa un oracolo onnipresente, che ogni giorno, alle 18, pronuncia i suoi giudizi perentori. È davvero libertà conoscere tutto? E che cosa resta dell’intimità, del dubbio, del silenzio? Un romanzo inquietante, che riflette sul potere della verità e sul prezzo che siamo disposti a pagare per averla.
Il progetto è realizzato con la collaborazione e il sostegno di Regione Campania e Scabec (fondi Coesione Italia 21-27). Salerno Letteratura Festival è sostenuto da Comune di Salerno e Camera di Commercio.
Main sponsor: Bper e La Doria.
Sponsor: D’Amico, Fondazione della Comunità Salernitana e Chin8tto Neri, Boccia industria grafica.
Si ringraziano tutti gli altri sostenitori del Festival e le collaborazioni che contribuiscono a cementare la nostra rete.
I libri saranno presenti nei luoghi del Festival a cura delle librerie: Feltrinelli, Imagine’s book, Libramente Caffè Letterario, Mondadori e Saremo Alberi.