Sicurezza elettrica sul lavoro. Comitato elettrotecnico italiano: “Prevenire e conoscere evita pericoli”
A Bologna seminario formativo nel learning Space di Cifa Italia, Confsal, Fonarcom, Epar e Sanarcom per sensibilizzare addetti
Sensibilizzare “a 360 gradi”, installatori, impiantisti, passando per i manutentori fino ai tecnici, per far sì che nei luoghi di lavoro tutto venga realizzato e venga controllato secondo le regole e le buone pratiche sulla sicurezza degli impianti elettrici. E’ la missione di Cecilia Manduca, membro del Comitato elettrotecnico italiano (Cei) che oggi in occasione di Ambiente lavoro a Bologna, ha raccontato durante un evento proprio sulla sicurezza elettrica nei luoghi di lavoro, l’esperienza personale che l’ha portata a diventare specialista. L’episodio raccontato da Manduca è quello di un piccolo incidente domestico (che le poteva risultare fatale) partito da un phon, da un pavimento bagnato e da un salvavita che, fortunatamente, ha funzionato.
La specialista ha tenuto un seminario formativo nel learning Space di Cifa Italia, Confsal, Fonarcom, Epar e Sanarcom, riconosciuto come aggiornamento per responsabili e addetti a sicurezza e prevenzione, e per i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. “Quand’ero piccola ho provato sulla mia pelle cosa significa prendere la corrente- racconta Manduca- mi dissero ‘mi raccomando, non andare coi piedi bagnati in un ambiente umido, non accendere il phon perché puoi prendere la corrente’. E cosa ho fatto? Ovviamente non ho ascoltato nessuno, quindi con i piedi bagnati ho acceso il phon. E cosa mi è successo? Che il phon è rimasto attaccato alle mani”, per fortuna senza conseguenze se non un grande spavento. Ed è così che la specialista ha provato sulla propria pelle “la prima esperienza di non aver ottemperato a un consiglio, alle regole da seguire”. Un fatto che “nella professione mi ha portato a riflettere sul mio atteggiamento proprio per poter capire gli atteggiamenti degli altri”.
Per questo ora la missione di Manduca è sensibilizzare sulla sicurezza elettrica, definita “vita perché viviamo insieme all’energia elettrica”. Così, davanti agli addetti ai lavori, spiega l’importanza di questo tema e avverte dei rischi che si corrono. “Gli installatori e gli elettricisti spesso agiscono in modo arbitrario e certamente questo è dovuto alla poca sensibilizzazione legata alla mancanza di conoscenze e competenze nel settore, perché quando conosco inizio avere una percezione del rischio, inizio a valutare i rischi che mi circondano in modo diverso, e sono più consapevole del fatto che devo mettere in atto procedure sicure per evitare e ridurre il rischio elettrico”, sottolinea Manduca. In questo senso, l’obiettivo comune oggi è di “diffondere la cultura della sicurezza anche in ambito elettrico. La conoscenza è legata alla formazione e di conseguenza alla sensibilizzazione”. Ma la formazione è anche “competenza, perché dobbiamo trasmettere competenze e sensibilizzare a 360 gradi dagli installatori, dagli impiantisti ai manutentori ai tecnici, per far sì che tutto venga realizzato e venga controllato secondo le regole cogenti e le buone pratiche”, conclude Manduca.